Una violenta ondata di maltempo sta colpendo la Spagna: nubifragi, forti grandinate e prima neve in Almería, ma danni si riportano anche nella Regione Valenciana. Il maltempo è causato da una DANA (Depressione Isolata negli Alti Livelli) installata sul Golfo di Cadice, che sta causando piogge diffuse nella Penisola Iberica e nelle Isole Baleari. Secondo quanto riporta Meteored Spagna, l'ondata di maltempo potrebbe durare almeno fino a giovedì 31.
Le prime stime effettuate da Asaja Almeria, i cui tecnici sono sul campo dalle prime ore di ieri mattina (29 ottobre 2024) per valutare le segnalazioni dei danni, coincidono con i dati gestiti dal Comune: 4.500 ettari colpiti sui circa 13.000 ettari di serre di El Ejido. "Crediamo che possano essere di più, ma in questa fase iniziale è molto difficile fare calcoli e preferiamo essere cauti quando si tratta di dare cifre", sottolinea Miguel Angel Serrano, segretario tecnico di Asaja Almeria. "Tuttavia, possiamo dire che la zona più colpita ha riportato serre crollate e gran parte della produzione danneggiata".
"Considerando il solo costo della sostituzione delle coperture colpite, senza tener conto dei danni ai prodotti o ad altre strutture, le perdite sono già dell'ordine di milioni di euro. La grandine è stata così pesante e la tempesta così forte che ha penetrato la plastica fino a 800 gauge, raggiungendo le piante e spaccando gli ortaggi".
Diverse cooperative confermano che sono stati segnalati danni a diversi prodotti ortofrutticoli. Oltre alla perdita delle colture di cetrioli, zucchine e melanzane, tra le altre, si prevede una perdita diretta di oltre il 20% del raccolto di peperoni, essendo El Ejido la zona in cui questo ortaggio è maggiormente piantato.
"Non avevamo mai visto tanta grandine prima d'ora e di tali dimensioni, con chicchi grandi come un pugno", afferma José Antonio Baños, presidente della cooperativa Ejidomar, che produce circa 20.000 tonnellate di peperone all'anno, sulle 45.000 tonnellate che compongono la sua gamma completa di prodotti.
"El Ejido è la zona con il maggior numero di ettari di serre della provincia di Almeria, in particolare di peperoni, che secondo le nostre stime sono stati colpiti direttamente dalla grandine, con una perdita di oltre il 20%. Ciò si aggiunge al 10% di perdite che stavamo già subendo, a causa dell'influenza dei tripidi. La perdita diretta di volume del raccolto si farà sentire sui mercati e ci saranno molti prodotti di seconda categoria".
"I danni alle coperture e alle strutture delle serre sono gravi. Inoltre, non c'è abbastanza manodopera per ripararle immediatamente e siamo nel pieno della stagione. Molti agricoltori ora devono sistemare tutto e piantare di nuovo. È un disastro", lamenta il presidente di Ejidomar.
Secondo AVA-ASAJA, l'associazione degli agricoltori valenciani, gli acquazzoni stanno causando l'allagamento dei campi, lo smottamento di alberi e terreni, soprattutto nelle zone profonde e in prossimità dei burroni, oltre a danni alle strade rurali, al danneggiamento di infrastrutture agricole e impianti di imballaggio, serre, macchinari.
Le precipitazioni sono state particolarmente intense nelle zone di La Ribera Alta, La Hoya de Buñol e Utiel-Requena, dove molti appezzamenti di terreno sono stati allagati, con livelli d'acqua che hanno superato di oltre mezzo metro l'altezza degli alberi. Inoltre, in comuni come Alfarp, Catadau e Llombai, nonché Carlet, Tous e La Pobla Llarga, tra gli altri, la grandine è caduta sulle colture. A El Marquesat, la tempesta di grandine è durata venti minuti, per cui si prevedono danni a intere coltivazioni di kaki, agrumi e ortaggi.
I kaki sono una delle colture più colpite e si teme che se le piogge continueranno nei prossimi giorni, ci saranno problemi alle varietà di agrumi precoci, problemi più gravi ai kaki e danni agli ortaggi in attesa di raccolta a causa dell'eccesso di umidità. "Ci sono aree in cui sono caduti fino a 200 litri per metro quadrato in poche ore. Ci sono campi allagati dove non sarà possibile raccogliere per un'altra settimana", spiega Pascual Prats, presidente dell'Asociación Española del Kaki.
AVA-ASAJA avverte che è ancora troppo presto per quantificare nel dettaglio le perdite subite, poiché gli agricoltori non sono ancora riusciti ad accedere a molti dei loro campi, sia perché le strade sono ancora impraticabili sia perché, durante la giornata di ieri (29 ottobre 2024), hanno preferito tirare fuori l'acqua che allagava le loro case o i loro magazzini oppure occuparsi dei veicoli e di altri beni danneggiati.