La stagione dei radicchi quest'anno appare in maniera molto complessa. Roberto Bolla, proprietario dell'azienda "Bolla Ferdinando" uno dei maggiori player nel settore italiano di radicchi e brassiche, afferma: "Nonostante le buone superfici destinate a queste orticole, le rese per ettaro sono molto ridotte, a causa delle intende piogge del mese di ottobre al nord d'Italia".
"E va considerato anche il precoce abbassamento delle temperature registrato nel mese di settembre: ciò ha causato per le varietà di radicchio tondo rese sono molto basse, inferiori a 10 tonnellate per ettaro. La situazione invece è leggermente migliore per il radicchio lungo".
Anche il radicchio variegato ha risentito dell'andamento meteo: il prodotto non ha "chiuso" il cespo e le foglie sono carenti della tipica colorazione screziata.
"I prezzi - precisa Bolla - hanno subito un forte innalzamento nelle ultime settimane, ma credo che saliranno ancora, soprattutto perché molte aziende che producono e lavorano questo prodotto hanno scorte irrisorie in cella frigo e le rese in produzione sono molto basse e di qualità non sempre soddisfacente".
"Sul fronte delle brassiche - prosegue - non va meglio. Nello specifico, le verze hanno sempre mantenuto un prezzo medio alto. Anche in questo caso, le forti piogge cadute in autunno hanno creato non pochi danni, decimando la produzione. Attualmente il prodotto abruzzese e pugliese si presenta di qualità, ma sicuramente terminerà prima del solito".
"Situazione analoga per cavoli cappucci bianchi e rossi e per le verze: poca merce disponibile e con pezzature sotto la media, prezzi elevati sia per il prodotto italiano, sia per il prodotto olandese. Quest'ultimo inoltre registra prezzi alla produzione altissimi. Riguardo ai cavolfiori bianchi, il prodotto pugliese/abruzzese stenta a maturare, le quantità sono inferiori alla media del periodo e i prezzi elevati. Allo stesso tempo, in Bretagna le disponibilità di merce sono irrisorie e le quotazioni sono molto alte".
Conclude l'imprenditore: "Nonostante i problemi sopracitati, noi avremo comunque disponibilità di radicchi e brassiche fino alle nuove produzioni del nord, a maggio. Sono annate difficili per quanto riguarda la produzione: costi sempre più elevati e clima sempre più imprevedibile scoraggiano i produttori dall'investire in queste coltivazioni. Da parte nostra, cerchiamo sempre di fornire la merce ai nostri clienti durante tutto l'anno e allo stesso tempo di liquidare i nostri produttori con la giusta remunerazione sia in termini economici sia in termini di tempo a loro dedicato".
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