Le sfide sono molte e al 21° Aardbeiendag (giornata delle fragole, ndt) non c'è stata alcuna esitazione nel sottolinearlo. Tuttavia, la situazione per i produttori di fragole appare tutt'altro che negativa. Infatti, analizzando con attenzione i dati e studiando il mercato, emerge che i coltivatori di fragole godono di una posizione favorevole e, diversamente da altri settori, non hanno molto da temere dalla lontana concorrenza estera.
Le prospettive future positive sono state immediatamente condivise durante la sessione plenaria di mercoledì mattina, 8 gennaio 2025. Adri Bom-Lemstra ha aperto la giornata espositiva per conto della Glastuinbouw Nederland. Nel suo discorso, sono emerse tutte le sfide (energia, protezione delle colture, manodopera).
La manodopera incide per almeno il 45% sul costo di produzione dei piccoli frutti, ma Adri Bom-Lemstra considera la salute delle piante la sfida principale.
Ad esempio, il 2025 è l'anno in cui i coltivatori dovranno affrontare diverse nuove misure fiscali. Di conseguenza, CO2 ed energia diventeranno più costose. "Non ho ancora incontrato nessuno che dica 'Non sarà poi così grave'", afferma Adri Bom-Lemstra. Le misure avranno un impatto negativo sui coltivatori, come sottolineato in due sessioni alla fine dell'anno scorso, durante le quali sono stati presentati dati concreti.
Il presidente afferma che garantire che non ci siano "titoli extra-nazionali" oltre alle politiche già stabilite in Europa, è "un impegno quasi quotidiano". Questa primavera si prevede maggiore chiarezza riguardo all'imminente inclusione dell'intero settore dell'orticoltura in serra al sistema di scambio delle emissioni ETS-2.
L'ETS-2 rappresenterebbe un ulteriore incentivo per orientare i coltivatori verso la neutralità climatica, o, come sostengono i critici, per spingerli a lasciare il paese. Per quanto riguarda la neutralità climatica, obiettivo fissato dal settore per il 2040, Bom-Lemstra ha riconosciuto che "sta diventando sempre più difficile" a causa, tra le altre cose, della congestione della rete.
Tuttavia, solo perché qualcosa è difficile, non significa che il settore non continui a impegnarsi con determinazione. I piccoli e solitari coltivatori di piccoli frutti, in particolare, si chiederanno se riusciranno ancora a raggiungere quel lontano traguardo di neutralità climatica, ma ci sono anche molti coltivatori che sono ottimisti sul futuro, a condizione, ovviamente, che si continuino a fare dei progressi.
Ma questo richiede innovazione. E qui entra in gioco un'altra questione politica: L'Aia sta effettuando tagli significativi ai fondi per la ricerca e l'innovazione, con un impatto anche sul settore orticolo. Bom-Lemstra vede "colli di bottiglia in arrivo", ma ritiene che il settore debba continuare a investire in innovazione e ricerca, poiché sono "indispensabili per mantenere il diritto di esistere nei Paesi Bassi".
La salute delle piante è la sfida più grande
Tuttavia, la sfida più grande non riguarda l'energia ma la salute delle piante, la protezione delle colture o, nel dibattito sociale, il "veleno". Mentre sul tema dell'energia sono disponibili le necessarie conoscenze e soluzioni, nel campo della salute delle piante c'è "maggiore ambiguità". Questo rende la situazione più complessa, riconosce Bom-Lemstra.
Jan van Genderen della Royal Berry ha condiviso la sua visione
Invertire la tendenza delle produzioni in calo
La produzione di fragole non è aumentata negli ultimi anni. Al contrario, è in calo. I coltivatori sono determinati a invertire questa tendenza, come emerso durante le diverse presentazioni sul palco, tra cui quelle di coltivatori come Jan van Genderen e Peter van Hulten. Tra le altre opportunità, il settore vede un potenziale nella coltivazione di varietà rifiorenti e ci sono anche sviluppi nella coltivazione di fragole da seme. Sebbene non sia una novità, con l'ingresso di nuovi operatori, questa coltura sta ricevendo maggiore attenzione.
Peter van Hulten, insieme a Matthijs Jasperse di Florpartners, ha parlato degli sviluppi presso la Van der Avoird Trayplant.
