Il Consorzio Melinda si conferma solido, registrando una crescita del fatturato lordo e del liquidato grazie all'impegno dei suoi soci e alla forza e all'efficacia del modello cooperativo che caratterizza il comparto ortofrutticolo trentino. Ma le problematiche emerse da tempo sul piano macroeconomico continuano a pesare sulla filiera imponendo particolare attenzione e prudenza a livello di sistema. È questa, in sintesi, l'analisi che accompagna il bilancio della stagione 2023/24 presentato al Consiglio di Amministrazione.
Nel corso dell'incontro, che precede l'assemblea ufficiale con i soci in programma a novembre, i consiglieri hanno sottolineato gli aspetti più rilevanti che hanno condizionato le dinamiche del settore. L'Europa, in particolare, sta sperimentando quest'anno un forte calo della produzione sulla spinta del fattore climatico: determinanti, soprattutto, le gelate primaverili che hanno colpito anche il nostro Paese contribuendo alla contrazione produttiva registrata in Trentino (-7%, secondo le stime di Assomela) e in Alto Adige (-9%).
In questo scenario, trovano inoltre conferma alcune criticità già emerse con forza nelle ultime stagioni tra cui la comparsa di nuovi patogeni nei campi, i significativi aumenti dei costi - del personale così come dei fattori produttivi - e, ovviamente, la persistente tensione geopolitica che impatta anche sugli scambi e le catene di fornitura globali come dimostra, ad esempio, la crisi del Mar Rosso sperimentata nel maggio scorso.
"Sul fronte commerciale, l'annata è stata caratterizzata ancora una volta da una contrazione della domanda da parte dei consumatori - sempre più selettivi e consapevoli nelle scelte d'acquisto - sulla spinta di un trend di medio periodo", dichiara Luca Zaglio, direttore generale di Melinda. "L'impegno messo in campo dal sistema e dall'organizzazione per un'efficace gestione della campagna di vendita ha però permesso di valorizzare al meglio i prodotti". A partire da un raccolto 2023 di circa 400mila tonnellate (contro le 380mila del 2022), il Consorzio ha registrato un fatturato lordo di oltre 350 milioni con circa 200 milioni di liquidato per i soci al lordo dei costi delle singole aziende agricole.
"Siamo certamente soddisfatti dei risultati raggiunti, soprattutto in considerazione delle difficoltà che caratterizzano lo scenario generale", dichiara Ernesto Seppi, presidente del Consorzio Melinda. "L'esito complessivamente positivo della campagna commerciale nasce da un grande lavoro di sistema che si manifesta quotidianamente attraverso la professionalità e il profondo senso di responsabilità di tutti gli attori coinvolti".
"La prudenza, in ogni caso, è più che mai d'obbligo: come abbiamo potuto osservare anche quest'anno, l'impatto del cambiamento climatico diventa sempre più evidente mentre la presenza delle fitopatologie resta un problema serio - basti pensare al forte impatto degli scopazzi nel nostro territorio - al pari di quelli relativi ai costi sostenuti dagli agricoltori e alla difficoltà di reperimento della manodopera. Di fronte a queste sfide occorre reagire con tempismo nel breve periodo ma anche conservare, al tempo stesso, una solida visione di medio-lungo termine per lo sviluppo di soluzioni condivise nell'ambito di una filiera sempre più integrata per difendere le marginalità dei produttori. Con l'auspicio, naturalmente, di trovare supporto e disponibilità da parte delle istituzioni nel mantenimento di un dialogo costante e costruttivo su questi temi con il mondo agricolo" conclude Seppi.