"Anche l'Unione Europea prende per buona una vecchia notizia secondo la quale ogni cittadino ingerisce 250 grammi di plastica l'anno. Ma vi pare possibile? Equivale a 44 cestini da 5,60 grammi l'uno! (quelli che contengono 125 grammi di piccoli frutti, per capirci, ndr). Chiedo quindi a chi diffonde questi dati di argomentare con riscontri scientifici ogni affermazione, senza cadere nel sensazionalismo".
Rocco De Lucia mentre simula di mangiare 44,5 vaschette di plastica, quelle che ogni cittadino europeo mangerebbe secondo una notizia avvallata anche dall'UE
Lo afferma Rocco De Lucia, titolare di Siropack, secondo il quale sul fronte della sostenibilità occorrono dati scientifici comprovati, e non ipotesi sensazionalistiche. "Quando leggo cose del genere, cioè che ogni persona mangerebbe ogni anno plastica corrispondente a 44,5 di questi cestini, mi viene da ridere. Ma mi preoccupo del fatto che nessuno ragioni e contesti tali affermazioni. Noi in azienda abbiamo due start up che lavorano sui temi della sostenibilità e ogni cosa che comunichiamo è accompagnata da dati scientifici, da prove concrete. E questa dei 250 grammi di microplastiche ingerite è una sciocchezza".
5,60 grammi, il peso di una vaschetta in plastica (capienza di 125 grammi)
Dal prossimo anno (metà del 2026) dovrebbe scattare la limitazione agli imballaggi al di sotto di 1,5 kg di contenuto. De Lucia interviene su questo fronte: "Premetto che Siropack costruisce tecnologie per creare packaging sia in plastica sia in carta, con prevalenza della carta, quindi a noi non interesserebbe più di tanto l'uno o l'altro materiale. Ma è l'incoerenza che non sopporto, la presunzione di voler imporre una scelta per partito preso e non sulla base di un metodo scientifico. Io non sono un 'tifoso' di uno o dell'altro materiale, ma con distacco vedo, verifico, ragiono e concludo. E giungo alla considerazione che la filiera della plastica è sostenibile quanto, e talvolta di più, di quella della carta".
A Siropack sulla sostenibilità fanno sul serio: all'interno dell'azienda vi sono due centri di ricerca (con la start up Tailor e lo spin off Turtle) che, in collaborazione con l'Università di Bologna, eseguono prove sulla base di indicatori ben precisi e una metodologia scientifica comprovata.
Rocco De Lucia non è nuovo a comunicazioni originali (cfr. Freshplaza del 22/11/2023)
"A tal proposito - aggiunge De Lucia - abbiamo assunto un ingegnere, Jessica Rossi, che da poco ha sostenuto e superato l'esame per diventare ESG EFPA Advisor. La Certificazione EFPA ESG Advisor offre una visione completa dell'argomento ESG ed è rivolta a tutti i professionisti interessati ad acquisire solide conoscenze nell'ambito ambientale, sociale e di governance, sempre più necessarie e utili per la consulenza e la pianificazione".
"Con l'inserimento di una ESG Advisor ci adeguiamo dunque alle direttive dell'Unione Europea, prendendo atto ancora una volta dell'incongruenza esistente: mentre le piccole imprese navigano a vista nel mare di normative e regolamenti, la grande industria continua a produrre e inquinare con energia fossile, mentre le maggiori potenze industriali a livello globale non valorizzano in alcun modo la sostenibilità che ci viene imposta a livello comunitario", conclude.
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