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Centro Laimburg presenta lo stato dell'arte a Interpoma

La ricerca scientifica applicata in melicoltura

In occasione della 13ma edizione della fiera internazionale Interpoma, svoltasi a Bolzano dal 21 al 23 novembre 2024, il Centro di Sperimentazione Laimburg ha presentato le novità nella ricerca scientifica applicata a diversi temi legati al melo.

Ricercatrici e ricercatori del Centro Laimburg erano presenti a Interpoma per presentare le loro attività di ricerca. Foto © Laimburg Research Centre/Agnese Martinelli

Il direttore del Centro, Michael Oberhuber, si è dichiarato soddisfatto: "Anche quest'anno, Interpoma è stata un grande successo. Presso il nostro stand abbiamo offerto alle visitatrici e ai visitatori una panoramica completa sui nostri progetti e attività di ricerca. Tra le attività esposte, le sperimentazioni sulla lotta biologica alla cimice asiatica mediante antagonisti naturali, una mostra varietale parte del nostro programma di miglioramento genetico del melo, il sensore fogliare 'FylloClip', sviluppato dal Centro Laimburg per misurare lo stress idrico, nonché esperimenti sulla fermentazione del sidro di mele.

I ricercatori Lorenzo Girardi e Lorenza Conterno hanno esposto in fiera i promettenti risultati del loro gruppo di lavoro, specializzato in distillazione e fermentazione. La ricerca ha evidenziato i possibili utilizzi di diversi lieviti nella produzione di sidro, con la possibilità di ottenere un sidro di mela più frizzante. Foto @ FreshPlaza

FylloClip
"L'idea nasce dalla considerazione che non abbiamo mezzi a disposizione, economici e di semplice utilizzo, per chiedere alla pianta se e quando ha bisogno d'acqua. Ecco perché abbiamo sviluppato questa clip. Al costo di pochi euro, ci dice esattamente quello di cui la pianta necessita". Così spiega il ricercatore Martin Thalheimer, del gruppo di ricerca su terreno, concimazione e irrigazione, il quale ha presenziato presso lo stand allestito dal Centro Laimburg in occasione di Interpoma.

Il ricercatore Martin Thalheimer ha contribuito a sviluppare "FylloClip", un interessante ed economico sensore fogliare, in grado di rilevare due parametri: quello della insolazione cui la pianta è soggetta e quello della traspirazione. Foto @ FreshPlaza

Il sensore, che si applica sulle foglie delle piante in osservazione come una clip, è dotato di un trasmettitore radio alimentato da 2 semplici pile stilo, per la rilevazione in tempo reale dei tassi di insolazione e traspirazione della pianta. La comparazione tra i rispettivi grafici prodotti nel corso della giornata consente al coltivatore di conoscere in dettaglio eventuali stress idrici della pianta e intervenire miratamente.

Dettaglio del sensore fogliare FylloClip. Foto @ FreshPlaza

I grafici vengono generati da un software apposito, in collegamento diretto con il sensore. Dalla comparazione tra la curva gialla (andamento dell'insolazione durante il giorno) e quella blu (tasso di traspirazione della pianta rilevato in forma di condensa di vapore acqueo) si comprende se la pianta ha attraversato la giornata con gli stomi aperti (stato di normalità della traspirazione) o chiusi (segnale di allarme che la pianta lancia in caso di stress idrico).

Presso lo stand del Centro Laimburg era possibile osservare il sensore fogliare "FylloClip". Foto @ FreshPlaza

Defogliatore ad aria compressa
Gli alberi di melo che crescono nelle valli dell'Alto Adige possono incontrare problemi di colorazione per via di una insolazione ostacolata dalle vette montuose che circondano le valli. Per ovviare a questo problema e favorire una corretta e completa invaiatura dei frutti, uno dei gruppi di lavoro del Centro di ricerca Laimburg ha sviluppato un defogliatore che lavora ad aria compressa, rendendo agevole il diradamento della parte vegetale delle piante a poche settimane dalla raccolta e lasciando i frutti più esposti alla luce solare.

