Con la stagione delle mele Jazz in pieno svolgimento, il raccolto di quest'anno in Francia ha raggiunto un totale di 15.570 tonnellate di mele commerciabili, con una flessione dell'8% rispetto all'anno precedente, a causa delle condizioni meteo sfavorevoli dell'autunno scorso. "Dato che la Jazz è una varietà tardiva, ha risentito della mancanza di sole a settembre e ottobre, con un conseguente impatto sulle rese", spiega Romain Chapelet, direttore alle vendite della Pom'Evasion, uno dei cinque commercianti membri della Jazz Producers Association, Fruitenz.
Un frutteto europeo in crescita
Le mele Jazz vengono coltivate su un areale europeo di 1.370 ettari, con la Francia come principale produttore di questa particolare varietà bicolore. "La Francia conta 655 ettari di frutteti, con una resa di circa 20.000 tonnellate", afferma Louise de la Brosse, direttore commerciale presso la Pom'Evasion. Il frutteto europeo continua a espandersi, grazie a nuovi impianti in Italia e Regno Unito. Tuttavia, i produttori francesi stanno affrontando questa espansione con grande cautela. "L'Italia e il Regno Unito hanno in programma di piantare altri 60 ettari nei prossimi cinque anni. In Francia, la sfida sta nella selezione del portainnesto giusto che consenta di aumentare la produttività. Come per qualsiasi altra varietà, ottenere rese ottimali rimane fondamentale per il successo e lo sviluppo dei frutteti francesi", aggiunge Louise.
Una varietà con molti vantaggi
Nonostante sia una varietà impegnativa da coltivare, soprattutto sotto la pressione dei cambiamenti climatici, le mele Jazz offrono numerosi vantaggi. "La Jazz è una mela di prima categoria che si integra molto bene con altre varietà bicolori. È eccezionalmente gustosa, vanta una straordinaria conservabilità e ci consente di estendere la stagione da metà ottobre a fine luglio", spiega Chapelet.
La straordinaria capacità di conservazione delle mele Jazz riduce la necessità di importare, facendone una scelta perfetta per il mercato. "Le differenze di selezione sono minime e il frutto mantiene un'elevata e costante qualità visiva e gustativa. È una mela che si presenta molto bene sugli scaffali, e ogni degustazione in negozio riceve il massimo dei voti. Si dice spesso che una volta che la provi, te ne innamori".
La resistenza della mela, il calibro accattivante e l'ottima reputazione sul mercato, rafforzata dal Jazz Club e dalle dinamiche campagne mediatiche degli ultimi 11 anni, la rendono popolare in diversi mercati. Attualmente, il 70% delle mele Jazz francesi viene esportato verso mercati chiave tra cui Regno Unito, Germania e Paesi Bassi, mentre solo il 30% viene destinato al mercato domestico.
Un milione di mele donate in occasione dei 40 anni dell'associazione Restos du Cœur
Quest'anno, i produttori della Jazz si uniscono alla Restos du Cœur per celebrare il 40° anniversario dell'associazione benefica. Gli 80 coltivatori francesi di mele Jazz si sono impegnati a donare 1 milione di mele entro la fine della campagna. Anche i rivenditori e i consumatori sono coinvolti in questa iniziativa: "Per ogni 2 kg di mele acquistate, una viene donata all'ente benefico", spiega de la Brosse. "È una soluzione vantaggiosa per tutti, che consente ai consumatori di contribuire a questa importante causa senza influire sul loro potere d'acquisto".
Per supportare ulteriormente l'iniziativa, i consumatori possono scansionare il codice QR sui vassoi di mele Jazz, seguire i canali social dedicati alla Jazz o visitare il sito web fanzone.me/pomme-jazz-france per monitorare il contatore delle donazioni e partecipare alla campagna.
Per maggiori informazioni:
Margaux Rouy - responsabile dei progetti di marketing
SAS Fruitenz