L'uva peruviana sta vivendo un anno eccezionale sul mercato internazionale, raggiungendo prezzi record nonostante le numerose difficoltà logistiche che il settore deve affrontare. Fattori come la carenza di frutta in Europa e la crescente domanda negli Stati Uniti sono stati importanti per questo risultato, anche se la campagna ha portato con sé sfide significative in termini di logistica, approvvigionamento e ispezioni.
"Siamo in un anno in cui i prezzi sono migliori di quelli registrati in precedenza", afferma Alonso Puga, direttore generale di Proserla. La quotazione media ponderata delle nostre varietà nella stagione in corso raggiunge i 29 dollari FOB per cassetta, un notevole miglioramento rispetto alle stagioni normali, quando i prezzi si aggiravano intorno ai 21 e 22 dollari FOB per cassetta. Questo aumento riflette una posizione favorevole in mercati chiave come l'Europa e gli Stati Uniti, che rappresentano rispettivamente il 60 e il 40% delle spedizioni.
Il team tecnico di Proserla
Finora sono stati esportati 180 container e la previsione per la fine della stagione è di arrivare a 350. Tuttavia, le prossime settimane saranno cruciali, dato che mercati concorrenti come la Namibia e il Sudafrica inizieranno a esportare, il che potrebbe stabilizzare i prezzi.
Nonostante i risultati raggiunti, il settore agro-esportatore ha dovuto affrontare notevoli ostacoli. La concomitanza delle campagne di mango, mirtilli e uva ha sovraccaricato le capacità logistiche, incidendo sulla disponibilità di cartoni, contenitori e trasporti. "Quest'anno i produttori di cartoni non ce la fanno, gli operatori logistici sono saturi e c'è stato un aumento dei costi dovuto a condizioni di pagamento più esigenti", spiega Puga.
Inoltre, la mancanza di ispettori ha portato a ritardi nelle certificazioni necessarie per le esportazioni. Secondo Puga, ciò influisce direttamente sui programmi di raccolta, generando ulteriore stress e complicazioni. "Sono 10 giorni che cerco di far ispezionare i miei campi e finora non sono venuti. Questo complica tutto perché dobbiamo rispettare scadenze molto strette".
"Nonostante queste complicazioni, il settore ha dimostrato una notevole capacità di recupero. Mentre alcune regioni produttrici sono soggette a siccità, altre, come Jayanca, hanno mantenuto una produzione stabile grazie alle fonti d'acqua sotterranee. Questo contesto ha permesso agli esportatori di approfittare di una finestra favorevole per i loro prodotti", afferma Puga.
"Anche se i prossimi mesi presenteranno maggiori sfide con l'arrivo di concorrenti nel mercato globale, la stagione attuale si preannuncia già come una delle più fortunate in termini di ripresa economica e di rafforzamento del posizionamento dell'uva peruviana nel commercio internazionale. Sappiamo che dobbiamo lavorare rapidamente per approfittare di questa finestra, prima che Namibia e Sudafrica entrino nel mercato", conclude Alonso Puga.
Per maggiori informazioni:
Alonso Puga, Direttore generale
Proserla
Jayanca (Lambayeque) – Perú
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