Il governo egiziano ha deciso di ridurre i sussidi a sostegno delle esportazioni, comprese quelle agricole, a partire dal 1° novembre 2024. Nel settore agricolo, i sussidi sono stati ridotti dall'8-10% al 2,4-3% degli importi fatturati. Tra gli operatori agricoli più colpiti ci sono gli esportatori di agrumi, considerando i volumi significativi che, nella scorsa stagione, hanno raggiunto 2,3 milioni di tonnellate, per un valore di 1,1 miliardi di dollari.
Ciò nonostante, Amgad Nessem, direttore alle esportazioni della El Teriak Farms, accoglie con sollievo questa misura e dichiara: "All'inizio sarà sicuramente difficile adattarsi, ma è una decisione ponderata che apporterà maggiore stabilità al settore delle esportazioni di agrumi e contribuirà a risolvere molti dei problemi o effetti negativi generati da questi specifici sussidi".
L'esportatore spiega: "La prima cosa da considerare è che, in un contesto di riserve insufficienti di valute forti, in particolare il Dollaro statunitense, negli ultimi anni le banche hanno richiesto agli importatori egiziani di procurarsi i dollari necessari per operare. Allo stesso modo, le normative richiedono agli importatori di affiancare un'attività d'esportazione, al fine di contenere l'erosione delle riserve di valuta forte. Di conseguenza, molti importatori si sono orientati verso l'esportazione di prodotti agricoli, soprattutto agrumi, grazie agli ingenti volumi disponibili e alla stabilità delle esportazioni di agrumi, anche durante crisi globali come la pandemia".
"Si può immaginare l'impatto dell'ingresso di operatori parassiti nel settore", aggiunge Amgad. Molti di questi non si curano né della qualità delle arance né dell'imballaggio, e neanche del prezzo. Potrebbero esportare senza margini di profitto, puntando esclusivamente sui sussidi all'esportazione per ottenere i dollari necessari per importare. Oltre al sussidio dell'8%, evitano di pagare il 5% di commissioni bancarie per l'acquisto dei dollari, portando il loro guadagno al 13%, anche con un profitto pari a zero sul commercio di agrumi. Possono persino permettersi reclami fino al 10% delle loro consegne! Per questi operatori, l'esportazione di prodotti ortofrutticoli e arance, è prima di tutto un'attività finanziaria".
A seguito della significativa riduzione dei sussidi all'esportazione, questo schema è diventato troppo rischioso e inutile per questi 'operatori parassiti', come li descrive Amgad. "Questi intrusi nel settore dell'esportazione agricola o si ritireranno in questa stagione o adotteranno delle buone pratiche, e questa è una buona notizia perché sono stati dannosi per il settore. Ancora meglio, ora l'ottenimento del sussidio è subordinato alla cessione del 50% dei guadagni in valuta estera, in cambio della Sterlina egiziana, alle banche. Questo porterà molta stabilità al settore rendendolo poco interessante per 'commercianti di opportunità', per non parlare dei benefici per l'economia nel suo complesso".
Secondo Amgad, nel caso degli agrumi, gli effetti immediati della riduzione dei sussidi all'esportazione sono la riduzione dei volumi di esportazione, l'aumento dei prezzi e una riduzione del gap di prezzo tra gli esportatori. "Almeno all'inizio della stagione, i volumi d'esportazione inferiori verso i mercati che erano soliti acquistare arance egiziane a basso prezzo saranno inferiori. Penso in particolare all'Arabia Saudita e, per estensione, ai mercati del Golfo. Lo possiamo vedere fin da ora: di solito, anche prima dell'inizio della campagna, molte navi dirette a Jeddah si trovavano nei porti egiziani, in attesa di essere caricati con arance Navel egiziane. In questa stagione non ne abbiamo viste molte. Questa è un'opportunità per valorizzare le arance egiziane in questi mercati, come fa la concorrenza in Marocco o in Sudafrica".
L'esportatore continua: "I prezzi delle arance saranno più corretti e trasparenti, e non saranno influenzati artificialmente dai sussidi. Non ci saranno più riduzioni dei prezzi, né discordanze tra gli esportatori. La scorsa stagione, le differenze di prezzo per le arance Navel della stessa qualità arrivavano fino a 50 dollari per tonnellata, nonostante i costi di ceratura e imballaggio fossero più o meno gli stessi in tutto l'Egitto. Pertanto, a partire da questa stagione, le differenze di prezzo saranno minime e la concorrenza riguarderà piuttosto la qualità".
La riduzione dei sussidi contribuirà, insieme ad altri fattori, all'aumento dei prezzi delle arance egiziane in questa stagione. Secondo Amgad, la revisione dello standard GLOBALG.A.P. è un fattore altrettanto importante. "Se si vuole esportare arance in Europa, ora c'è bisogno di coltivare i prodotti su terreni di proprietà, con audit durante la raccolta. Questo riduce il numero di concorrenti sul mercato europeo. Queste nuove misure, insieme a sussidi e inflazione più bassi, hanno aumentato il prezzo delle arance franco azienda da 8-9 sterline/kg all'inizio della scorsa stagione a 16 sterline/kg all'inizio di questa stagione", sottolinea Amgad.
Infine, la riduzione dei sussidi contribuirà a migliorare la qualità delle esportazioni di arance, sostiene Amgad, e aggiunge: "Anche sui mercati in cui non è richiesto lo standard GLOBALG.A.P., come l'Europa orientale, il ritiro dei commercianti 'opportunisti' migliorerà sicuramente la qualità e ripristinerà la reputazione dell'origine egiziana. Questi mercati sono stanchi di ricevere arance cattive, o imballaggi o pallet scadenti, e rafforzeranno il controllo di qualità. Posso assicurare che in questi stessi mercati i reclami diminuiranno significativamente a partire da questa stagione".
Amgad conclude: "In definitiva, dovremo adattarci, e vedremo sicuramente una diminuzione dei volumi di esportazione, ma questo è il prezzo che dobbiamo pagare per un settore più forte e stabile. I problemi che ho menzionato non scompariranno tutti, ma è la strada giusta da percorrere per il bene dell'economia egiziana e nell'interesse di operativi onesti e seri, sia in Egitto che nei Paesi di destinazione dei prodotti ortofrutticoli egiziani".
Per maggiori informazioni:
Amgad Nessem
Elteriak Farms
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