Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Condizioni climatiche migliori per le fragole marocchine

Nella regione di Larache, roccaforte della produzione di piccoli frutti in Marocco, sta cominciando la nuova stagione delle fragole. Questo settore continua a essere soggetto a volatilità, con cambiamenti nelle decisioni di trapianto, che ormai si presentano ogni anno.

Il coltivatore locale Oussama Baioua afferma: "Abbiamo finito di piantare le fragole e il primo raccolto è previsto per il 20 novembre. La superficie dedicata al frutto è aumentata. Nel mio caso, sono passato da 2 ettari a 3 ettari in questa stagione, a scapito dei lamponi. Anche nella regione la superficie dedicata alle fragole è aumentata, a giudicare dal numero di piante distribuite quest'anno rispetto alla scorsa stagione".

"Nella scorsa campagna, le fragole hanno dato buone rese e prezzi favorevoli, il che ha rinnovato l'interesse dei coltivatori. Tuttavia, la superficie coltivata è aumentata rispetto alle ultime tre stagioni, ma rimane al di sotto del livello più alto registrato. Attualmente molti coltivatori si interessano ad altri frutti, come l'avocado".

Il coltivatore si dice sollevato dalle condizioni climatiche di quest'anno, molto più miti rispetto al passato. "Abbiamo avuto molti meno venti chergui e variazioni di temperatura. E soprattutto non abbiamo avuto venti violenti come la tempesta Bernard dello scorso ottobre".

"Se c'è un problema, è la qualità delle piante, soprattutto quelle di origine spagnola, che si sta degradando. I distributori stanno facendo del loro meglio per porvi rimedio e vengono spesso a trovarci per controllare lo sviluppo delle piante e offrire consigli", aggiunge Baioua.

Il primo picco di raccolta è previsto per gennaio, seguito da un secondo picco più consistente in marzo-aprile. Secondo Baioua, "i primi raccolti saranno destinati al mercato del fresco, mentre il raccolto di marzo-aprile sarà destinato al settore della surgelazione, che sta diventando sempre più importante in termini di volumi".

Per maggiori informazioni:
Oussama Baioua
Domaine Baioua
+212 662 798410
[email protected]

Data di pubblicazione: