Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Focus sul mercato mondiale delle pere

In questa ultima panoramica del mercato globale per il 2024, l'attenzione si concentra sulle pere, con volumi di raccolto diversi nei vari Paesi europei. In Francia il raccolto è più abbondante, e anche l'Italia è in ripresa. I Paesi Bassi e il Belgio hanno iniziato con scorte più basse dopo i danni dovuti alla grandinata della scorsa primavera. Anche in Spagna i volumi sono inferiori, mentre i prezzi sono elevati. In Germania la coltivazione locale di pere si sta espandendo. Il Sudafrica ha aumentato le esportazioni verso l'Europa e l'India, il suo nuovo mercato. Il Nord America presenta un'offerta interna più limitata a causa dei raccolti di pere più bassi della storia.

Francia: vendite dinamiche di prodotti locali
Annunciato a 119mila tonnellate lo scorso agosto, il raccolto francese di pere è stato rivisto al rialzo a novembre, a 134mila tonnellate. Questo quantitativo è ben al di sopra delle previsioni, grazie alle favorevoli condizioni climatiche: la varietà Guyot è aumentata del 61% rispetto al 2023, mentre anche le varietà Williams, Conference e le nuove varietà stanno progredendo.

Dopo un inizio di grande successo, la campagna delle pere francesi sta continuando con un impegno favorevole da parte dei retailer francesi. Le vendite sono dinamiche e i livelli di prezzo sono favorevoli. Poiché la Francia produce più di quanto consuma, la maggior parte delle pere presenti sul mercato sono francesi. Disponibili anche piccole quantità di pere italiane Abate Fetel e Rocha dal Portogallo.

Italia: la produzione recupera rispetto al 2023, ma resta inferiore alla piena capacità
Il comparto pere italiano sta attraversando un momento di difficoltà produttivo, però ci sono buoni segnali di ripresa. Il presidente della maggiore associazione italiana che raggruppa i coltivatori di pera Abate, ha affermato che il raccolto 2024, pur non essendo stato abbondante, consente di ritornare a essere il punto di riferimento di tutti i principali clienti italiani ed europei fino alla fine della stagione commerciale. I quantitativi disponibili sono più che doppi rispetto al 2023, seppur ancora lontani dal pieno potenziale produttivo dei soci. Per la campagna 2024/25 si ha un calibro ottimale e una conservabilità adatta a coprire l'intera stagione commerciale. I prezzi sono superiori a quelli del periodo pre-crisi, ma non sufficienti a remunerare i produttori rispetto alla diminuzione di rese in campo.

Secondo i dati CSO Italy, sono circa 400mila le tonnellate complessivamente prodotte in Italia in quest'ultima stagione (comprensiva del prodotto di scarto e di quelle per la trasformazione industriale), pari al +118% sul 2023 ma circa -20% rispetto al 2022. Il livello produttivo, caratterizzato in termini generali da rese essenzialmente normali-buone, appare comunque inferiore alla capacità produttiva del nostro Paese di circa il 30%. In un contesto di ripresa dell'offerta 2024, hanno avuto un'incidenza sul prodotto ancora una volta le condizioni climatiche.

Nella Regione Emilia-Romagna, che nonostante il calo, mantiene il primato il Italia, nel 2024 si sono raccolte poco più di 240mila tonnellate, contro le 99.000 dell'anno precedente. Nelle altre regioni dell'Italia Settentrionale, si ritorna su livelli produttivi più regolari, pur in un contesto di diminuzione delle superfici; nel Centro-Sud l'offerta 2024 si è stata soddisfacente, anch'essa in risalita sullo scorso anno.

Con l'inizio di dicembre ha preso il via la campagna della pera Angys. Il prodotto è eccellente sia in termini di qualità sia di quantità. Il 50% di queste pere è compreso fra i calibri 75 e 85 mm. Le pere Angys di questa stagione si distinguono per un elevato grado Brix.

Secondo i dati di YouGov, le pere vengono acquistate dal 53% delle famiglie italiane. Il frutto continua a essere acquistato circa sei volte l'anno con un picco di acquirenti nei mesi di settembre e ottobre.

Paesi Bassi: più controllo nel commercio con i produttori
La grandinata della scorsa primavera, che ha colpito quasi tutti i Paesi Bassi e il Belgio, ha chiaramente lasciato il segno sulle pere, afferma un esportatore olandese. Secondo lui, sono state trovate soluzioni adeguate con la maggior parte dei partner al dettaglio e all'ingrosso. Le vendite sono stabili, ma non particolarmente elevate. La stagione è iniziata con scorte più basse: nei Paesi Bassi, gli stock iniziali erano inferiori del 9% rispetto all'anno scorso e in Belgio addirittura del 30%. Tuttavia, nel corso della stagione si è osservato un notevole sviluppo. A novembre, lo stock di pere Conference era inferiore solo del 4% rispetto al 2023, ma a dicembre il divario era salito all'8%.

Per anni, i prezzi delle pere sono stati dettati dalla vendita al dettaglio e dalla distribuzione, mentre i coltivatori sono stati spesso trascurati. In alcune stagioni, i coltivatori sono stati addirittura costretti a vendere i loro frutti sottocosto. Tuttavia, sembra che ora si stia verificando un cambiamento, con un maggiore controllo da parte dei produttori. Questo porta a una nuova dinamica del settore.

