È cominciata la stagione dei mango d'oltremare in Nord America e in Europa, il che significa che attualmente la maggior parte dell'offerta proviene dal Sud America. Ci si chiede quanto volume arriverà dal Perù in questa stagione, dopo un inizio energico e precoce con i mango Kent. Il Brasile ha avuto un inizio difficile per quanto riguarda le esportazioni verso gli Stati Uniti, con scioperi nei porti, incongruenze nelle consegne e spazio limitato sulle navi. Anche per l'Ecuador si prevede una stagione migliore. Il raccolto di mango del Sudafrica per la campagna 2024/25 sarà inferiore del 10-20% rispetto all'anno scorso, a causa dei forti venti che hanno fatto cadere i frutti e delle scottature. Il Mozambico ha iniziato la raccolta per rifornire i rivenditori sudafricani. L'Egitto ha avuto volumi abbondanti con la stagione di esportazione del mango che si è conclusa all'inizio di novembre. I Paesi produttori di mango dell'Africa occidentale hanno ottenuto risultati contrastanti. In Senegal l'industria dell'esportazione di mango è in piena crisi. La Costa d'Avorio ha avuto una stagione di successo grazie alle buone condizioni climatiche e alla forte domanda europea. La campagna del Mali è stata caratterizzata da volumi più elevati rispetto alla stagione precedente, soprattutto per la varietà Kent.
Un commerciante tedesco ha dichiarato che i mango Kent precoci del Perù arrivati a settembre erano troppo piccoli e non maturati correttamente. In Italia i coltivatori di mango sono soddisfatti della stagione 2024 che si è conclusa pochi giorni fa. In Belgio il mercato è tornato stabile dopo una forte carenza, con una maggiore offerta proveniente da Perù e Brasile. Nei Paesi Bassi si è stati messi in guardia da una potenziale "invasione" di mango peruviano. Sebbene i volumi della stagione 2024 del mango israeliano risultino più elevati rispetto alla stagione precedente, si è registrato un calo di circa il 20-25% rispetto alle stime.
Nord e Sud America: mango di piccole dimensioni dal Perù
È la stagione dei mango d'oltremare in Nord America, il che significa che attualmente la maggior parte dell'offerta proviene dal Sud America. La campagna d'otremare è iniziata con le importazioni dal Brasile. L'inizio è stato un po' difficile a causa di scioperi portuali, incongruenze nelle consegne e spazio limitato sulle navi dirette alla costa occidentale degli Stati Uniti. Nel frattempo l'Ecuador ha iniziato a svolgere un ruolo importante. A vantaggio di importatori e consumatori, nel Paese la raccolta è iniziata in anticipo. Fino alla prima settimana di novembre l'Ecuador aveva già spedito 8 milioni di casse sui 14 milioni previsti per la stagione. Tuttavia, si prevede che il Paese termini la raccolta in anticipo. "Si sta già lottando per tenere il passo con il volume necessario", afferma un importatore. Una nota positiva è che il volume previsto di 14 milioni di casse è nettamente più positivo dei 5 milioni spediti la scorsa stagione a causa di El Niño.
Anche il Perù sta iniziando in anticipo e arriverà con volumi consistenti di mango Kent. I primi mango peruviani arriveranno nella settimana 47, il che aiuterà gli importatori nordamericani a rispettare i loro impegni. Mentre il Perù normalmente porta frutti di dimensioni maggiori (6, 7 o 8), in questa stagione si prevede che le dimensioni siano più piccole. Di conseguenza, si prevede che i frutti più grandi saranno più scarsamente disponibili, causando un aumento dei prezzi. Secondo l'USDA, il prezzo medio per cassetta di mango di calibro 6-8 ammontava a 12 dollari all'inizio di novembre, mentre quelli di calibro 10 e 12 ottenevano una media di 8 e 6 dollari per cassetta, rispettivamente.
Come l'Ecuador, anche il Perù si aspetta una stagione migliore in termini di volume. L'anno scorso sono stati spediti 6,1 milioni di cassette e le proiezioni per questa stagione prevedono di portare negli Stati Uniti oltre 23 milioni di cassette da qui all'inizio di marzo 2025.
