"A partire da mercoledì scorso abbiamo registrato un'impennata degli ordinativi, che è seguita a un periodo di calma piatta. È questa la sintesi della situazione commerciale di dicembre. Vorrei sottolineare il fatto che, nonostante i bassi consumi, siamo stati fortunati perché la produzione è risultata davvero scarsa. Parliamo di carciofi, ma quasi tutte le referenze orticole nei primi 15 giorni di dicembre sono risultate abbastanza tranquille. Nessun prodotto ha registrato un picco di consumo". A dichiararlo è Filippo Frongia, socio insieme ad Andrea Manca della Agro Mediterranea Distribuzione, società specializzata nella fornitura alla Gdo di prodotti ortofrutticoli, che fa parte di Agro Mediterranea Group.
"Per quanto riguarda il mese di gennaio, prevediamo che non ci sarà un aumento della produzione – continua Frongia – Storicamente, gennaio è un mese post festivo piuttosto tranquillo. Le temperature si stanno già inasprendo e tenderanno a normalizzarsi sulle medie stagionali. Ciò darà sicuramente una bella frenata alla produzione. Se, solitamente, nel primo mese dell'anno ci sono consumi bassi, merce in eccesso e contrazione dei prezzi, teoricamente gennaio 2025 dovrebbe essere in controtendenza".
Proprio come accaduto per novembre 2024, come sottolinea Frongia. "Rispetto alla prima parte di dicembre, novembre è stato molto positivo. Tradizionalmente è un mese in cui non ci sono grandi soddisfazioni commerciali, invece è stato molto più positivo in termini di volumi e di consumi. Poi chiaramente nella settimana che precede il Natale ci saremmo preoccupati se non ci fosse stato un incremento degli ordini".
"Quanto a noi, non siamo stati neanche lì, come solitamente accade, a creare tensione nei prezzi. Possiamo dire che abbiamo rispettato i listini della settimana precedente. L'unica variazione che c'è stata, e che è un po' sintomatica della libera vendita, è un leggero rincaro delle quotazioni su ciò che riguarda i canali tradizionali, quindi i mercati all'ingrosso e i magazzini esterni, rispetto alla Grande distribuzione organizzata".
Frongia sottolinea anche il fatto che, andando a guardare gli storici, le quotazioni correnti dei carciofi che Agro Mediterranea sta commercializzando in questo momento non rispecchiano i volumi di vendita. "C'è stato un aumento sensibile dei prezzi, ma non conforme e proporzionale ai quantitativi disponibili. Secondo me, le quotazioni dovrebbero essere almeno superiori del 25%".
L'azienda è tra i principali player italiani sul carciofo. "Il 70% delle nostre vendite è caratterizzato dall'ortaggio pulito e mondato, mentre la restante percentuale è carciofo fresco. Ciò è sintomatico del cambiamento dei consumi in atto che, nei prossimi 3-4 anni, porterà fondamentalmente a un calo delle vendite. È un dato di fatto. Il consumo di carciofo pulito rispetto a quello di I gamma aumenta. Il problema è che spesso i buyer non riconoscono il valore aggiunto di questa referenza e la considerano solo come merce di seconda categoria riposta su un vassoio, quando invece non è così. L'80% delle nostre forniture è composto dalla stessa identica merce che forniamo al mercato del fresco".
La campagna è ancora lunga. "Siamo al giro di boa, adesso abbiamo davanti a noi 4-5 mesi che sono fondamentali per il carciofo, perché poi solitamente in primavera i consumi tendono a salire. Siamo fiduciosi per il prosieguo della stagione", conclude Frongia.
Per maggiori informazioni:
Andrea Manca - responsabile commerciale
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Agro Mediterranea Distribuzione Srl
S.P. 56 Km 0.500 Loc. Perdalba
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