Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Corne van de Klundert, di Origin Fruit Europe:

"Prezzi elevati a causa della scarsa disponibilità di uve europee"

Le prime uve d'oltremare sono arrivate in un mercato europeo molto favorevole. "Il prodotto europeo disponibile è particolarmente scarso. Le ondate di caldo in Italia, Spagna, ma soprattutto in Grecia hanno causato un'enorme carenza di uva in Europa", afferma Corné van de Klundert, di Origin Fruit Europe.

"Si sapeva già che il raccolto non sarebbe stato di dimensioni consistenti a causa del clima, ma i volumi per ettaro sono stati notevolmente inferori, a causa del minor peso dei grappoli - continua l'importatore - Questo fa sì che l'inizio della stagione d'oltremare sia completamente diverso da quello dell'anno scorso, nonostante il Brasile abbia una tempistica normale con i primi arrivi".

"I prezzi sono alle stelle. Si stanno pagando 19-21 euro/kg per i cestini di uva bianca. Tale livello può essere comune nella stagione brasiliana, ma per le uve europee è estremamente alto. Il prezzo delle uve rosse è invece leggermente più basso, perché di queste ce ne sono un po' di più - dichiara Corné - Questa situazione frena le vendite. In primo luogo a causa del prezzo elevato, ma soprattutto perché non ci sono volumi disponibili per le promozioni che hanno lo scopo di alimentare le vendite".

"Le rese in Brasile variano notevolmente da produttore a produttore. In Perù, che nel frattempo ha caricato le prime uve, si prevede un raccolto relativamente normale, persino superiore a quello di due anni fa. Il raccolto dell'anno scorso in Perù è stato un po' deludente a causa di El Niño, ma quest'anno non sembra essere un problema per l'uva. Il primissimo raccolto non è ancora all'altezza, ma si prevede un buon raccolto per le aree di coltivazione più tardive".

"Lo stesso vale per la Namibia e il Sudafrica. In queste zone di produzione la raccolta sembra procedere in maniera un po' rallentata, ma in parte potrebbe ancora riprendersi - spiega Corné - Tuttavia, a causa della scarsa offerta di uve europee, la disponibilità sarà ancora limitata per tutto il mese di novembre. Ci aspettiamo un po' di uva in più sul mercato a partire da dicembre, ma non vedo motivi per cui il prezzo possa scendere enormemente".

"Come Origin Fruit Group, cerchiamo di sviluppare con i nostri clienti molti programmi con nuove varietà di uve premium e questo sta dando i suoi frutti. Con le autentiche varietà speciali, confezionate in cestini o in carta e posizionate in modo diverso sullo scaffale, sia il produttore sia il rivenditore possono differenziarsi grazie alla migliore qualità, alle dimensioni e al tipo di confezione. Inoltre, il consumatore lo ricorda molto più velocemente", conclude Corné.

Per maggiori informazioni:
Corné van de Klundert
Origin Fruit Europe
Albert Plesmanweg 250, Port 2450
3088 GD, Rotterdam - Paesi Bassi
+31 88 244 93 08
[email protected]
www.originfruitgroup.com

Data di pubblicazione: