Mentre i mercati dell'uva da tavola in Europa, Regno Unito e Medio Oriente si svuotano in vista del Natale, la stagione sudafricana registra un avvio lento. Nico Louw, responsabile marketing di Exsa, un'azienda esportatrice con sede a Paarl (Sudafrica), spiega: "Noi di Exsa ci troviamo nella stessa situazione di molti altri nel settore. Purtroppo la campagna sta iniziando lentamente. Il grado Brix, in particolare dell'uva da tavola bianca, sta impiegando più tempo del solito a raggiungere i livelli ottimali. In Namibia, abbiamo iniziato a imballare con due giorni di ritardo rispetto all'anno scorso, il che significa la perdita da cinque a sette container al giorno, ovvero circa 14 potenziali clienti che avrebbero potuto ricevere maggiori quantità di prodotto".
"Nella zona di coltivazione dell'Orange River, in particolare nelle sottoregioni di Keimoes e Kakamas, i produttori stanno confezionando con più di una settimana di ritardo quest'anno. Abbiamo impiegato oltre tre giorni per confezionare solo due container, a causa di un'attività a singhiozzo dovuta al basso grado Brix. Tuttavia, la settimana 50 dovrebbe iniziare con adeguati volumi in questa zona", osserva Louw.
Trasporto aereo per colmare il gap di mercato
L'elevata domanda e le carenze attualmente riscontrate sui mercati hanno reso possibile il trasporto aereo dell'uva da tavola, ma la capacità è insufficiente. Osserva Louw: "Siamo riusciti a inviare alcune spedizioni per via aerea ma è stata comunque un'impresa, come probabilmente anche per molti altri. La scorsa settimana abbiamo imballato volumi sufficienti e li avevamo pronti per il carico, ma garantire il trasporto aereo si è rivelata una grande sfida: semplicemente non c'era disponibilità. Esportiamo uva da tavola ai supermercati del Regno Unito esclusivamente tramite il trasporto aereo. Nei giorni scorsi lo spazio che avevamo prenotato sui voli è stato cancellato all'ultimo minuto, e siamo riusciti a esportare solo due terzi dell'uva. Ciò evidenzia l'entità della carenza di uva da tavola e il fatto che, a causa dell'elevata domanda, i voli diretti per il Regno Unito sono tutti prenotati. Abbiamo contattato diverse compagnie aeree, a seconda della disponibilità, per assicurarci qualsiasi spazio disponibile".
Louw aggiunge che, nella regione dell'Orange River, alcune aziende agricole hanno segnalato una diminuzione dei volumi per le varietà di uva da tavola precoci: "Abbiamo iniziato a raccogliere le nostre Prime nella zona di Vioolsdrift solo il 25 novembre, e i risultati sono promettenti, con un buon raccolto, soprattutto in termini di calibri. Questo ci dà l'opportunità di confezionare anche per i nostri mercati commerciali, come quelli in Indonesia, Malesia e Canada".
La Namibia registra volumi inferiori di uva da tavola
Per quanto riguarda l'uva da tavola rossa, Louw segnala un'improvvisa carenza: "La Namibia sta registrando volumi inferiori di Prime ed Early Sweet. Abbiamo confezionato quasi il 70% dell'uva da tavola namibiana, rimangono da imballare solo le Arra 15, Arra 14, Sweet Globe e Sweet Celebration. Inizieremo a confezionare le nostre prima Sweet Globe dalla Namibia lunedì prossimo. Purtroppo, l'uva da tavola rossa è molto limitata al momento e prevedo che ci sarà una carenza in Sudafrica nelle prossime due settimane. Nella settimana 50, Exsa inizierà a confezionare alcune varietà rosse da Trawal, ma stimiamo un volume limitato per Flame e Arra29. Dalla settimana 51, arriverà un volume maggiore e nella settimana 52 i volumi di Sweet Celebration inizieranno ad aumentare. Le carenze e i raccolti più limitati rispecchiano una situazione simile ad altre regioni viticole, come la California, che ha terminato la produzione prima, così come Spagna e Italia. Tuttavia, il mercato resta abbastanza vuoto, poiché poche uve sono arrivate in anticipo. Le prime navi dal Sudafrica arriveranno all'estero tra la fine della settimana 49 e all'inizio della 50. Non ci sarà molta uva da tavola prima di Natale e, con l'avvio lento della produzione nell'area dell'Orange River, non ci aspettiamo grandi volumi subito dopo le festività, in particolare per le varietà rosse".
Prezzi di mercato elevati
Secondo Louw, i livelli attuali dei prezzi sul mercato sono favorevoli per gli esportatori: "Credo che le quotazioni rimarranno soddisfacenti fino agli arrivi di metà gennaio, ma dipenderà tutto dalle vendite. Non c'è molta uva da tavola da vendere, quindi i prezzi rimangono alti. I supermercati stanno attualmente pagando un sovrapprezzo per il trasporto aereo solo per garantire la disponibilità del prodotto sugli scaffali. Penso che vedremo come si evolverà la situazione solo il prossimo anno. Attualmente, non stiamo inviando uva da tavola in Estremo Oriente, perché c'è ancora un'abbondanza di Shine Muscat e Crimson dalla Cina. La Sweet Globe peruviana di alta qualità è arrivata in mercati come il Vietnam e, di conseguenza, al momento non possiamo competere con la nostra Prime sudafricana. Forniamo selettivamente il prodotto ai supermercati in Estremo Oriente con cui abbiamo programmi specifici. Riceviamo ancora alcuni ordini per Malesia e Indonesia, mentre la Cina rimarrà tranquilla per le prossime settimane. Sono i mercati del Regno Unito e dell'Europa a guidare la domanda di uva da tavola. Anche il Medio Oriente richiede uva da tavola, dove i prezzi sono competitivi e simili a quelli del mercato libero in Europa. Tuttavia, l'attuale carenza in Medio Oriente potrà essere colmata rapidamente e la situazione potrebbe cambiare improvvisamente".
Louw conclude: "Stiamo ancora negoziando i prezzi con alcuni clienti. Purtroppo quest'anno il tasso di cambio non ci favorisce. Per garantire alle aziende agricole gli stessi profitti della stagione precedente, i prezzi dovrebbero essere molto più alti così da assorbire tutti i costi aziendali. Stiamo cercando di ottenere un aumento del 6%, ma dovremmo raggiungere almeno un aumento dell'8% per raggiungere gli stessi livelli dell'anno scorso".
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Nico Louw
EXSA
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