Nell'era digitale, le abitudini di consumo possono essere tracciate e analizzate con una precisione senza precedenti. Un esempio lampante di questa tendenza è il lavoro svolto da Listonic, una piattaforma che ha esaminato oltre 13 milioni di liste della spesa provenienti da diverse parti del mondo, inclusi Paesi come Francia, Regno Unito, Spagna e Brasile. Tra i dati raccolti, quelli relativi all'Italia si rivelano particolarmente interessanti, offrendo uno spaccato unico sulle preferenze alimentari degli italiani.
I dati raccolti tramite l'applicazione Listonic coprono le liste della spesa create dal 1º giugno 2023 al 31 maggio 2024. Durante questo periodo, in Italia sono state create 371.479 liste della spesa, a cui sono stati aggiunti 12.291.559 prodotti. Nel mondo, nello stesso periodo, sono state create 13.637.355 liste della spesa, contenenti 371.443.058 prodotti.
L'analisi ha messo in luce alcuni trend in ambito ortofrutticolo, sottolineando come le liste della spesa italiane si differenzino significativamente da quelle di altre nazioni. "Le liste della spesa dell'Italia presentano una bassa percentuale di frutta e verdura, pari al 15,01%, inferiore alla media globale (18,57%) e nettamente al di sotto del leader della classifica, la Polonia (22,86%). Tuttavia, questo dato può essere spiegato dalle diverse abitudini di acquisto in Italia, dove la vasta scelta di ortofrutta e la diffusione dei mercati locali rendono questi acquisti più spontanei, motivo per cui gli utenti tendono a non inserirli nelle liste della spesa", sottolinea Magdalena Garus, Listonic Insights Manager.
Patate, lattuga e carote sono le verdure più popolari nelle liste della spesa, mentre banane, mele e altre categorie sono i frutti più frequentemente aggiunti. Il marchio Mutti, noto soprattutto per i suoi prodotti a base di pomodoro, gode di grande fiducia tra gli italiani. I prodotti Mutti rappresentano l'1,59% di tutte le conserve aggiunte alle liste della spesa.
Sfida tra bevande: succo o acqua?
In Italia, l'acqua è decisamente più scelta rispetto al succo, con un numero di aggiunte alle liste della spesa superiore del 132% rispetto a quelle del succo. È il maggior divario tra acqua e succo tra tutti i Paesi analizzati. Anche gli americani, i brasiliani e i tedeschi pianificano più spesso l'acquisto di acqua, mentre il succo è preferito dai francesi e dai norvegesi.
Campioni di velocità nella spesa
L'Italia si classifica al 10° posto (ex aequo con gli Stati Uniti) nella classifica dei Paesi che impiegano meno tempo per passare dall'inserimento di un prodotto nella lista della spesa alla sua conferma come acquistato. Il tempo medio per completare queste due azioni in Italia è di 136 ore, ovvero poco più di 5,5 giorni. I danesi sono i più veloci, con una media di 58 ore, mentre i brasiliani impiegano il tempo più lungo, con 172 ore. Fattori come la frequenza degli acquisti o la disponibilità dei prodotti possono influenzare questi risultati.
Per maggiori informazioni:
listonic.com