Spagna: prezzi superiori alla media
In Spagna, la più grande regione produttrice di pere del Paese, la Catalogna, ha registrato un significativo calo della produzione a causa della mancanza di fioritura in primavera e dell'evoluzione dei frutti durante l'estate. A fine agosto sono state aggiornate le previsioni di raccolta, che vedono un calo del 43% rispetto allo scorso anno e del 45% rispetto alla media degli ultimi 5 anni, che per la varietà Conference si attesta al 58% su base annua, passando da 61.100 tonnellate del 2023 a 25.470 tonnellate del 2024.

Per quanto riguarda la campagna delle pere biologiche, "non abbiamo risentito del calo di produzione che si è verificato nei frutti convenzionali", afferma un operatore di Lleida. "Di fatto, saremo all'80% della produzione di un anno standard".

I prezzi sono attualmente superiori alla scorsa campagna. Nel caso della pera Conference, all'inizio di dicembre erano superiori alla media del 67,4% e del 17,8% nel caso della pera Blanquilla. "Per quanto riguarda la domanda, in generale durante la stagione natalizia è un po' più lenta perché c'è competizione nei consumi con altri prodotti, molti dei quali più esotici, e la pera di solito rimane indietro in questa interferenza dell'offerta; quindi, come negli altri anni, speriamo di iniziare la campagna in modo forte dopo le feste".

Germania: coltivazione domestica in espansione
Non ci sono stati grandi risultati in termini di vendite. Come in precedenza, le consegne italiane e turche hanno dominato il commercio. A queste si sono aggiunte le spedizioni dai Paesi Bassi e dal Belgio. Le consegne nazionali sono state principalmente Xenia, Conference e Alexander Lucas. Le variazioni di prezzo sono state rare e non particolarmente significative, dato che la qualità dei prodotti era piuttosto convincente. In alcuni mercati all'ingrosso, come quello di Colonia, le Abate Fetel italiane sono diventate più economici, mentre a Monaco sono diventate più cari. Anche a Francoforte, in generale, si è dovuto pagare un po' di più per i prodotti italiani.

Attualmente le pere stanno vivendo una rinascita nella regione di Altes Land (vicino ad Amburgo). "I frutticoltori stanno trapiantando sempre più nuovi frutteti", osserva Matthias Görgens, vicedirettore dell'istituto di ricerca sulla frutticoltura di Jork. Quest'anno prevede un raccolto di circa 9.000 tonnellate, coltivate su circa il 3% della superficie dell'Elba inferiore. "Le pere richiedono più calore rispetto alle mele, ad esempio, e maturano meglio a causa dei cambiamenti climatici e dell'aumento delle temperature medie". Nell'Elba inferiore si coltivano le varietà Conference, Alexander Lukas e Xenia, tutte adatte al consumo fresco.

Sudafrica: inizio tardivo della stagione, con un raccolto previsto di calibro medio
La stima delle esportazioni di pere per la prossima stagione sudafricana sarà resa nota a gennaio. Il mercato delle pere è ancora positivo, secondo Hortgro. "L'Europa è ancora il nostro principale mercato di esportazione, con il 34% di tutte le esportazioni. Si tratta di un aumento del 25% rispetto all'anno precedente. L'Asia dell'Estremo Oriente e il Medio Oriente detengono quote di mercato rispettivamente del 20% e del 17%".

L'India è stata una storia di successo per le pere sudafricane, che (insieme alle mele) godono del vantaggio del trattamento a freddo in transito, mentre le drupacee sono soggette al trattamento a freddo a terra o alla fumigazione in India.

Nella scorsa stagione la Packham's Triumph ha registrato un raccolto più ridotto. Secondo Hortgro, Forelle e Abate Fetel hanno realizzato volumi migliori, con un aumento rispettivamente del 19 e del 26%. "Anche le esportazioni di pere estive [durante il 2024] sono andate meglio dell'anno scorso, con aumenti significativi di Rosemarie, Cheeky, Celina e Comice".

Nord America: offerta locale più limitata
Il Pacifico nord-occidentale ha avuto uno dei raccolti di pere più bassi della storia recente, in gran parte a causa di problemi climatici. Il meteo primaverile ha influenzato il raccolto e varietà come le Bosc non hanno prodotto molto, mentre le Bartlett hanno subito gelate.

Le pere Bartlett finiranno probabilmente a metà o fine febbraio e le Bosc sono sulla buona strada per finire a marzo, due mesi prima del solito. Le pere Anjou dovrebbero essere disponibili fino a giugno: di solito sono disponibili per tutto luglio e anche per agosto.

Nel frattempo, il consumo di pere è cresciuto con la generazione dei millennial, aumentando la sfida della gestione dell'offerta. A contribuire alla crescita del consumo è anche la favorevole qualità alimentare delle pere di quest'anno. Tuttavia, la domanda in questo momento è adeguata. Ciò rende difficile la determinazione dei prezzi, dato che è difficile aumentare la quotazione FOB in misura sufficiente a compensare il calo dei volumi. I prezzi delle pere sono comunque più forti in questa stagione.

Ciò significa che nell'attuale campagna le porte potrebbero aprirsi prima alle importazioni. In Canada, la raccolta delle pere sudafricane inizierà nelle settimane 52 e 1 e si prevede un raccolto normale con volumi simili a quelli dell'anno scorso.