Sembra che le famiglie italiane siano ancora molto affezionate alle pere: la penetrazione ha un lieve incremento negli ultimi due anni, mentre resta praticamente stabile la frequenza d'acquisto. Ciò che sta penalizzando il mercato è la quantità media acquistata per atto, probabilmente a causa di un necessario maggior investimento medio.
Andando per ordine: la percentuale di famiglie acquirenti è passata in due anni da quasi 50% a oltre 53%, un buon passo avanti per un frutto che ha avuto noti problemi negli anni passati ma che sta facendo grandi investimenti di comunicazione e di branding. Le pere continuano a essere acquistate circa sei volte l'anno con un picco di acquirenti nei mesi di settembre e ottobre.
Il dato da tenere in nota è che a fronte di uno scontrino più alto, oltre il 10% in due anni, le famiglie riescono a portare sulla tavola solo circa il 10% in meno di prodotto.
Come abbiamo già visto per altri prodotti ortofrutticoli, gli acquirenti sono molto concentrati nel cercare di far quadrare il bilancio familiare mantenendo lo scontrino medio stabile nel tempo e uno dei modi più ovvi, è rinunciare a piccole quantità di prodotti.
Secondo l'osservatorio permanente del consumer panel di YouGov, nel periodo che termina a ottobre 2024, sono i supermercati il canale distributivo preferito per l'acquisto delle pere, seguiti dai discount. I due canali sono comunque genericamente in forte incremento di famiglie acquirenti, ed è così anche così anche per il frutto in osservazione oggi. Ovviamente tutto è a discapito dei canali più piccoli e specializzati, mentre gli ipermercati restano con performance costante nel tempo.
Il profilo acquirenti vede come maggior affezionati, famiglie del Nord Est e del Centro Italia, di età più avanzata e senza bambini.
A cura di:
Daniela Mastropasqua
Business Development Manager | Consumer panel YouGov
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