L'apertura immediata delle domande per il 2024 rappresenta la risposta attesa da migliaia di aziende agricole, dopo che la scorsa settimana si erano tenute manifestazioni sotto le Prefetture in Veneto, Lombardia, Emilia Romagna Piemonte e Trentino Alto Adige per chiedere una svolta in tale direzione, rispetto alle gravissime difficoltà che pesano sul settore, a causa degli effetti dei cambiamenti climatici.
Davide Ronca, presidente di Codifesa Veneto, afferma: "Il settore della Gestione del Rischio in Agricoltura è fondamentale per sostenere il reddito delle nostre aziende agricole. Negli ultimi anni, molti sono stati gli eventi meteo estremi che il nostro territorio ha subito. Senza un'adeguata copertura assicurativa, nessun'azienda può pensare di andare avanti. Basta infatti un solo evento estremo per azzerare la produzione di un anno intero. Purtroppo, i ritardi nel pagamento dei contributi 2022 e 2023 e la diminuzione della percentuale di contributo hanno generato molto malcontento e disaffezione nello strumento. Ora che finalmente la situazione è stata sbloccata, chiediamo alle Istituzioni di proteggere e rafforzare economicamente questo strumento, che è indispensabile per la sopravvivenza delle nostre aziende".
Dopo lo sblocco dei fondi Agricat, è arrivato, infatti, l'impegno di Agea ad avviare l'erogazione di quelli per le assicurazioni per le annate pregresse, assieme all'apertura immediata delle domande 2024, con procedura semplificata e precompilazione per avviare i pagamenti dal 28 febbraio 2025. Positivo è poi il fatto che per la prossima settimana sia già stata fissata una nuova riunione della task force, per proseguire sul lavoro avviato.
Secondo i dati dei Consorzi di Difesa del Veneto, enti che garantiscono la stabilità di un settore esposto a numerose incertezze, da climatiche a economiche, il capitale assicurato per i prodotti vegetali ha superato 1,1 miliardi di euro, con premi assicurativi anticipati pari a oltre 140 milioni di euro, di cui 125 milioni ancora in essere. Inoltre, si attendono contributi pubblici potenzialmente per 82 milioni di euro.
"Risorse fondamentali per sostenere le imprese agricole che virtuosamente scelgono di proteggersi per tutelare le produzioni sempre più coinvolte in avversità atmosferiche e di mercato - spiega Carlo Salvan, presidente di Coldiretti Veneto, dettagliando il quadro regionale – Per alcuni comparti la situazione è complessa: gli imprenditori agricoli attendono ancora 2,2 milioni di euro in contributi per la zootecnia e oltre 3 milioni per le serre. È indubbio che questi ritardi mettono a dura prova la tenuta finanziaria dei Condifesa e delle aziende assicurate".