Mentre la stagione principale dell'avocado peruviano del 2024 è terminata, la produzione di avocado Hass continua ogni anno a espandersi sia sulla costa sia sulle montagne del Perù. "La crescita non è allarmante, poiché anche il mercato dei consumatori sta aumentando in modo esponenziale", afferma Gino Neira, co-fondatore della Inkawald, un'azienda a conduzione familiare con sede in Perù, aggiungendo che parte di questa crescente domanda è dovuta a un sempre maggiore interesse a livello globale per uno stile di vita sano.
Le regioni che generalmente producono frutta precoce in Perù sono quelle di Ancash (5.108 ettari), Ayacucho (2.762 ettari), Huancavelica (2.611 ettari), Arequipa (1.588 ettari), Cusco (923 ettari) Apurímac (757 ettari), e altre (2.100 ettari). "Nella campagna 2023/24, non abbiamo avuto una grande produzione e i calibri sono stati medio-piccoli. Tuttavia, quest'anno abbiamo un volume maggiore di fioritura, il che significa che a novembre e dicembre avremo volumi superiori di frutta, rispetto alla scorsa campagna. Anche se, da febbraio a maggio, i volumi potrebbero essere bassi", spiega Neira. "Dobbiamo stare molto attenti a esportare solo la frutta che ha un adeguato contenuto di sostanza secca, ovvero minimo il 21,5%".
L'interesse per l'Asia
Per quanto riguarda i prezzi, questi dipendono in gran parte dai Paesi di destinazione e dal periodo dell'anno. "Nelle ultime settimane, il mercato asiatico ha pagato molto bene la frutta peruviana, ma dalle settimane 37-38, la Cina ha iniziato con la propria produzione e non è più redditizio inviare avocado verso quella destinazione", afferma Neira.
Nel 2024, l'Europa è stata la regione con la più alta domanda di frutta peruviana, con 311.617 tonnellate esportate, seguita dagli Stati Uniti con 66.179 tonnellate, dal Cile con 60.745 tonnellate e dalla Cina con 34.331 tonnellate. Anche altri Paesi sudamericani sono interessanti per gli avocado peruviani (il Perù può anche esportare avocado in Argentina, Brasile, Colombia, Costa Rica, Canada, Regno Unito, Giappone, India, Corea del Sud, Thailandia e Malesia).
Sebbene vi siano delle opportunità a livello globale per gli avocado peruviani, crescono anche le preoccupazioni legate alla logistica. "È una sfida costante, tra scioperi e congestione nei porti. Tutto ciò influisce notevolmente sui tempi di transito, un grande problema nel settore dei prodotti deperibili", sostiene Neira. "Un'altra conseguenza è l'aumento del costo di trasporto, che rende il prodotto più costoso per il consumatore finale".
2023 rispetto al 2024
La produzione che inizia a novembre segue un anno già produttivo in Perù. Nelle settimane dalla 2 alla 12 e dalla 36 alla 41, è stato esportato un volume maggiore rispetto ai dati del 2023. Tuttavia, complessivamente, il volume esportato nel 2024 è stato inferiore del 10% rispetto al 2023. "In questa nuova campagna 2024/25, abbiamo un volume maggiore di allegagione e fioritura rispetto alla precedente. L'aumento è di circa il 50% e i calibri saranno per lo più grandi. I calibri da 28 a 32 saranno presenti in quantità ridotte", afferma Neira.
Non si tratta solo delle spedizioni in Europa e negli Stati Uniti. Già dalla settimana 2 di quest'anno, sono iniziate le spedizioni verso l'Asia, in particolare in Cina, e la settimana 6 ha registrato il picco di fornitura con poco più di 2.000 tonnellate, saturando il mercato. Di conseguenza, le spedizioni sono state indirizzate verso altri mercati.
Nel complesso, durante la campagna 2023/24, la produzione non è stata particolarmente elevata e i calibri disponibili sono risultati medio-piccoli. "Dalla settimana 1 alla 33, sono state spedite 499mila tonnellate, con una contrazione del 12%", dichiara Neira.
Coltivazione in Perù
In Perù, le principali regioni di coltivazione dell'avocado sono La Libertad (16.885 ettari), Lima (11.940 ettari), Ica (11.885 ettari) e Lambayeque (11.222 ettari).
In queste regioni, per la produzione 2024/25, vengono monitorate con attenzione le condizioni meteo. Nella regione di La Libertad, il clima freddo e ventoso è simile a quello della regione di Lambayeque, mentre a Lima, il freddo è sceso a 8 °C e i picchi più alti hanno raggiunto i 28 °C. A Ica, ci sono piantagioni sia sulla costa che sulle montagne con condizioni climatiche diverse.
Per maggiori informazioni:
Gino Neira
Inkawald
+511 760 9944
[email protected]
www.inkawald.org