La campagna marocchina dei lamponi è iniziata a settembre nella regione di Loukkos, nel nord-ovest, ed è appena iniziata nella regione centrale di Souss Massa. Ittou Aouragh, di Domaine Yamna Agri, riferisce di una campagna normale nonostante le nuove difficoltà.
La coltivatrice dichiara: "I coltivatori della regione di Agadir hanno iniziato la raccolta due settimane fa. Per quanto mi riguarda, inizierò a raccogliere tra qualche giorno. Sono soddisfatta delle condizioni di produzione stabili registrate durante l'estate. Non abbiamo avuto chergui (venti caldi e secchi) e le temperature sono state ottimali, il che ha influito sulla qualità e sulle dimensioni".
Secondo Ittou, la superficie coltivata a lamponi si è stabilizzata nella regione di Agadir e non è cambiata molto, una tendenza osservata anche nel nord del Paese. "A livello nazionale, abbiamo raggiunto un limite massimo di superficie coltivata a lamponi, che corrisponde alla domanda attuale. Ad Agadir sono soprattutto i mirtilli ad aumentare le superfici. I lamponi rimangono stabili, mentre le fragole sono praticamente scomparse dalla regione".
Un rappresentante dei coltivatori ha dichiarato in precedenza che la superficie coltivata a livello nazionale per questa stagione si aggira intorno ai 4.200-4.500 ettari e che i volumi previsti sono in media di 50.000-60.000 tonnellate di lamponi freschi e 10.000-12.000 tonnellate di lamponi surgelati. La produzione è dominata da tre varietà di origine americana ed europea.
Secondo Ittou, la campagna dei lamponi di Agadir continuerà fino alla fine di maggio, o anche a metà giugno se ci sarà domanda, con un picco di raccolta previsto per gennaio-febbraio.
"La stagione è complessivamente stabile e tranquilla, nonostante alcuni problemi - afferma Ittou - Abbiamo a che fare con la presenza di parassiti come acari e tripidi, ed tutto è complicato dalla riduzione dell'elenco autorizzato di fitofarmaci".
La coltivatrice conclude: "C'è anche una carenza di manodopera dovuta ai grandi volumi di frutta e verdura da raccogliere nella regione in questo momento, e ciò sta ritardando la raccolta".
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Ittou Aouragh
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