Sudafrica: calo del 10-20% per il raccolto 2024/25
Secondo alcuni coltivatori, la stagione del mango sudafricano è iniziata con il piede sbagliato sui mercati comunali: per il quarto o quinto anno consecutivo, infatti, i frutti acerbi sono apparsi diverse settimane prima, trascinando i prezzi al ribasso. Il mango è stato venduto a R70 (3,64 euro) per una cassetta da 2 kg.
Il Mozambico ha iniziato la raccolta e rifornisce la vendita al dettaglio sudafricana con i primissimi frutti della stagione. Al momento, un sacchetto da 1 kg costa circa R50 (2,60 euro) in un supermercato.
Il raccolto 2024/25 di mango sarà inferiore del 10-20% rispetto alle 79.500 tonnellate dell'anno scorso, a causa dei forti venti che hanno staccato e danneggiato i frutti e delle conseguenti scottature solari durante l'ondata di caldo di inizio primavera a Malelane, Hectorspruit e Komatipoort. "Personalmente, mi aspetto che il raccolto di mango di Hoedspruit diminuisca del 10-15%, forse anche di più", afferma un coltivatore. La raccolta riprenderà verso la fine di novembre, in vista della stagione estiva.
Egitto: all'inizio di novembre si è conclusa una stagione di esportazione positiva
La stagione del mango egiziano si è conclusa all'inizio di novembre. Un esportatore afferma: "La stagione è stata ottima e abbiamo avuto una grande domanda dalla Russia, dai Paesi del Golfo e dall'Europa, soprattutto dai Paesi Bassi attraverso il porto di Rotterdam. La campagna è stata caratterizzata anche da una forte domanda dal Marocco". La stessa fonte aggiunge che i prezzi variavano da 700 dollari alla tonnellata fino a 1.400 dollari. Un altro esportatore riferisce che la varietà Zabadiya è stata la più richiesta.
La stagione è stata caratterizzata da volumi abbondanti, superiori a quelli della campagna 2023. In attesa dei dati ufficiali per lil 2024, un esportatore sostiene: "La scorsa stagione sono state esportate in più di 50 Paesi oltre 60.000 tonnellate di prodotto fresco e oltre 150mila tonnellate di prodotto surgelato dall'Egitto". Lo stesso esportatore indica che su circa 100mila ettari si producono 2 milioni di tonnellate, rendendo il mango il secondo frutto più esportato in Egitto dopo gli agrumi.
Senegal: l'industria dell'esportazione è in crisi
L'industria senegalese dell'esportazione di mango è in piena crisi. La stagione si è conclusa prematuramente il 2 agosto, con la fine delle esportazioni verso l'Europa. La stagione è stata caratterizzata da un inizio ritardato di due settimane, accompagnato da condizioni climatiche avverse tra siccità e alte temperature. Il primo ciclo di raccolta, che rappresentava il 25% della produzione nazionale, è saltato a causa delle condizioni meteorologiche. Nel secondo ciclo, la concorrenza dell'Egitto e dell'America Latina ha messo in difficoltà gli esportatori senegalesi.
Come ha detto un esportatore verso la fine della campagna, "i prezzi sono in caduta libera. Attualmente 1 kg viene venduto a 200 CFA (0,30 euro) al kg rispetto ai 250-300 (0,38-0,46 euro) franchi CFA di qualche giorno fa". Un coltivatore si è spinto a dichiarare: "L'industria di esportazione del mango è sull'orlo del collasso". La stessa fonte aggiunge che i coltivatori stanno valutando la possibilità di adottare varietà più precoci e resistenti, come l'Amélie, invece del Kent per cui il Paese è noto, o addirittura di convertirsi a datteri o avocado. Questa è la terza stagione consecutiva di crisi per il settore in Senegal, e ogni campagna porta con sé una serie di problemi come il clima, i moscerini della frutta e l'instabilità politica.
Costa d'Avorio: stagione di successo
In Costa d'Avorio la stagione è stata un successo grazie alle favorevoli condizioni climatiche e alla forte domanda europea. Un esportatore afferma: "Per la varietà Kent, la più richiesta dai nostri clienti in Europa, la campagna è stata eccellente. Quest'anno la produzione a livello nazionale (tutte le varietà insieme) ha raggiunto 180mila tonnellate". La stessa fonte aggiunge che nel 2024 sono state esportate in Europa 32.000 tonnellate di mango ivoriano. I prezzi sono rimasti allo stesso livello della campagna 2023. Tuttavia, la stagione si è conclusa prima del solito, a causa delle forti piogge.
