Attualmente la domanda di pere greche è alta. Ad affermarlo è Dimitris Kinolis, proprietario dell'azienda d'imballaggio ed esportazione 2 epoxes, con sede a Tirnavos, in Grecia. "Il flusso commerciale procede normalmente e il consumo è piuttosto buono. Questo perché la maggior parte delle pere attualmente commercializzate non è trattata per la lunga conservazione. Pertanto, hanno una polpa succosa e particolarmente tenera, per cui noi commercianti le chiamiamo 'pere burro' e sono molto popolari tra i consumatori".
Tuttavia, le scorte di queste pere si stanno esaurendo, e presto i fornitori greci passeranno a varietà più adatte al lungo stoccaggio. "Le scorte della varietà Kosia sono già terminate, e al momento siamo nella fase di transizione verso le pere destinate alla lunga conservazione. Si registrano già significative perdite di frutti non adatti al lungo stoccaggio all'interno delle celle refrigerate, rendendo sfavorevole un'ulteriore conservazione. Alcune pere trattate per la lunga conservazione sono già sui mercati e, con il passare dei giorni, tali frutti saranno il prodotto principale. Tra queste, alcune saranno della varietà Santa Maria, mentre la maggior parte sarà costituita dalla varietà Krystalli", afferma Kinolis.
La nuova situazione presenta sia vantaggi sia svantaggi. Come spiega l'esportatore greco: "Trattiamo le nostre pere da lunga conservazione con SmartFresh per mantenere la polpa soda. Grazie a questo, possiamo prolungare la vendita delle nostre pere anche dopo Natale. In passato, quando i confezionatori greci non utilizzavano questi prodotti, erano costretti a importare pere subito dopo quel periodo. Ora possiamo fornire pere greche di alta qualità anche dopo Natale. Tuttavia, il ritmo delle vendite diminuisce per le pere adatte alla lunga conservazione, perché i consumatori potrebbero doverle tenere fuori dal frigorifero per cinque giorni o più, prima che i frutti diventino abbastanza morbidi".
"Credo che, a causa della buccia soda delle pere, adatta a una lunga conservazione, il volume solitamente venduto in due mesi ora richiederà tre mesi per essere commercializzato. Una conservazione più lunga aumenta anche il costo di questi frutti. Stimo che i prezzi EXW aumenteranno di 0,10-0,15 euro/kg. Tuttavia, cerchiamo di mantenere le quotazioni il più possibile basse, perché c'è una forte concorrenza da parte di mele, agrumi e soprattutto banane importate. La maggior parte delle pere rimaste sono della varietà Krystalli. Ci sono abbondanti scorte e crediamo che sia quelle nostre sia le giacenze degli altri esportatori greci, dureranno fino a maggio", conclude Kinolis.
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