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Raccolta tardiva e volumi inferiori

Il raccolto di kiwi francese è "in linea con il precedente"

"Quest'anno, i kiwi francesi arriveranno molto gradualmente, a causa dei volumi inferiori e di una raccolta tardiva che è ancora in corso", ha dichiarato il Bureau nationale interprofessionnel du kiwi (BIK).

Come ogni anno, l'Accordo interprofessionale del kiwi consente la commercializzazione dei kiwi verdi francesi a partire dal 6 novembre - © BIK / Antoine Heusse

Il raccolto di kiwi francese è in linea con il precedente
"Come l'anno scorso, la stagione 2024/25 sarà caratterizzata da un raccolto francese ridotto, nonostante i calibri maggiori. I frutti saranno di ottima qualità, ma i quantitativi inferiori richiederanno un prezzo equo affinché i coltivatori possano trarre sostentamento dal loro raccolto. In un contesto di inflazione, sarà necessario che tutti gli anelli della filiera commerciale di frutta e verdura si impegnino per evitare aumenti indiscriminati del prezzo pagato dai consumatori".

"Il raccolto del 2024 è stato tardivo, con gli ultimi frutteti raccolti nella settimana 47. Considerato che il kiwi necessita di tempo per maturare tra la raccolta e la commercializzazione, l'introduzione dell'etichetta di origine francese avverrà gradualmente nelle prossime settimane, consentendo l'avvio della commercializzazione di grandi volumi di frutta a partire da gennaio 2025".

Produzione europea stabile
All'assemblea annuale dell'International Kiwifruit Organisation (IKO), tenutasi in Grecia dal 24 al 26 settembre 2024, la delegazione francese del BIK, membro fondatore dell'IKO, ha presentato i dati francesi, la situazione sanitaria e il lavoro di ricerca e sperimentazione svolto dalla stessa organizzazione. Le discussioni tra i Paesi hanno portato alla conclusione che la produzione europea del 2024 è stata stabile, considerando tutte le varietà insieme. La varietà Hayward è in calo in Spagna, Portogallo e Francia, dove condizioni meteo simili rendono difficile la produzione di kiwi. Le varietà a polpa gialla continuano a registrare una crescita.

"Ci sono tre conclusioni da trarre dalla 43° edizione dell'assemblea dell'IKO. Il cambiamento climatico sta avendo effetti tangibili sulla produzione di kiwi. Si tratta di sfide che tutti i Paesi produttori dovranno affrontare, e capire come i coltivatori potranno resistere all'impatto del cambiamento climatico e i mezzi da mettere in atto saranno sicuramente un argomento importante nelle future assemblee dell'IKO. In secondo luogo, il rapido aumento dei frutteti di kiwi a polpa gialla è un dato di fatto, anche se alcuni Paesi come Spagna, Portogallo e Grecia non hanno ancora intrapreso questa direzione. Il cambiamento climatico potrebbe favorire questo sviluppo. Infine, l'inflazione europea sta portando a un calo generale del consumo di frutta e verdura e i kiwi non fanno eccezione, anche se le loro qualità nutrizionali fanno sì che stiano ancora andando bene. Le campagne di comunicazione a favore del consumo di kiwi, messe in atto dai diversi Paesi produttori, sono quindi cruciali per il futuro del nostro settore".

Maggiore vigilanza contro il rischio di francesizzazione
"In un contesto del genere, il rischio di francesizzazione è reale", avverte il BIK. "I membri del BIK intensificheranno la loro vigilanza portando, se necessario, a richieste di ispezione da parte del BIK alla DGCCRF (Direzione generale della concorrenza, del consumo e della repressione delle frodi). In prima linea nella lotta contro la francesizzazione, il BIK sta anche lavorando alla creazione di un database 'French Origin' per identificare l'origine francese dei kiwi tramite analisi. Dopo tre anni di sviluppo di questo database e con l'introduzione quest'anno di campioni esteri, i risultati sono molto positivi. I limiti dell'origine francese sono stati consolidati e l'uso dei dati è considerato affidabile per i campioni francesi (classificati correttamente al 99%). Il 2024 sarà quindi un anno di consolidamento per il database, incluso l'aumento del numero di campioni esteri e l'introduzione di campioni anonimi per il laboratorio. Questo strumento aiuterà a proteggere la produzione francese di kiwi".

Un programma di comunicazione sull'esoticità
Per il secondo anno consecutivo, il programma di comunicazione francese sul kiwi si concentrerà sul tema dell'esoticità francese. "Per questa nuova stagione è stato creato un originale libro di cucina con ricette esotiche. Quest'anno saranno condivise sui nostri social network anche altre nuove ricette, insieme a una serie di novità: ritratti di produttori, la storia del kiwi raccontata attraverso foto d'archivio, altre nuove ricette deliziose come le precedenti, una sezione che 'sfaterà' i preconcetti sui kiwi francesi (troppo costosi, introvabili nei negozi, fra gli altri) e altre pubblicazioni educative e divertenti".

Foto dell'articolo fornite da BIK

Per maggiori informazioni:
BIK (Bureau national Interprofessionnel du Kiwi)
100 All. de Barcelone, 31000 Toulouse
+33(0)5 61 22 17 89
lekiwidefrance.fr