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Gli Stati Uniti guidano il mercato mentre l'Asia affronta delle sfide

Le uve sudamericane si adattano a una domanda in evoluzione

La stagione dell'uva da tavola peruviana è in pieno svolgimento, con i suoi acini molto apprezzati in diverse regioni del mondo, tra cui Nord America e Asia. Nel frattempo, anche la campagna del Cile è iniziata con prospettive positive. Mentre l'uva da tavola sudamericana sta registrando una forte domanda dal Nord America, la richiesta dall'Asia è diminuita negli ultimi anni.

Mercato statunitense
La domanda statunitense di uva da tavola peruviana è stata solida negli ultimi anni, con prezzi costanti e una fluida movimentazione. "Tuttavia, mantenere la qualità rimane cruciale per sostenere questa crescita", afferma Dalton Dovolis della IPG. In Perù, le regioni settentrionali, come Piura, hanno affrontato condizioni di siccità che hanno avuto un impatto sia sulla qualità che sul volume, e le restrizioni idriche hanno ulteriormente aggravato queste sfide. Di conseguenza, si stima che il volume di produzione del Perù settentrionale sia sceso in generale del 20-30%, causando ritardi e un aumento della domanda all'inizio della raccolta nella regione meridionale di Ica. "La qualità di Ica sembra eccellente e promette una stagione di successo sia per i mercati nordamericani che asiatici, con bellissime uve da tavola senza semi verdi e rosse, oltre a uve nere senza semi e Red Globe", ha affermato Dovolis. Dal Perù, la IPG importa varietà come Sweet Globe™, Autumncrisp®, Crimson, Sweet Celebration™, Jack Salute™, Allison, Timco™, Scarlotta e Red Globe.


Uve da tavole verdi Autumncrisp e Sweet Globe.

Esportazioni in Asia
Le sfide nel Perù settentrionale hanno portato a una significativa riduzione della percentuale di uva da tavola peruviana spedita in Asia in questa stagione. Anche altri fattori stanno contribuendo a questo calo. "I prezzi alti di questa stagione, spinti dalla forte domanda degli Stati Uniti e dal costoso trasporto marittimo, hanno reso l'uva da tavola peruviana meno accessibile per i mercati asiatici", ha commentato Dovolis. Inoltre, gli elevati costi del trasporto aereo (fino a 5 dollari/kg) e le restrizioni del protocollo nazionale per l'aviotrasporto dal Perù verso mercati come il Vietnam, limitano ulteriormente la competitività rispetto ad altri Paesi produttori di uva da tavola, come il Sudafrica. "Tuttavia, c'è ancora una domanda costante di uva peruviana di alta qualità in Asia, poiché i prodotti di prima categoria trovano sempre un mercato, indipendentemente dalle pressioni sui prezzi". Dovolis è fiducioso che la regione di Ica in Perù abbia la capacità di soddisfare gli elevati standard dei mercati sia asiatici che statunitensi. "Dopo tutto, il Perù, insieme agli Stati Uniti, continua a essere il Paese di riferimento in termini di qualità e appeal visivo, spesso considerato il 're' delle uve da tavola premium".

Aggiornamento sull'uva da tavola cilena
Nel frattempo, la stagione dell'uva da tavola cilena è in corso anche nella valle di Copiapó e nelle settimane 51 e 52 è previsto l'inizio della raccolta nella regione di Vicuña-Ovalle. Seguiranno le regioni di Aconcagua e Spith, con l'inizio della raccolta previsto intorno alle settimane 1 o 2, come di consueto. L'industria cilena prevede una produzione di 65 milioni di casse, con una crescente disponibilità di varietà verdi come Sweet Globe e Autumn Crisp, che stanno dominando sulle varietà rosse. Si prevede che con le Red Globe si raggiungeranno circa 9 milioni di casse, iniziando la raccolta nelle settimane 3 o 4. La prima nave dal Cile dovrebbe essere arrivata negli Stati Uniti nella settimana 51. Quest'anno, sarà introdotto un nuovo approccio sistemico per le uve da tavola del Cile settentrionale. Questo protocollo elimina la fumigazione, migliorando la qualità e riducendo i costi. La IPG invia la maggior parte delle uve da tavola cilene negli Stati Uniti, ma alcune linee premium vengono spedite anche in Corea, Giappone, Vietnam e altre destinazioni asiatiche.

In totale, IPG distribuisce circa il 60% delle uve da tavola provenienti dall'America del Sud negli Stati Uniti e circa il 40% in Asia. Le principali destinazioni asiatiche includono Vietnam, Thailandia, Taiwan, Hong Kong, Corea, Giappone e Singapore. "Anche se Asia e Stati Uniti hanno preferenze diverse sulla qualità dell'uva, il nostro obiettivo è portare lo stesso livello di qualità richiesto in Asia anche sul mercato statunitense, introducendo sostanzialmente una linea di prodotto di qualità superiore".


Nella foto, da sinistra a destra: Carla Robles di IPG Perù, Emilio Nicolini di Sun Fruits Exports e Dalton Dovolis della IPG.

Domanda rallentata in Asia
I mercati asiatici sono noti per i loro rigorosi standard di qualità, che richiedono acini più grandi con calibri, colore, croccantezza e sapore ottimali. Nonostante il Sud America sia in grado di soddisfare questi standard, la domanda dall'Asia è risultata rallentata negli ultimi anni. Ciò è in gran parte dovuto alla lenta ripresa economica post-pandemia e all'aumento dei costi e dell'inflazione all'origine. Molti mercati ora preferiscono opzioni a basso costo, come le uve da tavola cinesi e sudafricane, che consentono una migliore accessibilità e mobilità, in particolare per le famiglie con difficoltà finanziarie. "Di conseguenza, il Sudafrica continua a dominare il segmento orientato sul valore del mercato asiatico". Questo sviluppo, in combinazione con l'inflazione, l'aumento dei costi di manodopera e le sfide generali sui prezzi, ha reso l'uva da tavola statunitense e peruviana meno competitiva in Asia.

Concorrenza dalla Cina
"Purtroppo, negli ultimi quattro o cinque anni, la Cina ha guadagnato una quota di mercato significativa in molti Paesi asiatici". Un tempo importante cliente per l'uva da tavola statunitense, la Cina è diventata sempre più una concorrente, coltivando molte delle stesse varietà speciali che erano in origine esclusive dei coltivatori statunitensi. Questo cambiamento ha ridotto la domanda di uva da tavola statunitense e aumentato la concorrenza. "Alla IPG, ci impegniamo a riconquistare parte della quota di mercato in Asia che un tempo apparteneva a Stati Uniti, Perù e Cile e a supportare i nostri produttori, attraverso strategie innovative, per affrontare le condizioni di mercato in evoluzione".

Annualmente, tra le altre attività, la IPG gestisce circa 1,5 milioni di casse di uva da tavola dagli Stati Uniti durante la stagione nazionale, destinate sia all'esportazione sia alla fornitura sul mercato interno. Fuori stagione, l'azienda gestisce altri 1,5 milioni di casse di uva da tavola dal Sud America, in particolare Perù e Cile, per la sua attività di importazione ed esportazione.

Per maggiori informazioni:
Dalton Dovolis
IPG
+1 831 754 9740
[email protected]
www.internationalproducegroup.com