Con l'arrivo del Natale, consumi e prezzi dei carciofi tendono a salire, specie in un'annata contrassegnata da una riduzione degli ettari investiti, a causa del caldo e della siccità prolungati.
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"Abbiamo messo a dimora il 30% in meno delle superfici rispetto alla stagione precedente. Quest'anno, infatti, sono circa 200 gli ettari dedicati a diverse varietà (quali Tema, Spinoso, Capriccio, Romanesco, etc). I coltivatori non hanno potuto gestire al meglio le carciofaie, a causa delle limitazioni delle disponibilità d'acqua da parte dei consorzi irrigui, tanto da rimodulare in corso d'opera la programmazione. I prezzi sui bancali sono schizzati alle stelle negli ultimi giorni, con valori che raggiungono anche 1,80-2 €/capolino". A parlare dalla Sardegna è Salvatore Lotta, direttore dell'OP Agricola Campidanese.
L'organizzazione sarda, forte di un ampio calendario commerciale, fornisce carciofi da ottobre a maggio inoltrato. "La situazione produttiva in campo ci costringe a tagliare le forniture. I prezzi sono soddisfacenti: per le cultivar meno pregiate gli agricoltori riescono a spuntare anche 0,30 €/capolino. Stiamo ricevendo molte richieste di acquisto dai buyer europei, soprattutto da Francia e Germania. Crediamo di poter soddisfare un più alto numero di clienti a partire da gennaio 2025, quando le coltivazioni ci consentiranno di avere una frequenza di raccolta maggiore".
Per il Natale 2024, l'OP sarda ha lanciato un video promozionale, realizzato con intelligenza artificiale, diffuso su alcune reti televisive locali e su Canale Italia per augurare a tutti buone feste.
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