Giancarlo Bounous, già professore ordinario di Arboricoltura e Direttore del Dipartimento di Colture Arboree all'Università di Torino, nonché fondatore del Centro di Castanicoltura del Piemonte è morto il 30 dicembre scorso, all'età di 77 anni.
Durante la sua straordinaria carriera ha studiato e collaborato con istituzioni di prestigio in oltre venti Paesi del mondo, dove è stato protagonista nella valorizzazione delle colture arboree e della castanicoltura in particolare. È stato chairman del gruppo di lavoro sul castagno dell'International Society for Horticultural Science e si è occupato di colture frutticole nell'ambito del FAO CIHEAM (Centre International de Hautes Etudes Agronomiques Mediterraneennes).
Non gli sono mai mancati entusiasmo, carisma ed energie: ha contribuito alla diffusone di nuove varietà e nuovi approcci colturali per i piccoli frutti, così come alla realizzazione di svariati impianti sperimentali in cui conservare la biodiversità frutticola. Fra tutte, la collezione più ampia è il Castanetum contestualizzato in un'infrastruttura di ricerca di rilevanza internazionale e unica nel suo genere dove, proprio come immaginava il prof. Bounous, ricercatori, castanicoltori, amministratori e vivaisti di tutto il mondo lavorano insieme per creare innovazione.
Il prof. Giancarlo Bounous in Capo Verde
Ha condotto numerosi progetti di cooperazione internazionale, rappresentando un riferimento e un promotore di sinergie, in favore dello sviluppo della frutticoltura in Africa, in particolare in Capo Verde e Madagascar. Collaborando con ministeri dell'agricoltura e con istituti di formazione locali, ha introdotto forni e pentole solari per essiccare frutta e verdura e migliorare la qualità alimentare delle popolazioni, ha lavorato con le comunità locali su Opuntia e altri fruttiferi al fine di incentivare l'arboricoltura nelle fertili terre della caldera del vulcano di Fogo a Capo Verde, dove la popolazione è tradizionalmente abituata a vivere. Ha trasmesso l'importanza di pianificare la realizzazione degli impianti, seppure semplici, e la loro gestione nel corso del tempo, dalla messa a dimora all'utilizzo del prodotto.
L'entusiasmo del prof. Bounous ha permesso a molti di scoprire l'economia dei gelsi presente in Asia Centrale, come in Uzbekistan, Tajikistan e Vietnam, proponendone la riscoperta anche in Europa. Grande arboricoltore, ha tradotto le conoscenze acquisite nei suoi studi e nei suoi viaggi oltre che in progetti concreti anche in centinaia di pubblicazioni scientifiche, tecniche e divulgative.
Il suo più recente lavoro editoriale è stato scritto a quattro mani con il figlio Michele, agronomo e vivaista. Il volume "Frutti Insoliti" si concentra su nuove e antiche piante eduli: specie poco note, come l'aronia, il goji e l'olivello spinoso, o quasi dimenticate, come il giuggiolo e il sambuco. "Insolito", un altro aggettivo adatto alla sua personalità: un professore curioso e sempre pronto a studiare, approfondire e condividere la conoscenza per contribuire a colmare, con discrezione, vuoti di informazione valorizzando anche le testimonianze del passato.
FreshPlaza si unisce al cordoglio di familiari, colleghi e amici nel ricordare la figura del professor Giancarlo Bounous.