La stagione egiziana delle fragole 2024/25 si configura come un vero banco di prova per coltivatori ed esportatori. Molti dei problemi che hanno influenzato l'industria negli ultimi anni, in questa stagione si sono amplificati, mettendo gli operatori del settore di fronte alla sfida di mantenere la posizione dell'Egitto come principale fonte di fragole di qualità o perdere la competitività acquisita nel corso di decenni. Khaled Albana, amministratore delegato della Legacy Farm for Strawberry Production and Export, ammette che la stagione appena iniziata rappresenta "un punto di svolta".
"La stagione 2024/25 è appena iniziata e ci troviamo ad affrontare diverse sfide importanti. La situazione economica del Paese, le difficili condizioni climatiche, il massiccio aumento dei costi di produzione, le complicazioni logistiche. In sostanza, questa stagione ci sta mettendo alla prova. Ci impegneremo a mantenere la posizione raggiunta dall'Egitto come fonte di fragole di alta qualità per il mercato globale e vedremo come il mercato risponderà ai prezzi di questa stagione".
Il coltivatore aggiunge: "Il cambiamento climatico è alla base delle difficoltà che stiamo affrontando. Ha causato notevoli cambiamenti nei modelli meteo in Egitto, anche nelle aree in cui vengono coltivate le fragole. Parlo soprattutto di alte temperature e successive ondate di calore. Stiamo assistendo a riduzioni della resa e persino a un calo della qualità in alcune aree. Ma i coltivatori non si arrendono e stanno implementando nuove strategie di irrigazione e nutrizione, e credo che i risultati siano piuttosto buoni in questa stagione. Il settore delle fragole, come altre colture strategiche in Egitto, è da anni in fase di modernizzazione. Abbiamo investito in soluzioni intelligenti di irrigazione e analisi dei dati per aumentare le rese, e questo è un parametro decisivo per mitigare l'impatto del cambiamento climatico".
"Tuttavia, questo adattamento alle condizioni climatiche ci consente di mantenere sicuramente un certo livello qualitativo, ma al prezzo di forti aumenti nei costi di produzione", si rammarica Albana. "Quest'anno, l'aumento rispetto all'anno precedente sarà sicuramente evidente, poiché molti costi sono aumentati: fertilizzanti, agrofarmaci, manodopera. Anche i vivai stanno vedendo aumentare i loro costi, il che ha ripercussioni su tutta la filiera".
Ma il clima non è l'unico responsabile di questa situazione. L'industria egiziana delle fragole, come il settore agricolo in generale, sta affrontando pesanti complicazioni logistiche. Albana spiega: "I costi di spedizione stanno diventando insostenibili. Ciò rende difficile per i coltivatori egiziani mantenere prezzi competitivi sui mercati internazionali. Stiamo anche assistendo all'emergere di nuove sfide logistiche e siamo costretti a migliorare l'efficienza della catena di approvvigionamento e della conservazione a freddo per garantire che le fragole arrivino ai clienti in buone condizioni".
"Queste sfide sono ulteriormente aggravate dalle esorbitanti royalty imposte dalle grandi corporazioni, sia per le piante che per le tecnologie di irrigazione. Le normative in continuo cambiamento in Europa, un mercato importante, aggiungono un livello di complessità e costi, e noi dovremo adattare le nostre pratiche agricole in questa stagione", aggiunge Albana.
Albana rimane ottimista per la stagione 2024/25: "Sfruttare la tecnologia e l'innovazione rimane la nostra unica arma contro il cambiamento climatico e le sfide logistiche, contenendo allo stesso tempo i costi. C'è la concreta possibilità che la stagione sia un successo commerciale, nonostante l'aumento dei prezzi. La chiave sarà espandere i mercati e puntare a nuove regioni, come l'Asia orientale e alcuni mercati europei che non abbiamo ancora raggiunto e che stanno mostrando interesse per i prodotti ortofrutticoli egiziani".
Per maggiori informazioni:
Khaled Albana
Legacy Farm for Strawberry Production and Export
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