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Focus sul mercato mondiale del peperone

In tutta Europa e in Paesi fornitori come Israele e Marocco gli occhi sono puntati sulla Spagna per vedere quali effetti avranno le piogge e le inondazioni sulla coltivazione e sulle esportazioni di peperoni. Nonostante le piogge e le inondazioni i coltivatori spagnoli continuano a registrare una domanda elevata di prodotto. E sebbene i peperoni, soprattutto quelli tipo California, siano il prodotto che ha registrato le maggiori perdite, a questo punto della campagna l'offerta si sta sviluppando normalmente in Spagna. Nel Regno Unito hanno avuto una fornitura quasi ininterrotta di peperoni provenienti da Almeria. Un importante coltivatore di peperoni del nord Italia afferma che le condizioni climatiche molto calde del 2024 hanno causato una perdita di resa del 25-30%.

Nei Paesi Bassi e in Belgio la stagione dei peperoni sta volgendo al termine, con una riduzione delle superfici coltivate a peperoni gialli. In Germania la fornitura arriva da molti Paesi: attualmente i peperoni gialli provengono dai Paesi Bassi e dalla Spagna, anche se qua e là vengono offerti anche prodotti tedeschi e belgi; i peperoni verdi provengono anche dalla Turchia.

La stagione dei peperoni in Israele è partita a rilento, ma sembra promettente. L'inizio lento della raccolta in Israele è destinato ad accelerare e l'offerta dovrebbe raggiungere i livelli normali nella prossima settimana. In Sudafrica la coltivazione dei peperoni presenta delle difficoltà e viene descritta come "un mercato difficile". Il rischio di scottature e grandine sul prodotto resta elevato. In Marocco i volumi di peperoni sono aumentati significativamente nella regione di Souss Massa. Molti coltivatori di pomodori hanno sostituito parte o tutta la loro superficie con i peperoni a causa delle difficoltà dettate dalla produzione.

Gli uragani del sud-est hanno rafforzato la domanda di peperoni in Nord America. Si prevede che i prezzi rimarranno alti, con le imminenti festività del Ringraziamento e del Natale che incrementeranno ulteriormente la domanda. Anche i peperoni messicani registrano una forte domanda quest'anno. Recentemente il Paraguay ha iniziato a esportare il prodotto nel Paese confinante, l'Argentina.

Regno Unito: una fornitura quasi ininterrotta da Almeria, Spagna
Nonostante la tragica situazione in alcune zone della Spagna, l'esportazione di peperoni continua. Un importatore inglese ha dichiarato di aver avuto una fornitura quasi ininterrotta dai suoi coltivatori di Almeria.

L'importatore si rifornisce di peperoni da un coltivatore del sud della Spagna che non ha subito la devastazione di Valencia e di altre parti della Spagna, anche se i coltivatori della regione hanno dovuto fare i conti con forti piogge e grandinate. Nonostante ciò, si è perso solo un giorno di carico, durante il giorno in cui c'è stata l'alluvione nella Spagna orientale. Dal 20 ottobre si registrano consegne regolari.

C'è stata un po' di sovrapposizione con le stagioni olandese, belga e inglese, ma è normale. I prezzi fuori dalla Spagna sono aumentati gradualmente a causa del clima estremo. L'importatore ha detto di essere a conoscenza dei danni subiti dai tunnel a causa delle forti piogge e della grandine; si aspetta comunque un aumento dei volumi da ora in poi, ma al momento il perdurare del maltempo rende difficile fare previsioni e pensa che ci saranno alcune settimane difficili.

