Nel fervore che contraddistingue il settore ortofrutticolo durante le festività natalizie, quest'anno si registra un'inattesa quiete. In generale, il mercato degli ortaggi è al momento fermo in termini di consumi. E la categoria del broccolo segue lo stesso andamento. "I volumi di prodotto disponibile sono limitati a causa delle condizioni meteo registrate nell'area della Capitanata, in Puglia, dove operiamo. La qualità non manca, ma l'andamento commerciale non è dei migliori. Il prodotto, inoltre, mostra prezzi all'origine elevati", dichiara Michele Riontino della AgriDaniele di Zapponeta (FG).
Riflettendo sul drastico cambiamento rispetto all'anno precedente, Riontino non nasconde la sua preoccupazione: "L'anno scorso nel periodo di Natale lavoravamo tantissimo con la Germania. Quest'anno è davvero diverso: gli ordini di broccoli e verdure in generale sono bassissimi". Questa significativa riduzione negli ordini evidenzia la volatilità del mercato e le sfide che il settore sta attualmente affrontando. "Nonostante ciò, c'è gratitudine per il lavoro che continua, seppur a ritmo ridotto".
Interrogato sulle condizioni di mercato in altre destinazioni, Riontino conferma che la situazione è simile. Questa uniformità nel calo degli ordini suggerisce che il problema non riguardi solo alcuni mercati specifici, ma sia piuttosto diffuso. Un tale rallentamento nell'attività, soprattutto in un periodo tradizionalmente intenso come quello natalizio, solleva interrogativi sui fattori che stanno influenzando il settore. "Che si tratti di pressioni economiche più ampie, di cambiamenti nei comportamenti dei consumatori o di problemi specifici del settore ortofrutticolo, è evidente che noi operatori ortofrutticoli stiamo affrontando un periodo di incertezza".
Con l'avvicinarsi delle festività, secondo Riontino, non c'è speranza di un'inversione di tendenza che possa riportare il settore ai ritmi frenetici tipici di questo periodo dell'anno. "Si registreranno due o tre giorni di maggiore movimentazione. È il periodo successivo alle feste che ci preoccupa per via del costo della vita troppo alto. Lavoriamo perciò senza marginalità". Secondo Riontino, la situazione non dovrebbe migliorare prima di aprile 2025. "Non resta che superare la campagna autunno-vernina nella maniera migliore possibile".
Nuovo investimento l'estate scorsa
Spinta dalla forte crescita commerciale e grazie all'intraprendenza della nuova generazione, desiderosa di ampliare il proprio campo d'intervento, nell'estate 2024, la AgriDaniele ha intrapreso un percorso di ammodernamento e ampliamento.
"Abbiamo investito su macchinari di ultima generazione, ampliato con 1.000 metri quadrati di ambiente refrigerato e due celle da 300 tonnellate. Abbiamo optato per un impianto a pannelli fotovoltaici che ci garantisce la piena autonomia energetica e per vasche per il riciclo dell'acqua di lavorazione, che permettono un consumo idrico ridotto. Il proposito è quello di affrontare le esigenze del mercato moderno e perseguire obiettivi di media-lunga durata di un certo spessore – conclude Riontino – Nonostante l'attuale andamento commerciale poco roseo, noi siamo comunque pronti".
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