"La campagna del pomodoro Piennolo del Vesuvio DOP è andata bene, grazie al clima favorevole. Immetteremo sui mercati volumi ragguardevoli, grazie al fatto che abbiamo incrementato i terreni investiti da 23 a 35 ettari. Ciò nell'ottica di dedicarci, insieme con i miei fratelli, non solo alla commercializzazione della linea dei trasformati, ma anche alla lavorazione del piennolo fresco". Così riferisce Giannina Manfellotto, titolare di TerraViva, l'azienda di famiglia fondata dal nonno Raffaele e oggi guidata da Giannina e i fratelli Raffaele e Anna.
"L'obiettivo è portare avanti una tradizione tipica del nostro territorio; la procedura di conservazione del piennolo fresco è molto meticolosa: si parte dalla raccolta e conservazione del pomodoro fresco in un luogo fresco e asciutto; successivamente i pomodori vengono appesi su spago, in grappoli dal peso di circa 1,5 chilogrammi".
TerraViva è un'azienda giovane, dislocata all'interno del Parco Nazionale del Vesuvio. Costituita da circa 45 ettari totali, è ubicata ai piedi del Monte Somma, l'antico cratere del vulcano. Le coltivazioni si estendono sui terreni dove sono presenti le sorgenti dell'Olivella che, per la loro natura, sono uniche in tutto il Parco Nazionale del Vesuvio, oltre alle sorgenti Chiatanelle, nascoste dal verde della montagna. Il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP è un frutto che - oltre a derivare da una peculiarità genetica - è il risultato di un metodo di coltivazione sottoposto a un rigido disciplinare, collegato alla Denominazione di Origine Protetta (DOP).
Le peculiarità del "Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP" sono: la elevata consistenza della buccia, la forza di attaccatura al peduncolo, l'alta concentrazione di zuccheri, acidi e altri solidi solubili che lo rendono un prodotto a lunga conservazione, durante la quale nessuna delle sue qualità organolettiche subisce alterazioni. Il conservato fresco al piennolo ha le seguenti caratteristiche: colore della buccia rosso scuro, polpa di buona consistenza di colore rosso, sapore intenso e vivace.
Tra gli aspetti di questo particolare pomodoro che intendiamo tutelare c'è appunto l'antica pratica di conservazione "al piennolo", cioè una caratteristica tecnica di legare fra di loro alcuni grappoli o "scocche" di pomodorini maturi, fino a formare un grande grappolo che può essere consumato fino al termine dell'inverno. Nel corso dei mesi il pomodorino, pur perdendo il suo turgore, assume un sapore unico e delizioso.
"Dal 2015, abbiamo deciso con i miei fratelli di investire in un laboratorio per la trasformazione, come necessaria evoluzione dell'azienda agricola giunta alla terza generazione. Tra le novità di prodotto anche la lavorazione del pomodoro del Piennolo semi-dry, che lasciamo essiccare al sole per sei ore, in modo da conservare tutto il sapore del pomodoro fresco. Dal mese di ottobre fino a inverno inoltrato lavoriamo i friarielli sottolio (non in aceto), semplicemente scottati a vapore. La particolarità dei nostri pomodori è la coltivazione in asciutto: cioè non irrighiamo la produzione, per garantire un prodotto corposo che non disperda le proprietà organolettiche che lo caratterizzano in origine".
"A inizio primavera, con la bella stagione, solitamente da aprile maggio e giugno - periodo in cui ristoranti e pizzerie lavorano molto - iniziamo la nuova produzione che solitamente viene ordinata in pre-campagna dai nostri clienti storici. Trasformiamo prevalentemente Pomodorino del Piennolo DOP rosso, ma anche varietà di colore giallo, che però non possono fregiarsi della Denominazione di Origine Protetta. Queste sono destinate principalmente per il canale horeca, in particolare pizzerie di fascia alta. Dal mese di ottobre fino a inverno inoltrato, invece, comincia la trasformazione - a grande richiesta dai mercati esteri (Spagna, Usa, Germania) - dei friarielli sottolio (non in aceto), semplicemente scottati a vapore. Vengono conservati in vaso di vetro con olio extra vergine d'oliva in formato da 1 kg per la ristorazione e per i negozi specializzati. Le cimette con le foglie più tenere vengono condite con olio, aglio e peperoncino. Dapprima utilizzati solo in Campania, i friarielli sono oggi diventati un must non solo per farcire pizze dal sapore autentico in Italia, ma anche all'estero".
Per maggiori informazioni:
TerraViva
Via Sant'Aniello, 1
80048 Sant'Anastasia (NA) - Italy
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