Mali: volumi maggiori della varietà Kent
In Mali la stagione è stata caratterizzata da volumi più elevati rispetto alla stagione precedente, soprattutto per la varietà Kent. Secondo un coltivatore, le condizioni climatiche sono state favorevoli. Aggiunge: "In questa stagione abbiamo calibri molto più grandi rispetto alla precedente. Abbiamo un'abbondanza di calibri 6-7-8-9 e molti meno calibri 10 rispetto alla scorsa campagna, mentre i calibri 12 sono quasi inesistenti". La domanda di mango del Mali è stata particolarmente forte dal Marocco.
Francia: offerta abbondante
I primi mango provenienti dal Perù raggiungono l'origine brasiliana in Francia, arrivando su un mercato ancora rifornito di prodotto spagnolo. Quest'anno l'offerta è stata particolarmente abbondante, grazie a condizioni climatiche favorevoli alla produzione. Il periodo di fioritura è stato molto positivo e la siccità ha favorito gli alberi di mango. I volumi sono quindi elevati e la stagione molto più lunga.
Sicuramente ciò avrà un'influenza sulla campagna peruviana. L'offerta spagnola è ancora presente e la qualità non è diminuita. Questa è una delle caratteristiche dell'origine e della varietà spagnola. Ha un buon sapore e si conserva naturalmente meglio grazie ai tempi di trasporto più brevi. In termini di consumo, oggi esiste una certa regolarità, dato che il mango è un prodotto che i distributori propongono quando la frutta di stagione scarseggia. Tuttavia, con il cambiamento climatico, non esiste più una marcata stagionalità. Prodotti come il mango vengono venduti tutto l'anno e, in particolare, nel periodo natalizio. A riprova di ciò, grandi volumi di mango spagnolo sono stati venduti sul mercato francese da giugno ad oggi.
Germania: dal Perù frutti troppo piccoli e non maturati correttamente
I primi frutti di varietà Kent dal Perù sono arrivati per via aerea alla fine di settembre. "Tuttavia, erano troppo piccoli e non adeguatamente maturi, il che ha compromesso notevolmente la fiducia nel prodotto. I clienti che chiedevano la merce peruviana erano molti, ma poi hanno optato per alternative come la varietà 'Cherry' proveniente dal Brasile, perché era semplicemente più matura". Secondo un commerciante all'ingrosso, probabilmente la merce brasiliana continuerà a essere disponibile fino alla fine di novembre.
Anche il Kent peruviano è abbondantemente disponibile al momento, ma ci sono ancora troppi frutti di piccole dimensioni, secondo il commerciante. Inoltre, i costi di trasporto aereo dal Perù sono aumentati notevolmente quest'anno, a causa della mancanza di voli per l'Europa.
Italia: produttori siciliani soddisfatti della campagna 2024
La stagione del mango siciliano 2024 si è conclusa da pochi giorni e con una discreta soddisfazione. L'inverno mite e la primavera relativamente calda hanno favorito la produzione sul piano qualitativo che si è presentata con l'anticipo, di circa 20 giorni. La varietà Glenn è la più precoce: è iniziata a metà luglio. Quest'anno la qualità produttiva è stata al di sopra di ogni aspettativa. Il prezzo medio alla produzione del mango è andato dai 4,70 ai 5,50 euro al kg. La nostra campagna è terminata una decina di giorni fa con le varietà Keitt e Kent. L'auspicio dei piccoli produttori siciliani, per evitare la polverizzazione dell'offerta, sarebbe quella di costituire una rete di piccoli produttori per avere maggiore incisività sui mercati.
Prezzi non molto elevati per il mango in questo periodo, secondo un importante grossista del nord d'Italia. "In questo momento il frutto arriva in Europa per lo più dal Perù. E il prodotto di maggiore qualità è quello trasportato per via aerea. Però il mese di novembre non è mai, storicamente, molto favorevole alle vendite di mango, per cui le quantità presenti sui mercati sono più che sufficienti mentre la richiesta non è molto elevata. Il mango trasportato per via aerea è quasi ready to eat, è un frutto che deve essere consumato nell'arco di 7-10 giorni per cui va venduto abbastanza in fretta. Attualmente, il prezzo all'ingrosso oscilla fra i 30 e 35 euro a cassa, contro una media che dovrebbe attestarsi sui 40 euro a cassa. Ogni cassa pesa 6 kg. Ci si attende un'impennata delle vendite, e quindi un aumento dei prezzi, nel mese di dicembre, in vista del Natale e dei regali a base di frutta esotica e controstagionale di qualità".