La ricercatrice Daniela Hey ha presentato il funzionamento e i risultati di un defogliatore ad aria compressa. Foto © FreshPlaza

Con una velocità di avanzamento di 3 km/h e un doppio orientamento dei getti di aria compressa (sulla parte bassa o su quella alta degli alberi), il defogliatore elimina fino al 60% delle foglie, con effetti sorprendenti sulla colorazione dei frutti (vedi foto qui sotto) e senza compromettere la nutrizione delle piante.

Sembrano due tipologie diverse di mele e invece sono la stessa mela con l'uso del defogliatore oppure senza! Eliminando le foglie a poche settimane dalla raccolta, i frutti colorano più rapidamente e uniformemente, con enormi vantaggi per il frutticoltore, che deve aderire a specifici requisiti per poter utilizzare un marchio club (come in questo caso, trattandosi di mele Pink Lady). Foto © FreshPlaza

Frutteto digitale
Nell'ambito degli 'Interpoma Tours', i partecipanti hanno potuto esplorare il frutteto digitale 'LIDO - Laimburg Integrated Digital Orchard' a Vadena e visitare altri siti in cui vengono sperimentati nuovi sistemi di coltivazione del melo, e apprendere le ultime tendenze nella conservazione delle mele".

Mostra varietale e degustazione mele presso lo stand del Centro di Sperimentazione Laimburg. Foto © Laimburg Research Centre/Agnese Martinelli

Un altro highlight di questa tre giorni è stata la nascita dell'Alleanza transnazionale per la Frutti-, viti- e orticoltura. L'alleanza è stata sottoscritta durante una conferenza stampa avvenuta nell'ambito della fiera e ha lo scopo di incentivare la ricerca, la formazione e la collaborazione internazionale nei settori della coltivazione di frutta, viti e ortaggi. Infine, sabato 23 novembre presso lo stand del Centro Laimburg, è stato presentato il libro "Von Bäumen & Früchten" dell'Associazione Vivaisti Altoatesini, realizzato in collaborazione con ricercatori e ricercatrici del Centro di Sperimentazione Laimburg.

Interpoma Congress: evoluzione genetica e rivoluzione digitale
L'Interpoma Congress, da sempre uno degli appuntamenti di punta della fiera, ha esplorato con esperte ed esperti di fama internazionale alcuni temi innovativi e strategici per il futuro della filiera delle mele.

Il primo giorno del Congresso era dedicato alle nuove tecniche genomiche, che permettono di modificare il DNA del melo in maniera mirata. Tra i temi trattati, la cosiddetta "forbice molecolare" CRISPR/Cas, scoperta più di dieci anni fa. Questa tecnica, naturalmente presente in natura, consente di apportare modifiche mirate e precise del DNA. Al momento la normativa europea inserisce la "forbice molecolare" nella categoria OGM, ma questa classificazione potrebbe cambiare in futuro.

Il vicedirettore del Centro Laimburg e coordinatore scientifico dell'Interpoma Congress Walter Guerra. Foto © Laimburg Research Centre/Agnese Martinelli

Thomas Letschka, responsabile dell'Istituto di Chimica Agraria e Qualità Alimentare del Centro di Sperimentazione Laimburg, ha moderato la sessione e sottolineato l'importanza di queste nuove tecniche per la selezione varietale: "Tecnologie avanzate come la 'forbice molecolare' CRISPR/Cas aprono le porte a un'agricoltura più sostenibile e orientata al futuro. Lo sviluppo di colture più resistenti e robuste può, ad esempio, ridurre l'uso di fitofarmaci, migliorare l'efficienza nell'utilizzo del suolo e minimizzare le perdite di raccolto dovute alla siccità. Il nostro obiettivo è quello di sfruttare il potenziale di questi nuovi metodi di selezione, senza però minimizzare i rischi e le preoccupazioni che essi comportano".