Fedele alla tradizione, la GroentenFruit Huis, rappresentata dall'esperto di dati Wilco van den Berg, ha condiviso i dati di mercato. Come negli anni precedenti, il mercato è alla ricerca di soluzioni per aumentare i consumi nella fascia di età 18-35. Inoltre, la maggior parte delle vendite si concentra tra maggio e luglio. Negli altri mesi, la crescita delle vendite è minima, se non del tutto assente.
Wilco van den Berg vede delle opportunità di crescita per il mercato delle fragole
Il settore è ottimista riguardo a una prossima campagna promozionale finanziata dall'Ue. Dopo che in passato, secondo Mark de Jong di ZLTO, erano principalmente i Paesi del sud Europa a sfruttare con successo i fondi pubblici per promuovere i loro prodotti, ora il settore ha trovato i fondi necessari a Bruxelles. "Possiamo fare lo stesso", è la convinzione. La campagna si rivolge alla fascia di età 18-35.
Mark de Jong di ZLTO ha parlato della campagna promozionale in arrivo
Cindy van Rijswick di Rabobank ha messo in dubbio che tutti gli sforzi promozionali faranno aumentare i volumi. Nella sua presentazione, supportata da dati e statistiche, ha concluso "che mantenere stabili le vendite è già un risultato positivo". Rispetto ad altri frutti, tuttavia, le fragole non stanno andando affatto male. Cindy osserva uno sviluppo simile in Germania.
Cindy van Rijswick della Rabobank è ottimista riguardo alla posizione dei coltivatori di fragole in un contesto internazionale.
La ricercatrice della Rabobank è ottimista sulle opportunità di mercato per i coltivatori locali. Ad esempio, a differenza di altre colture in serra, c'è poca o nessuna concorrenza da parte dei Paesi non europei. "Non è facile, ma se fosse facile, chiunque potrebbe farlo", sottolinea Cindy van Rijswick. Ciò che aiuterà sicuramente il settore è il fatto di essere all'avanguardia nel passaggio dalla coltivazione in pieno campo a quella protetta. Questo rappresenta un grande vantaggio in termini di salute delle piante, sfide climatiche e disponibilità del prodotto.
Niek Vlemminx di Aigro e Joost Meijer di Hortiworld su un telaio a guida autonoma e dotato di strumenti di automazione per monitorare la biologia delle colture.
Aggiornamenti e presentazioni
Tra una presentazione e l'altra, nel padiglione espositivo ha visto la partecipazione di circa 100 espositori. Non ci sono state molte novità negli stand ma, nel settore della protezione delle colture ad esempio, questo è dovuto a una lenta concessione delle licenze, mentre il robot di raccolta è ancora lontano. Tuttavia, con la tecnologia UV-C e l'automazione per il rilascio di agenti di controllo biologico, sono stati compiuti importanti progressi.
Wilbert Vervoort e Tim Rijkers di Smits accanto a un Riverscreen, un filtro per le impurità grossolane nei bacini idrici. La tecnologia è stata importata dal Nord America.
Con un totale di 800 partecipanti al giorno, la fiera organizzata da Delphy, ZLTO e Glastuinbouw Nederland, è stata di successo, pur rappresentando una sfida per chi voleva seguire tutte le presentazioni e parlare con tutti. Chi non è riuscito a farlo nel corso della prima giornata ha avuto l'opportunità di partecipare alla seconda, con alcuni espositori che hanno cambiato posizione per interagire con realtà più orientate a livello internazionale. Inoltre, c'è stato l'arrivo di più visitatori stranieri. Grazie a un interprete, circa 30 visitatori internazionali hanno seguito per la prima volta il programma delle presentazioni della prima giornata. Acquisire conoscenze direttamente dal cuore del settore dei piccoli frutti, è una cosa eccellente da fare in questi tempi alla Den Bosch.
Giovedì 9 gennaio si è svolta la giornata fieristica di orientamento internazionale, l'International Soft Fruit Conference. In fiera abbiamo incontrato coreani, canadesi, americani, tedeschi, finlandesi, europei dell'Est e naturalmente belgi, tra gli altri, anche se ovviamente erano presenti numerosi anche il giorno prima.