Italia: il caldo torrido di agosto ha compromesso il raccolto autunnale al nord
Un importante produttore di peperoni del nord d'Italia afferma che le condizioni meteo del 2024 hanno causato una perdita in rese del 25-30%. Il caldo torrido di agosto ha danneggiato le piante e il raccolto autunnale è stato compromesso. In ottobre è riuscito a raccogliere solo peperoni di seconda categoria, con un prezzo medio di 1 euro/kg. Questo dato comunque fa capire come le quotazioni del peperone siano state elevate per tutta la campagna. Infatti, in luglio il prezzo medio pagato al produttore è stato compreso fra 2 e 2,30 euro/kg per il prodotto di prima qualità. L'agricoltore conclude dicendo che il clima sta creando molti problemi per la coltivazione di peperone, in quanto si tratta di una tipologia di verdura molto delicata e complicata da gestire.

È ormai terminata la campagna di coltivazione del peperone nell'Agro Pontino, in centro Italia. Un imprenditore dichiara: "E' stato il nostro primo anno, e ci riteniamo molto soddisfatti sia in termini di produzione sia in termini di commercializzazione. Per la prossima campagna del 2025 incrementeremo le superfici coltivate con tale referenza del 20%".

Per quanto riguarda il lavoro svolto nell'ambito della ricerca varietale da parte delle case sementiere, si stanno cercando nuove varietà più resistenti alle virosi.

Secondo i dati di Consumer Panel Services GfK | YouGov, i peperoni vengono acquistati dal 64% delle famiglie italiane. L'andamento del comportamento d'acquisto in Italia ha mostrato segnali molto positivi negli ultimi dodici mesi, fino a settembre 2024. I mesi estivi, in particolare da giugno a settembre, risultano i più propizi per l'acquisto di peperoni.

Paesi Bassi e Belgio: superfici in calo per i peperoni gialli
La stagione dei peperoni olandesi locali sta volgendo al termine e sempre più coltivatori hanno iniziato la rotazione delle colture. Non si prevede di beneficiare di una possibile carenza di prodotto dovuta alle recenti tempeste in Spagna. A differenza di pomodori e cetrioli, non esiste una coltivazione di peperoni sotto luce artificiale su scala commerciale. Sebbene siano stati condotti alcuni studi in questo senso, i risultati non hanno ancora raggiunto un punto tale da indurre i coltivatori ad adottare questo approccio.

Come per molte altre colture in serra, la produzione di questa primavera ha subito ritardi a causa del tempo nuvoloso. Questo ritardo non è stato recuperato. La coltivazione di peperoni cornetto, tuttavia, è in aumento.

Per quanto riguarda i peperoni gialli, si registra una diminuzione delle superfici coltivate. I loro prezzi sono aumentati a causa della riduzione dell'offerta. Inoltre, l'industria del peperone sta vivendo una fase di consolidamento, con un'espansione per i coltivatori più grandi, mentre quelli più piccoli stanno uscendo dal mercato.

Il comparto è ancora alla ricerca di una soluzione ai problemi di fondo che i coltivatori si trovano a dovere affrontare. Una potenziale soluzione risiede nel passaggio a substrati organici anziché alla coltivazione su lana di roccia. Il Fusarium oxysporum sembra essere il principale responsabile di questi problemi. Con una maggiore attenzione alla vita del suolo, i coltivatori sperano di poter controllare meglio il problema.

Inoltre, sono stati effettuati investimenti significativi nella gestione della qualità dell'acqua e, a causa della crisi energetica in atto, sono stati installati schermi termici supplementari. A partire dal 2025 i coltivatori olandesi dovranno pagare ulteriori tasse sull'energia.

Germania: l'offerta proviene da molte origini
Attualmente i peperoni gialli presenti sul mercato tedesco provengono principalmente dai Paesi Bassi e dalla Spagna, anche se qua e là vengono offerti anche prodotti tedeschi e belgi. La merce spagnola è leggermente più economica di quella olandese. Nel segmento dei peperoni verdi, la Spagna e i Paesi Bassi sono affiancati dalla Turchia, sebbene sia possibile trovare prodotti locali anche nella Germania meridionale. Anche in questo caso, la Spagna è interessante dal punto di vista del prezzo, anche se la differenza con i Paesi Bassi è ancora una volta minima. Nel segmento del rosso, i Paesi Bassi e la Spagna sono in testa, affiancati da Turchia e Belgio. Qua e là spuntano anche prodotti nazionali e polacchi. Questi ultimi sono significativamente più economici rispetto al resto della gamma.

