I disordini civili e la brutale oppressione della polizia in Mozambico impediscono di caricare carbone, cromo e magnetite sudafricani sulle navi del terminal Matola Cargo nel porto di Maputo.
Fortunatamente per l'industria sudafricana dei prodotti ortofrutticoli freschi, in questo periodo dell'anno non si carica molta frutta da Maputo e la merce non è interessata dalla chiusura del porto, a differenza delle esportazioni di minerali. Inoltre, le aziende sudafricane hanno annunciato la cessazione delle operazioni in settori come l'edilizia a causa dei disordini.
Il terminal della frutta di Maputo, in Mozambico
Gli episodi di violenza post-elettorali, durante i quali i politici dell'opposizione mozambicana sono andati in esilio in Sudafrica - all'ultimo conteggio sono 34 i manifestanti che sono stati uccisi dalla polizia mozambicana - hanno portato il Sudafrica a chiudere la frontiera a Lebombo, dopo che i camion sono stati incendiati e il carico è scomparso.
"Sembra che i produttori di banane si aspettassero la chiusura del confine", osserva un commerciante del mercato di Gauteng, "perché nell'ultimo fine settimana è arrivato un picco di banane dal sud del Mozambico, dove viene coltivata gran parte dell'offerta del Sudafrica".
Il commerciante aggiunge di aspettarsi che la fornitura di banane sarà più limitata a partire dalla prossima settimana, se nel frattempo non verrà riaperto il confine a Lebombo.
"Ci aspettiamo di utilizzare Maputo più avanti nella stagione dell'uva"
Anche gli esportatori di uva da tavola guardano con preoccupazione al Mozambico: la prima spedizione di uve Groblersdal/Marble Hall era prevista per la fine di novembre e se i disordini attuali non si placheranno nelle prossime due o tre settimane, il piano potrebbe non realizzarsi.
Alcuni produttori di uva della zona di Groblersdal/Marble Hall, che avevano programmato di spedire le loro uve precoci attraverso Maputo verso il Medio Oriente e il Sud-Est asiatico, dicono di aver deciso di dirottare il trasporto verso il porto di Durban, a causa dell'attuale incertezza.
"Penso che la situazione si chiarirà e che torneremo sui nostri passi - dice un esportatore di uva del Limpopo - Ma per il momento abbiamo spostato la nostra attenzione su Durban. La nostra aspettativa rimane comunque quella di utilizzare Maputo in una fase successiva della stagione dell'uva".
Se tutto va secondo i piani, dalla fine di novembre inizieranno ad arrivare a Maputo anche i primi mango sudafricani, come già avviene da qualche anno.