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Zhang Youting - Organic and Beyond Corporation

"Mercato del biologico in Cina: l'Italia è al sesto posto fra i fornitori europei"

Guardando alla situazione generale del mercato del bio in Cina, ci sono tre aspetti da considerare: certificazione e sviluppo del settore nel Paese; importazione di prodotti bio internazionali e loro certificazione e commercializzazione sul mercato cinese; le opportunità di esportazione dei prodotti bio in Cina. Ne ha parlato Zhang Youting di Organic and Beyond Corporation, nel corso dell'evento "Internazionalizzazione del bio made in Italy - Focus Cina"(cfr. FreshPlaza del 21/11/2024).

Certificazione e sviluppo del settore nel Paese
"Entro la fine del 2023, circa 17.500 aziende cinesi hanno ricevuto in totale 28.500 certificazioni biologiche. Una singola impresa può avere più di una certificazione. Dal 2016 al 2023, il numero di certificazioni è cresciuto in media di oltre il 10% all'anno", ha evidenziato Youting.


Guardando il grafico a barre, il colore azzurro indica quante aziende in Cina hanno la certificazione biologica, mentre il blu mostra il numero totale di certificazioni.

Le certificazioni biologiche in Cina coprono sei categorie principali. "In ordine di volume, la coltivazione è la più comune, seguita dalla trasformazione, l'allevamento, i prodotti ittici, le erbe selvatiche e infine il business. Nel 2020, è stata aggiunta la certificazione per il business di prodotti biologici, ma finora, solo 175 certificazioni appartengono a questa categoria, che equivale allo 0,3% del totale. La maggior parte delle certificazioni, il 66%, è per la coltivazione, e il 24,5% per la trasformazione", ha specificato Youting.

Parlando di coltivazioni biologiche, nel 2023 la Cina contava 3,456 milioni di ettari di terreno certificato Bio, il quarto più grande al mondo. Di quest'area, l'80% è dedicato a cereali, legumi e frutta a guscio. Sul mercato dei prodotti biologici in Cina, dal 2019 al 2023, c'è stata una crescita costante. Tuttavia, nel 2022, si è registrato un piccolo calo a causa della pandemia, che ha ridotto il consumo di alimenti biologici. Nel 2023, il mercato ha raggiunto quasi i 10 miliardi di yuan.

Importazione di prodotti bio internazionali e loro certificazione e commercializzazione sul mercato cinese
"Il secondo tema importante è la certificazione e il commercio dei prodotti biologici importati in Cina. Nel Paese, ci sono 23 organizzazioni autorizzate a certificare i prodotti biologici provenienti dall'estero secondo gli standard biologici cinesi. Finora, 255 aziende straniere hanno ricevuto 500 certificazioni che rispettano questi standard. Il numero massimo di certificazioni raggiunto è stato di 561, ma poi è sceso a 500. C'è un legame diretto tra il numero di aziende certificate e quello delle certificazioni".

Per quanto riguarda l'importazione di prodotti biologici in Cina, ci sono due aspetti principali da considerare, secondo Youting: il volume e il valore commerciale. Nel 2023, i prodotti biologici importati in Cina hanno registrato circa 27.700 tonnellate, mentre quelli esportati dalla Cina sono stati di 36.700 tonnellate. I principali Paesi da cui la Cina importa sono la Nuova Zelanda (25%), l'Irlanda (13,7%) e la Francia (11,9%). Il valore commerciale delle importazioni biologiche nel 2023 è stato di 4,71 miliardi di yuan, mentre quello delle esportazioni è stato di 7,23 miliardi di yuan. I principali Paesi verso cui la Cina esporta includono l'Irlanda (42,7%), la Danimarca (12,7%) e la Nuova Zelanda (8,1%).

Nello specifico dell'Unione europea, l'Irlanda, la Danimarca e la Francia sono i maggiori esportatori di prodotti biologici verso la Cina. L'Italia è sesta, dopo la Germania. Tra le referenze più importate troviamo verdure in scatola e marmellate.

Opportunità di esportazione dei prodotti bio in Cina
"L'ultimo punto che voglio trattare è sulle possibilità di esportare prodotti biologici in Cina. La nostra azienda lavora nel settore biologico cinese da 17 anni e ho notato alcuni aspetti importanti. Anche se il mercato biologico in Cina è ancora limitato, meno dell'1% del totale, c'è un grande potenziale di crescita", ha dichiarato Youting. "Un problema grande che abbiamo notato è che, anche se i produttori credono molto nella sostenibilità della loro produzione biologica, i consumatori cinesi non hanno ancora molta fiducia nei prodotti bio. Solo il 35-40% della produzione viene venduto, il che significa che in Cina c'è più offerta di prodotti biologici di quanta ne venga richiesta. Questo è il grande ostacolo per lo sviluppo del mercato biologico nel Paese".


