Il Benin, Paese dell'Africa occidentale, ha una produzione di ananas piuttosto elevata, ma esporta pochissimo. Armanda Chogolou, amministratore delegato di Armacar Eagle Agro Business, spera che gli ananas beninesi possano conquistare altri mercati.
Chogolou spiega: "In Benin coltiviamo due varietà di ananas: la varietà Sugar Loaf, che ha una forma a bottiglia allungata, una buccia gialla e un interno bianco e dolce, e pesa da 1 a 13 kg. La seconda varietà è la Cayenne liscia, che ha una forma rotonda, una buccia giallastra e fibrosa ed è dolce indipendentemente dalla colorazione, con dimensioni che vanno da 1 a 17 kg".
Il coltivatore prosegue: "Coltiviamo ananas tutto l'anno, con raccolti ogni otto mesi quando i frutti sono ben trattati. Nella mia azienda la maggior parte della produzione è destinata all'esportazione".
In Benin, gli ananas convenzionali hanno superato quelli biologici a causa della domanda: "Abbiamo raggiunto una distribuzione dell'80% di ananas convenzionali contro il 20% di prodotti biologici. Gli ananas biologici sono più dolci e un po' più costosi di quelli convenzionali, ma ovviamente la domanda è sempre presente", spiega Chogolou.
Il coltivatore spera di aprire nuovi mercati in Europa. Sta lavorando con clienti in Francia e tutto sta procedendo bene. È facile fornire certificazioni fitosanitarie. "Il trattamento dei nostri frutti, sia contro i parassiti sia per la colorazione, in base alle esigenze del cliente, è conforme alle norme europee. Ci piacerebbe lavorare con clienti in Turchia, Spagna e nei Paesi nordici".
Oltre al mercato europeo, anche quello dell'Africa occidentale è interessante. Spiega Chogolou: "Nigeria, Niger, Burkina Faso e Senegal sono mercati limitrofi con una forte domanda di frutta esotica. L'aspetto interessante di questi mercati è la possibilità di consegna di frutta sfusa".
Secondo i dati FaoStat, il Benin ha prodotto 470mila tonnellate di ananas nel 2022, con una tendenza all'aumento negli ultimi dieci anni. Tuttavia, le esportazioni rappresentano solo un piccolo volume. Chogolou afferma: "Vogliamo cambiare questa situazione ed esportare di più, e il nostro punto di forza è il prezzo molto più competitivo rispetto ad altre origini".
L'esportatore conclude: "Abbiamo convinto diversi importatori all'ultima edizione di Fruit Attraction e stiamo finalizzando gli accordi. Esportiamo anche arachidi fresche, patate dolci, igname ed erbe aromatiche".
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