"Abbiamo introdotto sul mercato delle nuove vaschette in carta che possono essere usate nelle normali termosaldatrici per vaschette in plastica. In pratica, gli stabilimenti di confezionamento devono solo usare le nostre vaschette, che hanno un bordo speciale, lasciando inalterate le attrezzature termosaldatrici finora usate per i cestini in plastica".
Lo afferma Simone Turrini dell'azienda Agrypack, illustrando le ultime novità immesse sul mercato. "Sono vaschette utilizzate in genere per i piccoli frutti come mirtilli, lamponi, fragole, ciliegie e anche erbe aromatiche - precisa Turrini - e che grazie alla nostra tecnologia possono essere chiuse con un film riciclabile per rendere l'intero packaging sostenibile. E chi confeziona non deve cambiare l'attrezzatura nata per l'uso dei cestini in plastica".
Agrypack continua il proprio percorso di affiancamento alle aziende, specie nel trovare soluzioni adatte a ogni esigenza. "A un anno dal lancio della certificazione volontaria con Bestack - commenta Giulia Tudor di Agrypack - possiamo delineare un bilancio positivo. Le aziende più attente alla sostenibilità, e che da questa ricavano un valore aggiunto, apprezzano molto la certificazione volontaria che garantisce la provenienza delle materie prime e il loro corretto uso".
"Tutte le nostre vaschette - gli fa eco Turrini - rispondono da sempre alle disposizioni di legge in materia alimentare. Però abbiamo deciso di farci controllare da terzi, e in quest'ottica la proposta di Bestack è rientrata appieno in quello che stavamo cercando".
"Per noi è stata una sfida importante - aggiunge Turrini - perché dobbiamo vigilare ancora di più sui fornitori e sul processo. Ma solo così si possono fare passi avanti e alzare l'asticella della competitività".
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