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A colloquio con Claudio Dall'Agata direttore di Bestack

"Il settore packaging sappia scommettere sull'identità"

In un periodo in cui il tema degli imballaggi è al centro dell'attenzione, il direttore di Bestack Claudio Dall'Agata fa una disamina sul 2024 e lancia uno sguardo sul 2025. "Nel 2024, il nostro consorzio ha compiuto 20 anni - esordisce Dall'Agata - e abbiamo ricordato l'anniversario con un evento celebrativo ai primi di maggio. È stato un momento non solo formale ma sostanziale, con circa 200 operatori del comparto ortofrutticolo intervenuti".


Un momento dell'evento per il ventennale di Bestack

"Siamo un consorzio di filiera e il nostro ruolo è quello di essere al servizio della filiera. In questi anni ci siamo concentrati sulla certificazione, sulla ricerca e la comunicazione. Quello che è importante al giorno d'oggi è avere un'identità, e non a caso l'evento di maggio l'abbiamo intitolato Identity: occorre sempre più cercare, trovare e comunicare la propria identità e questo con l'obiettivo principale di uscire dalle dinamiche di prezzo che, inesorabilmente, portano sempre al ribasso".

Continua il direttore: "Come vedo il 2025? Direi che il nostro settore deve interrogarsi su come le confezioni possono essere sempre più funzionali al prodotto. Io sono contro le 'guerre di religione' fra materiali: il tema è salvare la produzione aggiungendo una forte attenzione al prodotto, senza dare spazio a sterili polemiche".

Claudio Dall'Agata

Sul fronte della sostenibilità, Dall'Agata Afferma che "l'obiettivo deve essere quello di confezioni che, durante tutto il ciclo, abbiano un bilancio 'green' positivo. Perché se da un lato l'obiettivo del packaging è quello di ottemperare alla logistica, dall'altro occorre pensare alla riduzione degli sprechi e alla valorizzazione del prodotto accompagnando le politiche di marca a costi il cui incremento sia inferiore al valore aggiunto apportato all'ortofrutta".

"Dobbiamo tutti agire - precisa Dall'Agata - in modo che la produzione italiana di ortofrutta non vada a decadere. Per fare questo, è necessario rafforzare un processo di segmentazione della produzione attraverso le confezioni. Purtroppo ancora troppi operatori considerano il packaging un costo e non uno strumento per valorizzare l'identità dell'ortofrutta".

"Per il 2025 - conclude - come Bestack vogliamo continuare a valorizzare l'ortofrutta anche dal punto di vista comunicativo, con strumenti di linguaggio nuovi, come nell'esperienza di Spettacoli alla frutta".

Per maggiori informazioni:
Consorzio Bestack
Via Miller 32
47121 Forlì
[email protected]
www.bestack.com