Israele: inizio rallentato, con maggiori scorte in arrivo tra una settimana
In Israele la stagione dei peperoni è iniziata in maniera lenta, ma promette bene. Il clima autunnale nel Paese ha rappresentato una sfida per i coltivatori di peperoni la scorsa stagione e negli anni precedenti. Un grande esportatore osserva: "Il clima è abbastanza favorevole e sicuramente migliore delle stagioni precedenti in questo stesso periodo dell'anno. Vediamo però un inizio di produzione un po' rallentato, i volumi ci sono e inizieranno ad aumentare nelle prossime settimane". La maggior parte della produzione è costituita da peperoni rossi, accompagnati da gialli e arancioni in scala minore, e in correlazione alle richieste del mercato.

Inoltre, la domanda sui mercati europei è in aumento dopo le forti piogge e i recenti danni in Spagna. Un esportatore israeliano ha notato che i prezzi dei peperoni spagnoli sono diminuiti, forse a causa di problemi di qualità dopo le piogge. Tuttavia, si aspetta che le quotazioni in Europa aumentino di nuovo. L'inizio lento della raccolta da parte di Israele si riprenderà e l'offerta aumenterà fino a raggiungere i livelli normali nella prossima settimana.

Spagna: una domanda elevata
Solo pochi giorni fa una tempesta di pioggia e grandine che ha lasciato fino a 80 mm di precipitazioni in soli 20 minuti ha colpito El Ejido, causando perdite di varia entità in migliaia di ettari. Si stima che circa 4.500 ettari di coltivazioni siano stati danneggiati dalla grandine, che ha abbattuto circa 60 ettari di serre.

Sebbene i peperoni, soprattutto quelli tipo California, siano il prodotto che ha registrato le maggiori perdite, a questo punto della campagna l'offerta si sta sviluppando normalmente. In effetti, la Spagna ha praticamente preso le redini della campagna europea per tali peperoni. "Paesi come la Polonia o la Repubblica Ceca hanno già smesso di produrre e, per quanto ne sappiamo, i Paesi Bassi continuano a farlo, ma più per il consumo locale, quindi ad Almería abbiamo iniziato seriamente - spiega un operatore del settore - con una domanda elevata e fluida".

"Solo poche settimane fa, le catene di supermercati hanno cambiato molti programmi dal Lamuyo al California, aumentando i volumi di produzione e con prezzi più competitivi, il che ha abbassato notevolmente le quotazioni del Lamuyo, che sono arrivati a superare i 3 euro/kg".

Sudafrica: il rischio di scottature e di danni da grandine rimane elevato
I peperoni sono sempre a rischio di scottature e quest'anno non è diverso. Una forte grandinata registrata in pieno campo, inoltre, ridurrà la disponibilità di peperoni verdi.

"I peperoni rappresentano un mercato difficile. Non si ottiene un ritorno sui costi di coltivazione - afferma un coltivatore di ortaggi del Limpopo - I peperoni coltivati sotto reti di protezione sono estremamente costosi da produrre e quando i prezzi sono così marginali come lo sono stati da quando c'è stata la pandemia, è molto difficile sopravvivere. All'interno di una serra, è il tipo di irrigazione e l'installazione di tralicci a fare lievitare i prezzi. Ci si occupa della pianta per otto mesi, per tutto l'inverno, prima del raccolto. E con le temperature attuali che si aggirano intorno ai 40 °C, i peperoni sotto le reti ombreggianti al 20% finiscono con lo scottarsi parecchio".

Secondo l'esperto, gli ortaggi bruciati dal sole sono più numerosi di quelli che vengono inviati al mercato. Inoltre, la domanda dei consumatori è in calo: meno consumatori possono permettersi i peperoni gialli e rossi. Di conseguenza, ne sono stati piantati meno.

