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Presentato il nuovo management del Consorzio europeo KiKoKà

"Il futuro si tinge di giallo"

Ieri, 9 ottobre 2024, nel corso di uno speciale evento organizzato a Fruit Attraction, Marco Rivoira, Ceo del Gruppo Rivoira e Master Licensee mondiale del progetto Kikokà (Kiwi, Kool, Kandy), ha ricordato come dodici mesi fa fosse stato presentato il marchio proprio a Madrid. Nel frattempo, Rivoira e gli 11 partner europei hanno fondato il Consorzio europeo Kikokà, segnando la prima campagna commerciale di questo kiwi giallo.

Gli obiettivi principali del Consorzio sono: supporto tecnico e gestione integrata della qualità; distribuzione centralizzata dei frutti degli associati; investimenti comuni sostanziali sul marchio.

Andrea Peviani, presidente del Consorzio europeo, ha sottolineato la visione di unità, cooperazione e sviluppo congiunto di tutti i membri e licenziatari. "Gli azionisti che compongono il Consorzio sono fra i principali attori del settore ortofrutticolo europeo. Attualmente, gli 11 membri con licenza completa sono APO Scaligera, Clementi, Innatis, Kiwi Uno, OP Armonia, Peviani, RK Hellas, Savajols, Surexport, Zeolifruit e Zeus Kiwi, a cui si aggiungono due grandi gruppi di produttori come Arta Gold e Agrihold".

Questa forte rete rappresenta una produzione in 4 Paesi europei, con una superficie totale gestita di diverse categorie di frutta che supera gli 8.000 ettari e oltre 1.500 lavoratori. "Insieme - sottolinea Andrea Peviani - i partner Kikokà detengono diritti di produzione per 1.150 ettari in Italia, 400 in Grecia, 300 in Francia e 200 in Spagna". Un totale di 2.050 ettari, che dimostra l'entusiasmo dei partner e la serietà del progetto.


Marco Rivoira, Andrea Peviani e Fabio Zanesco

Fabio Zanesco, recentemente entrato a far parte del Consorzio europeo in qualità di Ceo (vedi news correlata), ha aggiunto: "La nostra visione e i nostri valori sostengono l'aumento e la promozione della produzione e del consumo di Kikokà, sostenendo al contempo la creazione di valore per tutti gli stakeholder, dai consumatori ai produttori". Zanesco ha anche sottolineato che "il progetto Kikokà garantisce una stagione più lunga di produzione europea per il kiwi giallo, consentendo ai consumatori di continuare a gustare questi frutti durante la primavera".

"È chiaro che c'è molto da fare per far risplendere questi grandi kiwi come meritano. Sono certo che i consumatori europei trarranno grandi benefici dal lavoro congiunto delle aziende che sono orgoglioso di rappresentare. La crescita del consumo di kiwi giallo è un dato di fatto: credo che Kikokà aumenti l'attrattiva di questa categoria e sarà presto un attore di prim'ordine sul mercato. La produzione europea sta già arrivando sugli scaffali: 2.000 tonnellate disponibili nel 2024 diventeranno circa 8.000 nel 2025 e poi la produzione raggiungerà le 15.000 tonnellate nel 2026".

Marco Rivoira, Fabio Zanesco, Gerhard Dichgans e Andrea Peviani

Gerhard Dichgans, global project manager di Kikokà, ha presentato lo sviluppo futuro del progetto: "Ora abbiamo una solida base in Europa, ma la nostra prospettiva è mondiale. Grazie alla lungimiranza e all'impegno proattivo del proprietario della varietà, dell'Università di Udine (Italia) e del nostro partner NKP-New Kiwi Plant, stiamo completando il processo di quarantena e la protezione PVR in diversi Paesi dell'emisfero meridionale e, questa è la grande novità degli ultimi mesi, siamo ora pronti ad avviare i primi impianti in Cile".

Il vivaio autorizzato è pronto a incrementare la propagazione "in vitro". Le prime mille piante sono pronte per essere messe a dimora nel 2025, per un progetto totale di 1.050 ettari e un Consorzio di vendita: Kikokà Chile.

"L'aumento della produzione in entrambi gli emisferi permetterà al progetto di raggiungere il suo vero potenziale: essere disponibile in tutto il mondo, tutto l'anno. Ora abbiamo due varietà che coprono, se coltivate in Europa, una finestra commerciale di 9 mesi, da ottobre a maggio, cui seguiranno in futuro volumi maggiori dall'emisfero meridionale".

Punto di forza del progetto
Al momento, le varietà sono due a polpa gialla (AC 501 022 e AC 497 076), ma ce ne sono altre in sperimentazione. Queste due varietà sono resistenti alla morìa (più correttamente definita Kiwifruit Vine Decline Syndrome a livello internazionale) e alla PSA, come hanno dimostrato gli impianti di prova, e forniscono una risposta agronomica a due delle maggiori sfide che i coltivatori di kiwi devono affrontare oggi.