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Tanti visitatori esteri e professionali

Fruit Attraction 2024: la prima giornata non delude affatto

I presupposti per un'inizio di fiera frizzante ed entusiasmante c'erano tutti. E nemmeno il clima sfavorevole, tipico autunnale, e i problemi logistici - ritardi aerei in primis - hanno oscurato la prima giornata madrilena degli espositori italiani.

Fruit Attraction si rivela un'opportunità da non mancare. Posizionati nelle diverse Hall, gli italiani tracciano una linea comune: tanti visitatori esteri e professionali, in arrivo dai più svariati Paesi. America Latina, Portogallo, Regno Unito, Europa dell'Est, Medio Oriente, per citarne alcuni. C'è chi ritorna a esporre dopo un anno di pausa, ma anche chi è alla prima esperienza dopo aver solo visitato la fiera negli anni passati. C'è anche chi ha ridimensionato lo stand o ha partecipato in una collettiva, per "limitare i costi, ma comunque esserci". C'è chi poi non ha il mercato spagnolo come target, ma vorrebbe trovare la chiave giusta per entravi.

Nella Hall 3, ma anche nelle altre dove sono presenti gli espositori italiani, gran flusso di visitatori già dalla prima ora. Clima rilassato, ma "con qualche sorriso in meno quest'anno", riferisce un espositore, che sottolinea quanto diversa sia la situazione di mercato dallo scorso anno, nello stesso periodo. Non sono mancate perplessità e lamentele, neanche troppo velate, sul perché in Italia non si riesca a organizzare un'unica fiera ortofrutticola in rappresentanza del settore, logisticamente valida ed efficiente, guardando al modello spagnolo.

Per quanto riguarda la campagna delle uve italiane, diverse aziende hanno riferito che questa può dirsi praticamente conclusa. "Perciò venire in fiera non ha più lo scopo di programmare, ma festeggiare i risultati ottenuti finora, in primis i prezzi elevati già al livello del primo anello della filiera, ovvero il produttore", sottolinea un coltivatore presente in fiera. Chi commercializza è un po' meno ottimista, ma la stagione dell'uva da tavola può dirsi comunque positiva, quest'anno. Bene i mercati esteri, ma anche a livello nazionale, dove le programmazioni con i supermercati lasceranno presto spazio alle uve d'oltremare.

Stagione delle verdure ancora con un'incognita. In generale c'è un ritardo da 10 a 20 giorni negli areali pugliesi, dettato da condizioni climatiche avverse, come la siccità.

Partita la campagna dei kiwi a polpa gialla Soreli bio e tra una decina di giorni sarà tempo anche del frutto a polpa verde. "Rispetto allo scorso anno registriamo un anticipo di circa 10 giorni che si traduce sì in un vantaggio, ma anche in uno svantaggio - dichiara un'azienda espositrice - Svantaggio perché sui mercati c'è ancora merce neozelandese e ciò non facilita l'immissione del nostro prodotto".

Finora non si sono viste, durante le visite agli stand, novità eclatanti: ci sono aziende che hanno rinnovato l'immagine con nuovo logo o packaging, altre che sperano di avere una spinta nel mercato spagnolo con linee già lanciate in Italia.

Piaciuto ancora una volta il mix, nelle diverse Hall, tra aziende produttrici e quelle di macchinari, senza una distinzione netta.

La seconda giornata è ritenuta da tutti quella clou. Non resta che aspettare e vedere se le aspettative saranno soddisfatte anche questa volta.