Un altro grossista del nord Italia aggiunge: "Il Perù ha iniziato con continuità e ha avuto una fase iniziale di prezzi altissimi. Per la varietà Kent aviotrasportata si sono registrati oltre 40 euro per cassa da 6 kg. Ciò è stato dovuto alla mancanza di spazi disponibili nel trasporto aereo, a favore di colture peruviane come mirtilli e asparagi. Due settimane fa, invece, con l'ampliamento della disponibilità degli spazi si è scesi sotto i 30 euro e adesso la quotazione si è stabilizzata su 32-33 euro. Mi auguro che il mercato rimanga regolare almeno per un po'. In generale, non si registra un consumo esagerato di mango in questo periodo. Per quanto concerne il prodotto in arrivo via nave, dal Brasile le varietà Tommy Atkins e Palmer mostrano quotazioni ancora basse: da 4 a 5 euro. Dal Perù sono in procinto di partire i mango Kent in container".
Belgio: un mercato stabile dopo la grande carenza
"Il mercato del mango sembra essersi calmato di nuovo - dice un importatore fiammingo - C'è stata una grande carenza, quindi i prezzi erano troppo alti. A un certo punto, però, il commercio inizia a bloccarsi e c'è un punto di svolta, che fa scendere di nuovo i prezzi. Nel frattempo stanno arrivando altri volumi dal Brasile e anche il Perù ha iniziato a caricare. Si sta anche creando una leggera pressione per posizionare tutti i volumi. Alcune azioni sono state avviate, quindi la situazione si sta risolvendo".
Paesi Bassi: cautela per la potenziale "invasione" di prodotto peruviano
"Da un lato, sembra esserci la minaccia di un grande raccolto peruviano, ma ci si chiede quanto sarà effettivamente abbondante e se i frutti saranno della giusta dimensione e selezione. Per ora, gli importatori sembrano in attesa di passare all'azione". Così un importatore olandese descrive il mercato del mango.
"È quasi impossibile fare una previsione concreta. I coltivatori d'oltremare sono finanziariamente in difficoltà dopo la disastrosa stagione 2023/24 e vogliono pagamenti anticipati, ma pagare in anticipo in un mercato così incerto è un affare rischioso - continua l'importatore - Ci si aspetta ancora una produzione significativa dal Brasile. Inizialmente si pensava che il Perù avrebbe inondato il mercato europeo con grandi volumi di mango tutti in una volta, ma ora si sta diffondendo una contro-narrazione che suggerisce che il 'raccolto eccezionale' potrebbe non essere così abbondante come si pensava, soprattutto in termini di calibro".
Israele: i volumi del 2024 sono superiori alla stagione precedente, ma inferiori del 20-25% rispetto alle stime
La stagione 2024 delle esportazioni di mango in Israele si è conclusa a fine settembre, con i volumi di mango superiori alla scorsa stagione, ma comunque inferiori alle stime. Un grande esportatore ha dichiarato: "I volumi di questa campagna sono stati elevati, ma inferiori di circa il 20-25% rispetto alle previsioni. In generale, la stagione è stata appena adeguata, non possiamo dire che sia stata eccellente. La qualità complessiva è stata discreta. In generale, la qualità è stata buona per i nostri principali mercati europei".
Inoltre, l'esportatore precisa: "Quest'anno abbiamo aumentato le spedizioni per via aerea, soprattutto per le varietà Maya e Omer". Una piccola quantità di mango è stata spedita in Canada, mentre una "quantità insignificante" è stata inviata via mare in Russia. "L'unica cosa che influisce sul nostro mercato in Europa sono gli arrivi dal Brasile, che di solito hanno un prezzo inferiore a quello che cerchiamo di ottenere per mantenere in vita i nostri coltivatori. Le quotazioni che riceviamo in Europa non sono alte, sono solo leggermente superiori a quelle necessarie per mantenere in vita i nostri coltivatori".