Secondo gli analisti del mercato agricolo di AMT, nella settimana 45 il prezzo del peperone ha registrato un aumento a R14,87 (0,78 euro) al chilogrammo, trainato da un aumento del 43% dei prezzi del peperone verde (R11,91 o 0,6 euro), mentre quelli del peperone giallo e rosso sono scesi. Si prevede una tendenza al ribasso dei prezzi del peperone per tutto il mese di novembre.

Marocco: notevole aumento delle piantagioni a Souss Massa
I volumi di peperoni sono aumentati significativamente nella regione di Souss Massa, in Marocco. Molti coltivatori di pomodori hanno sostituito parte o tutta la loro superficie con i peperoni, a causa delle difficoltà della produzione. Le varietà prodotte nella regione sono molto diverse, come peperoni quadrati, kapia, kasia. Un coltivatore afferma: "La resa e la qualità sono buone nonostante la presenza di tripidi e le alte temperature attualmente registrate nella regione".

Sul fronte delle esportazioni, un rapporto di East Fruit rivela volumi significativi esportati dal Marocco tra gennaio e agosto, pari a 150mila tonnellate, il 20% in più rispetto alla stagione precedente. Secondo un produttore, "c'è una grande richiesta da parte dei mercati europei, soprattutto Regno Unito, Paesi Bassi e Francia, e dai Paesi dell'Africa occidentale". La stessa fonte aggiunge che l'aumento della domanda riguarda soprattutto i peperoni rossi, i cui volumi e prezzi di esportazione superano quelli dei peperoni gialli.

Gli esportatori marocchini stanno osservando la situazione a Valencia. La domanda di peperoni marocchini potrebbe salire alle stelle se i danni delle inondazioni dovessero colpire il settore dei peperoni in Spagna.

Nord America: gli uragani del sud-est rafforzano la domanda
La produzione di peperoni a Coachella, in California, è iniziata alla fine di ottobre. L'offerta di peperoni verdi è stabile e si prevede che in questa regione verrà mantenuta fino a dicembre. La produzione di peperoni rossi a Coachella è iniziata questa settimana e proseguirà fino a gennaio.

La domanda è forte, soprattutto dopo gli uragani che hanno colpito il sud-est all'inizio del mese. Si prevede che la domanda rimarrà forte anche durante il Giorno del Ringraziamento e le festività natalizie. Anche la domanda di peperoni destinati alla lavorazione dovrebbe essere forte.

Tutto questo fa sì che i prezzi siano leggermente più alti rispetto a quelli dell'anno scorso. Detto questo, c'è ancora disponibilità nelle regioni che normalmente non producono in questo periodo, tra cui la California settentrionale.

In Messico i peperoni colorati presentano una piccola lacuna nell'offerta, dato che la principale area di coltivazione di Sinaloa non inizia prima della metà di dicembre. In questo momento la coltivazione sta terminando a Nayarit e Jalisco. Anche i peperoni messicani registrano una forte domanda e, in effetti, l'anno in generale è stato caratterizzato da una domanda positiva. Per quanto riguarda i prezzi, i mercati di novembre diventano attivi a causa della mancanza di offerta.

Paraguay: inizia l'esportazione in Argentina
Il Paraguay ha iniziato a esportare peperoni nel Paese vicino, l'Argentina. La spedizione di 15 tonnellate è il risultato di negoziati tra il Ministero dell'Agricoltura, i produttori e gli importatori argentini.

A causa della domanda argentina di peperoni di grandi dimensioni, è necessario effettuare una classificazione speciale prima dell'esportazione. Ad oggi, oltre 15 spedizioni sono arrivate in diverse province argentine, tra cui Santa Fe, Córdoba, Mendoza e Buenos Aires. Secondo Karen Leguizamón, dell'Associazione degli importatori e commercianti di frutta e verdura, queste spedizioni hanno generato oltre 2.200 milioni di Guarani (262.199 euro) per i produttori di Caaguazú.

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