La stagione di raccolta delle clementine è nel clou, con vendite che, secondo i pareri degli operatori, si sono mostrate ottimali fino alla seconda decade di novembre. Poi l'andamento commerciale pare sia rallentato, diventando altalenante e con richieste più esigenti.
"Novembre è sempre il mese in cui le difficoltà non mancano e dove noi operatori ci teniamo sempre pronti a tirare il freno a mano, qualora le cose dovessero improvvisamente mutare. Quest'anno, però, la campagna sta procedendo diversamente, complice il calo delle produzioni in ogni areale specializzato, dopo che siccità e picchi di temperatura hanno compromesso le coltivazioni. Gli ordinativi sono abbastanza vivaci, ma il problema è l'affollamento di frutti con calibri piccoli, che vanno a penalizzare le pezzature più grosse. Infatti, oltre il 60% delle clementine presenti sui bancali sono piccole, ma comunque di qualità. Quando sul mercato la metà della merce non è conforme agli standard commerciali, succede che pure il frutto che risulta idoneo viene trascinato al ribasso. Le quotazioni medie pagate al produttore rimangono comunque soddisfacenti, nonostante un lieve ribasso rispetto alle settimane precedenti. Se ci fosse più consapevolezza da parte dei retailer circa la presenza di pezzature più contenute, la campagna prenderebbe una piega migliore e ancora più soddisfacente".
A commentare la stagione clementincola in corso è Floriano Convertino, titolare della Convif, azienda di Massafra (Taranto) che produce, lavora e commercializza agrumi, con 45 ettari investiti.
Secondo l'operatore pugliese, i prezzi al dettaglio risultano alti. "C'è un'ampia forbice tra il campo e lo scaffale, che potrebbe scoraggiare l'utente finale. Certo, le quotazioni sono rincarate già sulla pianta, ma credo che una minore speculazione possa tradursi in maggiori benefici per tutta la filiera. Sempre più consumatori prestano attenzione ai prezzi, vista la riduzione del potere d'acquisto causata dalla spinta inflazionistica che, sebbene in allentamento, continua comunque a pesare sui portafogli delle famiglie. Spesso le clementine in offerta sui volantini non presentano standard qualitativi sufficienti e dunque ci si ritrova davanti a frutti di bassa qualità, che scoraggiano i consumatori e riducono la frequenza di acquisto. L'arrivo del freddo pare portare con sé i primi segnali positivi, che, insieme alle imminenti festività, genereranno un buon momento commerciale".
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