Il report annuale di Ismea evidenzia alcuni dati importanti per comprendere quanto gli eventi meteo-climatici estremi e sempre più frequenti, quali siccità, gelo, grandine, alluvioni e ondate di calore, continuino ad avere contraccolpi sul comparto agricolo, compreso quello ortofrutticolo, danneggiando o limitando la produttività delle coltivazioni e dunque la stabilità dei redditi delle aziende agricole.
Nei primi 6 mesi del 2024, nel nord Italia, si sono registrati +324 mm di pioggia, volumi di acqua caduti in controtendenza rispetto alla scarsa piovosità avutasi invece nel resto del Paese, pari a -52mm per il Centro e -114mm per il Sud. Un altro dato emerso nel recente rapporto è quello sulle ondate di calore: nel 2023, il 75% delle aree rurali meridionali ha raggiunto temperature superiori ai 40° C; ma il 90% ha visto temperature al di sopra dei 36° C.
Invece, relativamente alle minime, nella prima metà del 2024 non si sono registrati abbassamenti di temperature anomali e significativi. Nel 2023, invece, le gelate tardive avevano colpito il 40% delle aree rurali italiane.
Sebbene le perdite economiche risultino ridotte, scendendo dai 5,6 miliardi di euro nel 2022 a poco più di 993mila euro, le avversità di frequenza e quelle catastrofali minano la frutta e la verdura, mostrando un Paese diviso in due: mentre il Sud affronta i problemi causati dalla siccità e dalla carenza idrica degli invasi, il Nord è alle prese con fenomeni di piovosità estrema, vento forte e precipitazioni grandinigene frequenti, specie nelle regioni dell'Est.
Nel nord Italia si registrano le perdite maggiori, con un danno in valore pari a € 802.476.140, vedendo l'Emilia-Romagna la regione in cui si concentrano le maggiori perdite (66% del totale nazionale), seguita da Piemonte (5,4%) e Lombardia (5,1%). Al sud, invece, la Puglia rientra tra le regione più vulnerabili con il 14,6% (il secondo valore più alto a livello nazionale), seguita dalla Basilicata (1,7%).
A oggi, nelle regioni del Sud Italia (quali Abruzzo, Basilicata, Molise, Puglia e Sicilia) è la siccità ad aver causato le perdite in campo maggiori, ma non mancano danni da avversità di frequenza (ad esempio il vento forte). Per le frutticole, l'alluvione ha generato perdite per € 77.808.829, le gelate € 373.891.373, mentre la siccità pesa per € 43.161. Anche per le ortive, le avversità a elevato impatto per le produzioni risultano le alluvioni (€ 16.292.694), seguite dal gelo (€ 34.186.046).
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