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L'OP A.Bio.Med sposa il progetto Telethon

Ortofrutta e ricerca scientifica insieme per beneficenza

L'anno appena concluso ha fatto registrare momenti difficili, per l'ortofrutta: alcuni articoli sono andati peggio di altri, come il pomodoro, per esempio, mentre per l'uva senza semi è stato un exploit. Qui di seguito l'analisi di un esperto del comparto che dimostra come, nonostante tutto, sia possibile fare del bene in un momento di difficoltà.

"Quando l'ortofrutta si veste di solidarietà, non è mai un semplice aiuto ai più bisognosi, quanto più l'idea di fare del bene alle future generazioni". È con queste parole che Luciano Caruso, direttore dell'OP A.Bio.Med, racconta l'ultima iniziativa dell'organizzazione di produttori di Ragusa, in Sicilia.

Giuseppe Alessi e Luciano Caruso, rispettivamente presidente e direttore di A.Bio.Med.

Il progetto "In campo per la ricerca"
"A partire dal 1° gennaio di quest'anno nuovo - prosegue il direttore - la nostra OP, con il marchio Naturosa, in collaborazione con BNL e la Fondazione Telethon, sarà protagonista di un progetto di raccolta fondi a favore della ricerca scientifica per combattere le malattie genetiche rare. L'etichetta Naturosa sarà presente assieme a quella di Telethon, nel corso di diverse iniziative di fundraising, ma anche di natura sportiva, che da una parte divulgheranno i sani stili di vita e la corretta alimentazione, ricca di frutta e verdura, dall'altra permetteranno di aiutare concretamente la ricerca scientifica".

Qui a lato è raffigurata una porzione dell'etichetta, contenente un QR code che fa riferimento a Naturosa.

"Inoltre, il progetto prevede che su ogni etichetta Naturosa di prodotto da noi venduto, un centesimo sarà devoluto a Telethon, senza aggravio per il consumatore finale - spiega Caruso - Per la riuscita di questa iniziativa e la cura del progetto, ringraziamo Fabio Maria Gulino, Responsabile Business di Agriculture Sicilia e Gabriele Turtulici, Executive Advisory Partner, entrambi di BNL BNP Paribas, che hanno coadiuvato la nostra azienda per la sottoscrizione di questo accordo di partenariato con la Fondazione Telethon".

Il 2024 è stato un anno in chiaroscuro per le orticole
E se lo spirito della donazione segna un momento di ampia condivisione e partecipazione, anche l'OP A.Bio.Me, però, deve confrontarsi con le difficoltà del comparto, lungo un 2014 che lo stesso Luciano Caruso definisce "un'annata in chiaroscuro".

"L'anno appena archiviato ha fatto segnare un andamento altalenante - precisa Caruso, che è anche presidente dell'AOP Val di Noto - con disagi non indifferenti per alcune referenze di frutta, ma soprattutto per le orticole e in particolar modo zucchina e pomodoro. Quest'ultimo, è vero, ha fatto registrare anche prezzi abbastanza alti in alcuni momenti dell'anno, soprattutto dall'estate in poi, ma solo perché vi è stata una grave penuria di prodotto. Il bilancio, dunque, è stato abbastanza insignificante, se non in perdita".

Uva da tavola seedless sempre più interessante
"Per quanto riguarda invece l'uva da tavola, almeno per quanto riguarda la nostra OP - tiene a sottolineare Caruso - le cose sono andate in modo diametralmente opposto, con un stagione veramente interessante per la varietà senza semi. Da qui la decisione di molti nostri produttori di convertire i propri vigneti dalle varietà con semi a quelle seedless. Vedremo, inoltre, nel prosieguo dell'anno e con l'inizio delle programmazioni, come gestire la produzione di alcune referenze frutticole che per il prolungato periodo di siccità nel 2024 non hanno rispettato le performance attese".

Nuovi rincari energetici rischiano di inficiare i consumi di frutta e verdura
Infine, Caruso lancia uno sguardo al futuro immediato: "Se per un certo verso alcuni prodotti non hanno raggiunto gli standard desiderati a causa di problemi oggettivi in produzione, dall'altro e più in generale si è assistito a un disinteresse da parte dei consumatori all'acquisto di ortofrutta, perché hanno preferito impiegare le proprie risorse economiche in attività legate al tempo libero e vacanziero di fine anno. Altrettanto vero è che per i redditi medio bassi il dato inflattivo, a causa delle crisi geopolitiche ed energetiche, ha continuato a pesare. A questo si aggiunge una nuova ondata di rincari per le materie energetiche, gas in testa, ampiamente annunciati, che desta più di una preoccupazione. Si spera tuttavia che nell'immediato i consumi ortofrutticoli possano riprendere, terminata la fase vacanziera cui seguirà anche la fine della frenesia degli sconti di inizio anno per abbigliamento e altri beni di consumo".

Per maggiori informazioni:
A.BIO.MED.
Soc.Coop. Agr. a.r.l. - OP
97100 Ragusa
+39 0932820046
[email protected]
www.abiomed.it