La campagna dei lamponi è già in corso per la cooperativa di secondo grado Onubafruit di Huelva, leader nella produzione ed esportazione di piccoli frutti. La cooperativa sta anche ultimando i trapianti delle piante di fragole e presto inizierà il suo programma di mirtilli extra-precoci.
"La stagione dei lamponi è già in pieno svolgimento con il nostro programma varietale", afferma Francisco Sánchez, direttore della Onubafruit. Negli ultimi anni, a causa della forte concorrenza dei Paesi terzi e degli alti costi di produzione, la coltivazione dei lamponi ha subito un forte contraccolpo che ha portato a una riduzione complessiva dell'area di produzione.
"Nonostante i prezzi dei lamponi siano accettabili, produrli da aprile a dicembre richiede un ingente investimento e comporta molti rischi. Sebbene molti coltivatori abbiano rinunciato a questa coltura, a causa della difficoltà nella gestione, noi stiamo lavorando affinché i nostri coltivatori di lamponi continuino a investire in questa coltura", afferma Sánchez.
Per quanto riguarda i mirtilli, in generale i costi sono molto più contenuti e si prevede che la produzione continui anche quest'anno. "Cominceremo con le nostre varietà esclusive, a fine ottobre o inizio novembre, in periodi in cui i mirtilli non sono mai stati raccolti prima a Huelva. Abbiamo cinque varietà molto competitive dal punto di vista organolettico, con elevata produttività, costi di raccolta inferiori e un diritto d'uso più accessibile per i nostri coltivatori, che potranno raggiungere profitti maggiori", continua Sánchez. "I mirtilli dovrebbero continuare a crescere a livello globale, sia in termini di produzione che di consumo, grazie alle loro eccellenti proprietà antiossidanti e nutrizionali".
"Per quanto riguarda la disponibilità di acqua, le prospettive per la campagna dei piccoli frutti di questa stagione sono leggermente migliori rispetto alla precedente, poiché abbiamo il 10% di acqua in più, prima ancora che inizi la stagione delle piogge. È in questi periodi di relativa calma che il settore dovrebbe adottare delle misure per continuare a produrre in modo più efficiente e sostenibile", afferma Francisco Sánchez.
Parlando di sostenibilità, il direttore della cooperativa Onubafruit sottolinea l'importanza di avere produttori associati in piccole cooperative, soprattutto ora che si sta affermando il modello delle grandi società di capitali di rischio.
"Sembra che, per molte grandi catene di distribuzione, il fatto che i produttori facciano parte di cooperative rappresenti un problema, mentre allo stesso tempo si vantano del loro impegno per la sostenibilità e l'agricoltura su piccola scala", spiega Francisco Sánchez.
"Siamo riusciti a riunire più di mille coltivatori, piccoli e grandi, uniformando i criteri per garantire una produzione omogenea e una fornitura sicura, grazie all'implementazione di controlli e protocolli in tutte le fasi di produzione. Inoltre, la ricerca e lo sviluppo nell'innovazione e nell'applicazione della tecnologia, ci consentono di rimanere competitivi", sottolinea il direttore della Onubafruit.
"L'accesso al cibo, ora e in futuro, dipende da questo impegno costante ed è per questo che è fondamentale supportare le cooperative e i loro piccoli produttori. Nel frattempo, i grandi fondi di private equity stanno acquisendo vaste estensioni di terra. Oggi sono coinvolti in questo settore, ma domani potrebbero speculare su un'altra attività e abbandonare del tutto l'agricoltura. Questa è una realtà che deve essere chiarita", evidenzia Sánchez.
"Molti produttori spagnoli sono attualmente sopraffatti dagli alti costi di produzione, dalla mancanza di redditività e dagli attacchi di alcuni membri della stampa generalista, e tutto questo li ha portati ad abbandonare le loro terre che finiscono nelle mani di aziende agricole sempre più grandi e con sempre meno persone impiegate. Non c'è niente di più sostenibile dei piccoli produttori per il futuro. Il modello cooperativo deve essere preservato come un'opzione sostenibile nel tempo. Chi non investe nei piccoli coltivatori non potrà riempire gli scaffali in futuro", conclude Francisco Sánchez.
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Onubafruit
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