Il secondo giorno del Congresso, invece, ha esplorato la rivoluzione digitale nei frutteti. Walter Guerra, responsabile dell'Istituto di Frutticoltura e Viticoltura del Centro di Sperimentazione Laimburg e coordinatore scientifico dell'Interpoma Congress, ha presentato alcuni approcci concreti per l'ottimizzazione delle risorse in melicoltura.

Thomas Letschka, responsabile dell'Istituto di Chimica Agraria e Qualità Alimentare, moderatore della prima giornata dell'Interpoma Congress. Foto © Laimburg Research Centre/Agnese Martinelli

"Attraverso l'integrazione di sensori e la raccolta sistematica di dati, creiamo le basi per un uso preciso e sostenibile delle risorse, contribuendo a migliorare l'efficienza a lungo termine delle coltivazioni. La digitalizzazione ci offre strumenti che rendono il settore del melo più innovativo e competitivo, riducendo al contempo l'impatto ambientale. Sensori per l'umidità del suolo, dendrometri e sistemi di visione artificiale sono solo alcuni esempi della vasta gamma di tecnologie disponibili", ha spiegato Guerra.

LIDO: il frutteto del futuro al Centro di Sperimentazione Laimburg
Durante gli "Interpoma Tours" è stato possibile visitare il frutteto digitale "LIDO - Laimburg Integrated Digital Orchard" situato presso il Centro di Sperimentazione Laimburg a Vadena. LIDO è un laboratorio a cielo aperto che offre ad aziende, start-up e istituti di ricerca la possibilità di testare, validare e sviluppare sensori, robot e prototipi per l'agricoltura del futuro.

Tra le innovazioni testate ci sono sistemi automatici per l'irrigazione e la concimazione, sensori e modelli di previsione avanzati. Un impianto stazionario per l'applicazione di fitofarmaci consente di effettuare trattamenti tempestivi e mirati, garantendo un controllo di patogeni e parassiti più sostenibile e rispettoso dell'ambiente.

Inoltre, sul campo sono state presentate nuove soluzioni per i sistemi di coltivazione. I partecipanti hanno potuto anche visitare il magazzino sperimentale, approfondendo la ricerca del Centro Laimburg nell'ambito della conservazione e della biologia post-raccolta.

Le conoscenze scientifiche sul vivaismo dei meli del Centro Laimburg raccolte nel libro dell'Associazione Vivaisti Altoatesini BSB
Sabato 23 novembre presso lo stand Interpoma del Centro di Sperimentazione Laimburg ha avuto luogo la presentazione del libro "Von Bäumen & Früchten" dell'Associazione Vivaisti Altoatesini BSB. Il nuovo volume, attualmente disponibile solo in lingua tedesca, raccoglie dodici contributi di esperti ed esperte altoatesini nei settori dell'agricoltura e del vivaismo. Tra gli autori figurano anche ricercatrici e ricercatori del Centro di Sperimentazione Laimburg: Irene Höller, Christian Andergassen e Walter Guerra, insieme a Hermann Mantinger e Reinhold Stainer, entrambi figure storiche di grande importanza del Centro.

La presentazione del libro "Von Bäumen & Früchten" dell'Associazione Vivaisti Altoatesini ha visto la partecipazione delle autrici e degli autori del libro, nonché la presenza dell'Assessore all'agricoltura Luis Walcher. Foto © Laimburg Research Centre/Debora Lamcja

Presente all'evento anche l'Assessore all'agricoltura Luis Walcher, che ha sottolineato l'importanza del vivaismo altoatesino: "L'Alto Adige esporta mele in più di cinquanta mercati mondiali e copre il 10% della produzione di tutte le mele europee, i vivaisti altoatesini hanno venduto piantine di melo in almeno altrettanti mercati. È quindi essenziale rimanere sempre aggiornati sulle innovazioni nel settore vivaistico, senza però dimenticare le origini di questa pratica. Questo libro fornisce un'interessante panoramica sul passato, sul presente e sulle visioni per il futuro del vivaismo in Alto Adige".