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Le riflessioni di Albino Carli (PPAS) e Leandro Caccamo (Op Pianagri)

Robotica, processi di lavorazione dell'ortofrutta e mancanza di manodopera

"Oggi, un'azienda come la nostra cerca flessibilità. Il nostro operato non segue un modello standard: a titolo di esempio, non lavoriamo ogni giorno la stessa quantità di prodotto, ma seguiamo gli ordinativi, le logiche di consegna e le tempistiche dei clienti. Inoltre, dobbiamo fare i conti con la mancanza di manodopera specializzata".

Così è iniziato l'intervento di Albino Carli, direttore del Consorzio Produttori Patate Associati-PPAS, all'evento dedicato alla robotica in agricoltura, organizzato da Strano Spa e Vivai Milone a Lamezia Terme (CZ), lo scorso 17 ottobre.


Albino Carli

"In quest'ottica, immaginiamo che la robotica possa dare un grande contributo: ad esempio nello sviluppare il lavoro su più turni. Al momento siamo organizzati su un unico turno di 8 ore e con la forza lavoro disponibile. Inoltre, chi fa operazioni manuali ripetitive e stancanti, dopo qualche ora di lavoro può rallentare il flusso, e a risentirne è il processo di lavorazione, oppure può commettere errori, con la possibilità di rifiuto della merce da parte del cliente. Robotica, intelligenza artificiale, automazione rappresentano dei concetti cui è impensabile non approcciarsi. Pena la sopravvivenza delle nostre aziende", sottolinea Carli.

"A ciò si aggiunge il fatto che le imprese devono essere sempre alla ricerca di efficienza, che in questo periodo storico è un fattore ancora più importante rispetto al passato. L'attuale situazione geopolitica, con i conflitti in corso, e il periodo pre- e post-pandemia hanno cambiato i paradigmi economici delle aziende. Tutti noi abbiamo toccato con mano gli aumenti dei costi, registrato negli ultimi anni, e l'incremento dei tassi di interesse per gli investimenti già effettuati".

Carli ha infine sottolineato che "benché sia fondamentale valorizzare i prodotti e venderli meglio possibile, i consumatori fanno sempre più fatica a comprare merce ad alto costo. Bisogna trovare un equilibrio. E cercare l'efficienza è una delle mission che le aziende devono porsi".

Leandro Caccamo, presidente della Op Pianagri e responsabile del settore agro-ittico-alimentare di Legacoop Calabria, ha evidenziato come la carenza di manodopera qualificata sia diventato un "problema atavico".

"Se fino a qualche tempo fa innovazione e applicazione delle tecnologie in agricoltura rendevano gli agricoltori spaesati, oggi invece è da loro che si registra una forte curiosità, perché le considerano una possibile soluzione. Inoltre, se in passato la mancanza di forza lavoro era maggiormente legata alla fase di raccolta, questa oggi si sente anche nei magazzini di lavorazione e negli impianti di trasformazione".


Leandro Caccamo

"La tecnologia e l'innovazione possono essere una risposta a questo problema – ha affermato Caccamo – È vero però che c'è da fare i conti con la realtà: in Calabria la maggior parte delle aziende è di piccole dimensioni e una tecnologia avanzata non è alla portata di tutti. La cooperazione, in questo caso, può rappresentare la strada".