Guardando il grafico, il colore blu mostra quanto si stima che valga la produzione biologica certificata in Cina, mentre l'arancione mostra quanto di questa produzione viene effettivamente venduta

La consapevolezza dei consumatori cinesi riguardo ai prodotti biologici è piuttosto bassa. Un'indagine del CNCA (l'ente cinese per la certificazione) ha rivelato che solo l'11% dei consumatori cinesi conosce bene l'etichetta biologica, l'85% ne sa poco, e il resto non sa cosa sia. "Tale livello di conoscenza è molto inferiore rispetto a quello di alcuni Paesi europei. Inoltre, in Cina, chi compra prodotti biologici è spesso parte di un gruppo ristretto di persone ad alto reddito, che vivono nelle grandi città sviluppate, e rappresentano solo una piccola frazione della popolazione totale", ha sottolineato Youting.

Un altro ostacolo significativo è il costo elevato dei prodotti biologici rispetto a quelli convenzionali, specialmente per frutta e verdura non trasformata, i cui prezzi possono essere decisamente più alti, scoraggiando così molti consumatori medi. "In aggiunta, i produttori biologici in Cina, essendo in genere di piccole dimensioni, faticano a trovare canali di vendita efficaci per raggiungere i consumatori interessati. Anche per i consumatori, risulta difficile trovare dove acquistare facilmente questi prodotti, il che rappresenta un ulteriore freno allo sviluppo del settore biologico nel Paese".

Un fattore cruciale è anche la scarsa fiducia dei consumatori cinesi nei prodotti biologici locali. "Questo, però, potrebbe essere un'opportunità per i prodotti biologici europei, inclusi quelli italiani, americani, australiani e neozelandesi, che tendono a essere considerati più affidabili dai consumatori cinesi – ha dichiarato Youting – I produttori biologici cinesi sono piccoli e molto frammentati, e non hanno un forte branding, il che significa che i loro marchi sono poco conosciuti dai consumatori, influenzando negativamente la fiducia e le decisioni di acquisto. Questo rappresenta un problema significativo per il settore".

Per avere successo, è cruciale trovare buoni canali di distribuzione o partner, come supermercati di importazione di fascia alta o piattaforme di e-commerce specializzate in prodotti biologici. Questi canali possono aiutare molto a promuovere i prodotti biologici sul mercato cinese. "Inoltre, consigliamo vivamente di organizzare eventi promozionali dedicati ai prodotti biologici italiani, simili a quelli già realizzati da associazioni come la tedesca Naturland. A titolo di esempio, infatti, di recente Naturland ha organizzato un seminario in Cina per promuovere i prodotti biologici europei, che si è tenuto nelle città di Pechino, Shanghai e Guangzhou. Questo evento ha visto la partecipazione di responsabili degli acquisti di grandi supermercati e piattaforme di e-commerce cinesi. Durante il seminario, sono stati presentati prodotti biologici certificati europei e spiegati i metodi di controllo della qualità di Naturland, permettendo così agli acquirenti di capire meglio i prodotti".

Manca un sistema di mutuo riconoscimento tra la Cina e l'Ue per i prodotti biologici
"Un altro aspetto importante è lavorare verso il riconoscimento reciproco tra Italia e Cina per la certificazione dei prodotti biologici. Attualmente, i prodotti biologici europei devono ottenere una certificazione specifica cinese per essere venduti come tali in Cina. Questo processo comporta costi aggiuntivi. Se in futuro si potesse arrivare a un accordo di riconoscimento reciproco, ciò faciliterebbe molto il commercio dei prodotti biologici e ridurrebbe i costi. È importante sottolineare che i consumatori cinesi tendono a fidarsi dei prodotti biologici provenienti dall'Europa e dall'America. Tale fiducia rappresenta un vantaggio significativo per l'introduzione dei prodotti biologici italiani nel mercato cinese", ha concluso Youting.

Per maggiori informazioni:
Zhang Youting
Organic and Beyond Corporation
East 3rd Ring
Pechino - Cina
www.oabc.cc