"Con un'incidenza di oltre il 20% della nostra produzione totale, il Cavolfiore della Piana del Sele, nel 2023, ha rappresentato il prodotto di punta della OP Solco Maggiore; ma per la campagna appena iniziata, la programmazione commerciale ha posto le basi per un aumento della produzione di oltre il 9% rispetto allo scorso anno". Ad affermarlo è Antonio Vocca, responsabile generale di Op Solco Maggiore, con sede a Eboli (Salerno).
Circa l'andamento della campagna di commercializzazione, Vocca dice: "La raccolta è iniziata regolarmente a metà ottobre, come da programma. Rispetto allo scorso anno, l'impatto del riconoscimento del marchio IGP al cavolfiore della Piana del Sele ha sollevato molto interesse da parte degli interlocutori commerciali consolidati, ma anche da quel segmento di mercato che guarda a un prodotto certificato, riconosciuto e con un valore aggiunto significativo. La campagna commerciale del cavolfiore della Piana del Sele IGP ha dunque assunto una piega nuova, e si muove su presupposti inediti ed estremamente promettenti. I canali commerciali verso cui il prodotto si indirizza sono vari. In particolare, questo cavolfiore trova facile riscontro sia presso la GDO italiana o estera sia presso quel segmento di mercato che punta su un tipo di gastronomia fortemente selezionata e di qualità altissima".
Sono in atto, promosse dalla Op Solco Maggiore, campagne di promozione e valorizzazione del cavolfiore, per sensibilizzare il consumatore presso i punti vendita. Vocca spiega: "Agli inizi di dicembre abbia in programma una campagna di promozione al consumo presso alcuni punti vendita di alcune insegne della GDO nella città di Milano. Nel corso di quelle giornate, il Cavolfiore della Piana del Sele IGP sarà distribuito in un nuovo packaging appositamente studiato. Un momento di forte valorizzazione del prodotto è previsto, sempre a dicembre, presso il ristorante Olmo di Cornaredo (MI), nel corso di una del tutto eccezionale degustazione, durante la quale lo chef Davide Oldani presenterà il suo punto di vista sul prodotto, in compagnia di un interlocutore non comune come il prof. Cesare Gridelli, Direttore del Dipartimento di Onco-Ematologia AORN "San Giuseppe Moscati" di Avellino. I due si confronteranno sul prodotto e sulle tecniche di preparazione, mettendo in luce gli aspetti salutistici e l'importanza della prevenzione, attraverso la giusta alimentazione. Il 2025 prevede un calendario altrettanto interessante di attività di promozione e valorizzazione, sulla scia tracciata in questo scorcio di anno".
Il legame con il territorio viene raccontato attraverso un packaging dedicato. Vocca spiega: "Proprio per non confondere sullo scaffale dell'ortofrutta un prodotto con un altro all'apparenza simile, occorre un packaging ben studiato, che metta in mostra tutto quanto abbiamo da raccontare. Abbiamo introdotto in etichetta non solo la tabella nutrizionale con il claim riferito al contenuto di Vitamina C del Cavolfiore della Piana del Sele IGP, ma anche un QR Code attraverso il quale mostrare il paesaggio che ospita questo straordinario ortaggio, raccontare la sua storia, riflettere sulle sue origini, acquisire tutte le informazioni riguardanti le sue proprietà nutraceutiche e imparare il modo migliore di gustare un prodotto così versatile e ricco".
"In conclusione, possiamo affermare che la campagna del cavolfiore della Piana del Sele IGP iniziata a ottobre 2024, inaugura un modo tutto nuovo di concepire il prodotto agricolo e di valorizzarlo. Con il riconoscimento IGP abbiamo raggiunto una consapevolezza ancora più profonda circa il valore del legame con il territorio, l'importanza di un'accurata ricerca storica e archeologica, oltre che di tutte quelle informazioni utili riguardanti la nutraceutica degli alimenti e un corretto stile alimentare. Promuovere il cavolfiore della Piana del Sele IGP significa dunque mettere il consumatore nella condizione di ampliare quanto più possibile lo spettro di valutazione con cui approcciare nell'operare scelte d'acquisto corrette e sostenibili".
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