Il mercato internazionale del lime di Tahiti è in forte espansione e le esportazioni peruviane di questo agrume stanno registrando una decisa crescita. Gli Stati Uniti, il Cile e Panama sono le principali destinazioni per questo prodotto, la cui popolarità sta crescendo grazie alla qualità superiore, all'elevata acidità e alla lunga shelf life. Nonostante la forte concorrenza di Paesi come Messico, Brasile e Colombia, il lime peruviano è sempre più apprezzato per le sue caratteristiche uniche e rappresenta l'opzione preferita in alcune nicchie del mercato nordamericano.
Agrocitrus, sotto la guida di David Maticorena, si è affermata come rinomata azienda peruviana specializzata nell'esportazione di lime di Tahiti, forte di oltre tre generazioni di esperienza nella coltivazione e esportazione di questo frutto.
Attualmente, Agrocitrus esporta il 60% della sua produzione negli Stati Uniti, con il restante 40% destinato principalmente a Panama (20%) e al Cile (10%). Quest'anno, l'azienda prevede un aumento del 50% delle esportazioni, stimolato dalla crescente domanda sul mercato statunitense e dalla possibilità di entrare nei mercati europei. L'obiettivo per il prossimo anno è raggiungere i 300 ettari di areale, calcolando sia i propri che quelli dei produttori associati. L'azienda sta espandendo la sua capacità produttiva a Piura, regione rinomata per la qualità dei suoi lime, grazie alle condizioni meteo favorevoli che aumentano i livelli di acidità del frutto e ne prolungano la shelf life.
"Sul mercato spot statunitense, il prezzo dei lime di Tahiti peruviani varia attualmente tra 1 e 1,10 dollari/kg, mentre i lime messicani costano circa 0,5-0,7 dollari/kg, il che rende difficile competere in determinate stagioni. Tuttavia, nei periodi in cui la produzione messicana diminuisce, i lime peruviani diventano più interessanti, raggiungendo prezzi medi fino a 1,40 dollari/kg. Questi prezzi consentono agli esportatori peruviani di rimanere competitivi, soprattutto quando il prodotto soddisfa le specifiche esigenze del mercato per quanto riguarda la qualità e i calibri".
La crisi idrica nel Perù settentrionale ha rappresentato una sfida significativa per i produttori di lime. Agrocitrus, consapevole di questa situazione, ha adottato misure come l'implementazione di sistemi di irrigazione avanzata e la costruzione di serbatoi aggiuntivi per garantire un approvvigionamento idrico continuo per tutto l'anno. "Dipendiamo molto dalle piogge sugli altopiani di Piura, in Perù, e sugli altopiani dell'Ecuador per il riempimento del bacino di Poechos, che attualmente raggiunge il 61% della sua capacità", afferma Maticorena, secondo cui la gestione dell'acqua sarà cruciale nelle prossime stagioni.
Una delle principali sfide per i coltivatori peruviani di lime di Tahiti è la variabilità dei calibri dei frutti, influenzata in gran parte dalla carenza d'acqua nel nord del Paese, che ha causato stress alle piante, con effetti negativi sui calibri dei lime. Questo è particolarmente rilevante per il mercato statunitense, che richiede calibri grandi (tra 150 e 200), mentre altre destinazioni, come Panama e la Repubblica Dominicana, accettano quelli più piccoli (da 230 a 250). Tale variazione ha spinto i produttori ad adottare una gestione agronomica più rigorosa per soddisfare le specifiche di ogni mercato e ridurre al minimo gli scarti.
Un'altra sfida importante è la concorrenza con altri Paesi, come Messico e Colombia, nella fornitura del mercato statunitense. Tuttavia, i lime peruviani si distinguono per la loro acidità e la lunga shelf life, caratteristiche che li hanno resi i preferiti in alcuni segmenti del mercato nordamericano.
Per mantenere il suo vantaggio competitivo, Agrocitrus ha implementato tecnologie avanzate nei suoi processi di raccolta e confezionamento. Utilizzano l'intelligenza artificiale per ottimizzare la raccolta della frutta e garantire che soddisfi gli standard qualitativi richiesti negli Stati Uniti, mantenendo al contempo gli sprechi al di sotto del 2%. L'azienda detiene anche certificazioni internazionali come GlobalGAP, SMETA, HACCP e BRC, garantendo elevati standard di qualità e sicurezza.
L'aumento delle esportazioni di lime di Tahiti ha avuto un impatto significativo sull'economia locale e sul settore agricolo peruviano. Da gennaio a luglio 2024, il volume delle esportazioni dei lime di Tahiti ha raggiunto 27.000 tonnellate, con una crescita del 30% rispetto allo scorso anno. Agrocitrus stima che questa cifra aumenterà tra il 35% e il 40% nella prossima stagione. "Riteniamo sia fondamentale garantire la qualità del prodotto e soddisfare la crescente domanda dei nostri clienti internazionali", conclude Maticorena.
Per maggiori informazioni:
David Maticorena
Agrocitrus
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www.agrocitrus.com.pe