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"Non ci siamo fatti prendere dalla frenesia di partire con i primi stacchi nel momento sbagliato"

"Siamo nel vivo della campagna siciliana degli agrumi, con volumi di produzione che si mantengono sui livelli degli altri anni sebbene le pezzature siano medio-piccole. In generale, si rileva qualche problema di tenuta dei frutti in conseguenza delle piogge e dei livelli elevati di umidità, anche se in azienda non abbiamo riscontrato fenomeni di marcescenza. La nostra clientela è molto soddisfatta per una serie di motivi: innanzitutto spediamo gli agrumi al naturale, senza alcun trattamento post raccolta; inoltre non ci siamo fatti prendere dalla frenesia di partire con i primi stacchi nel momento sbagliato. È fondamentale raccogliere gli agrumi al momento ottimale della maturazione e quindi solo quando il range di acidità e di grado brix raggiungono almeno le caratteristiche organolettiche tipiche del frutto". Così spiega Francesco Ancona, agronomo e responsabile tecnico dell'OP Agrinova Bio 2000.

Le aziende dei 61 soci di OP Agrinova Bio 2000 coprono una superficie coltivata di 616 ettari: il 55% della superficie è occupato da colture agrumicole, in prevalenza arance, limoni e clementine. Il 10% circa da colture ortive sia in pieno campo sia in ambiente protetto, il 10% da frutteti vari e frutta in guscio, il 5% è destinato a frutta tropicale (avocado), in progressivo aumento a seguito dei mutamenti climatici, il 5% a olivo e la restante parte a colture erbacee (15%). La dimensione media delle aziende associate è di circa 10 ettari. Spesso si tratta di imprese multifunzionali, con servizio di agriturismo e/o fattoria didattica.

"La siccità prolungata - spiega Biagio Pulvirenti, presidente della cooperativa - sta mettendo a dura prova molti produttori siciliani, alcuni dei quali sono stati costretti ad abbandonare i loro campi. In generale siamo demoralizzati, soprattutto a causa dell'assenza della politica che ha lasciato in totale solitudine il nostro settore, impossibilitato a programmare nel lungo periodo e alle prese con problematiche complesse. I produttori reagiscono come possono, in un contesto in cui i costi di produzione lievitano al punto da superare i guadagni. Dal punto di vista delle produzioni, crescono gli impianti di frutta tropicale, in particolare tra i soci della cooperativa proliferano nuovi impianti di avocado. Si tratta di un frutto molto richiesto che, sempre più di frequente, viene impiantato al posto del limone, quotato negli ultimi anni ai minimi storici. Il prezzo dell'avocado siciliano biologico è decisamente remunerativo: i nostri clienti della cooperativa lo pagano mediamente 5euro/kg".

"Globalmente le aziende agricole del sud a fronte di produzioni di qualità eccellente non possono essere competitive sul mercato sempre per gli elevati costi di produzione, dai trasporti ai costi per l'approvvigionamento delle acque per uso irriguo ai costi energetici alla manodopera sempre più difficile da reperire fino ai contributi Inps e tributarie",

"Siamo in pieno cambiamento climatico - spiega Ancona - è un fatto strutturale, al punto che fino a oggi le temperature sono sopra la media del periodo, tanto che stiamo irrigando per supplire alla siccità, le dighe sono asciutte e i terreni aridi. Ecco perché la Sicilia è stata dichiarata zona a rischio aridità e desertificazione, con la conseguenza che negli anni l'assortimento frutticolo è mutato. Al momento stiamo raccogliendo zucche e zucchine, tra un paio di settimane inizieremo con i primi stacchi di finocchio e carciofo. Tra gli ortaggi lavorati a pieno campo in biologico figurano: patate, pomodoro, cipolle, carote e zucche rosse".

Colpisce in positivo in una situazione così complessa la resilienza delle aziende biologiche associate Agrinova che grazie all'applicazione di tecniche di gestione colturale rigenerative negli anni hanno raggiunto livelli di sostanza organica del suolo dal 2% al 6% quando la media dei suoli siciliani è intorno all'1% quindi con processo di desertificazione in atto.

"La diminuzione dei consumi bio nel 2023 in Italia è dovuta a un calo generalizzato, ma anche a insufficienti politiche di promozione e sostegno, soprattutto nella ristorazione collettiva pubblica. Noi al momento stiamo registrando un incremento di vendite di agrumi biologici, anche se i prezzi sono diminuiti in modo significativo rispetto a inizio novembre; arriva soprattutto prodotto spagnolo ma anche da Turchia, Egitto e Marocco, tramite triangolazioni con alcuni grossi bayer nord europei".

I canali commerciali di Agrinova Bio 2000 sono negozi specializzati, supermercati locali e 40 Gruppi di Acquisto Solidale di cui una dozzina distribuiti nella penisola (prevalentemente al Nord) e il resto in Europa. Puntiamo a implementare le vendite attraverso canali commerciali diversificati nell'ottica di potenziare le vendite alternative, una quota della produzione di agrumi è destinata anche alle mense scolastiche e, da qualche anno, inoltre, è stato attivato il commercio elettronico per l'Italia, con consegna entro le 48h dall'ordine.

Per maggiori informazioni:
OP Agrinova Bio 2000
Via Anzalone, 12 bis/E
95024 Acireale (CT)
(+39) 095 877811
[email protected]
www.agrinovabio2000.it