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I pomodori prodotti nel Sahara Occidentale non beneficeranno più dell'accordo commerciale tra Ue e Marocco

Légumes de France e AOPn Tomates et Concombres de France sono soddisfatte delle decisioni emesse dalla Corte di giustizia dell'Unione europea (CGUE) il 4 ottobre in relazione all'accordo commerciale con il Marocco. D'ora in poi, infatti, il Sahara occidentale non potrà più beneficiare dell'accordo commerciale Ue-Marocco del 2019 (C-399/22). Questa decisione è "in linea con un riequilibrio delle relazioni commerciali con il Marocco", secondo quanto dichiarato dalle due organizzazioni in un comunicato stampa congiunto del 15 ottobre. Un altro cambiamento è che i pomodori prodotti in questo territorio non possono più essere etichettati come originari del Marocco.

"Il consenso del popolo del Sahara Occidentale all'attuazione degli accordi commerciali Ue-Marocco è una condizione di validità"
Secondo la Corte di giustizia dell'Unione europea, "il consenso della popolazione del Sahara Occidentale all'attuazione degli accordi commerciali Ue-Marocco del 2019 sulla pesca e sui prodotti agricoli in tale territorio non autonomo è una condizione essenziale per rendere valido l'accordo. Dato che una parte significativa di quella popolazione si trova ora al di fuori di quel territorio, è improbabile che le consultazioni abbiano stabilito tale consenso da parte di quella popolazione".

I pomodori (e i meloni) del Sahara Occidentale non devono più avere l'etichetta Marocco
"L'etichettatura dei meloni Charentais e dei pomodori ciliegino raccolti nel territorio del Sahara Occidentale deve indicare solo il Sahara Occidentale come Paese d'origine". In una seconda sentenza emessa lo stesso giorno, la CGUE ha stabilito che i pomodori (e i meloni) provenienti dal Sahara Occidentale devono essere etichettati come originari di quel territorio e non devono più fare riferimento al Marocco. "Qualsiasi altra indicazione sarebbe fuorviante, in quanto potrebbe indurre in errore i consumatori sulla vera origine dei prodotti in questione".

"Due sentenze che dovrebbero riequilibrare le relazioni commerciali agricole tra l'Ue e il Marocco"
Légumes de France e AOPn Tomates et Concombres de France hanno accolto con favore queste due sentenze, che dovrebbero riequilibrare le relazioni commerciali agricole tra l'Ue e il Marocco. Tra il 2012 e il 2013 le esportazioni di pomodori marocchini in Francia sono aumentate del 30%, passando da 303.100 a 394mila tonnellate. Questo aumento è dovuto in particolare allo sviluppo della produzione in serra di pomodori ciliegino nel Sahara Occidentale, in condizioni sociali e salariali con cui è impossibile competere per i produttori francesi".

Le due organizzazioni chiedono all'Unione europea e ai suoi Stati membri di applicare queste due sentenze entro i termini stabiliti dalla CGUE e di rilanciare i processi volti a riequilibrare le relazioni commerciali nel settore del pomodoro tra il Marocco e l'Ue.

Per maggiori informazioni:
legumesdefrance.fr

Data di pubblicazione: