Il consumo e la domanda di datteri nell'Europa orientale sono cresciuti significativamente negli ultimi anni. Un frutto che fino a pochi anni fa era poco conosciuto vive ora una popolarità senza precedenti. Mohammed Al Amoodi, amministratore delegato e fondatore di Daktyli, racconta la sua esperienza nel settore e analizza le tendenze per la stagione in corso e quelle future.
Al Amoodi, originario dello Yemen, otto anni fa si è trasferito in Polonia per proseguire gli studi ma ha finito per intraprendere la carriera di commerciante di prodotti ortofrutticoli. Al Amoodi racconta: "Durante il mio primo Ramadan in Polonia, rimasi sorpreso nel constatare che non c'erano datteri di qualità sul mercato. Trovavo solo datteri troppo secchi o di scarsa qualità. Dovetti importarli per il mio consumo personale e condividerli con gli amici, quindi pensai: perché non avviare un'attività? Oggi rifornisco il mercato polacco, così come la Repubblica Ceca, l'Ungheria e la Slovacchia, con datteri di varie origini, con un approccio B2C che consente ai miei clienti di effettuare i loro ordini tramite il nostro negozio online e su popolari marketplace come Allegro.pl".
I datteri premium hanno riscosso forte apprezzamento sui mercati polacchi e dell'Europa orientale. Al Amoodi aggiunge: "Inizialmente, la nostra base clienti era composta principalmente da musulmani locali, insieme a studenti e lavoratori provenienti da Paesi arabi e dalla Comunità degli Stati Indipendenti (CSI), un segmento demografico piuttosto limitato. Ma oggi, una grande parte della nostra base di clienti non appartiene a gruppi etnici. I datteri sono ormai percepiti dai consumatori come frutti esotici, il che ne incentiva il consumo e l'utilizzo come regalo durante le festività e a Natale. Il loro valore nutrizionale ed energetico ha anche fatto guadagnare loro una solida base di consumatori orientata verso uno stile di vita sano e un'alimentazione senza zuccheri o vegana. Si è rivelato un mercato con una forte domanda di datteri, ma orientato verso varietà premium. Ne ho avuto ulteriore conferma quando quest'anno ho partecipato per la prima volta come espositore a Fruit Logistica".
Secondo il commerciante, le varietà più popolari sui mercati dell'Europa orientale sono molte, ma con la caratteristica comune di essere varietà premium umide o semi-secche. "La varietà più diffusa è sicuramente il dattero Medjool, che importiamo da Palestina, Giordania e Israele. Segue, in termini di volume, la varietà Deglet Nour, con o senza grappoli, che proviene dal Nord Africa e in particolare dall'Algeria. E infine, le varietà Ajwa, Sukari, fra le altre, che importiamo da Arabia Saudita ed Egitto".
La stagione 2024/25 ha visto alcuni cambiamenti commerciali dovuti al meteo e alla situazione geopolitica nei Paesi fornitori di datteri, ma la crescita netta della domanda ha allentato la pressione. Al Amoodi spiega: "È stato più difficile del solito reperire datteri in questa stagione ma, dal punto di vista delle vendite, tutto è andato per il meglio e siamo quasi riusciti a esaurire la merce prima della fine della stagione. Abbiamo avuto difficoltà a reperire datteri Medjool di calibro grande da tutte le origini, a causa delle condizioni meteo. Pertanto, ogni Paese ha avuto i suoi problemi".
In Algeria, il rallentamento delle operazioni nei porti e i problemi logistici hanno causato significativi ritardi e una carenza di datteri algerini per l'esportazione, facendo lievitare il prezzo del Deglet Nour. In Palestina e Giordania, la guerra e i conseguenti blocchi di porti e aeroporti hanno fatto aumentare i costi di trasporto e anche gli esportatori hanno adeguato i loro prezzi. Tuttavia, la domanda di datteri palestinesi è stata elevata, nonostante l'aumento dei prezzi, perché i consumatori hanno acquistato i datteri palestinesi come gesto di solidarietà. In risposta, gli esportatori israeliani hanno abbassato i prezzi, consentendoci di acquistare datteri a costi contenuti. In Arabia Saudita, c'è stata una sovrapproduzione che ha superato di gran lunga la domanda del mercato locale ma, nonostante le complicazioni logistiche nel Mar Rosso, abbiamo mantenuto un prezzo di costo stabile per i datteri sauditi. L'Egitto continua a consolidare la sua posizione di mercato con una buona qualità e prezzi competitivi, in linea con le performance di altri prodotti agricoli egiziani. E infine, la Tunisia ha avuto gravi problemi di produzione, ma comunque noi acquistiamo pochi datteri tunisini", continua Al Amoodi.
Di conseguenza, questa stagione ha registrato un cambiamento nella classifica delle origini dei datteri, in termini di volume, sul mercato dell'Europa orientale. "La Palestina è arrivata prima, seguita da Giordania, Arabia Saudita, Algeria, Israele e poi il resto delle origini", aggiunge Al Amoordi.
"La domanda è ora così alta da spingere l'Istituto polacco di orticoltura - Istituto nazionale di ricerca a condurre una ricerca su come conservare i datteri e sui nuovi metodi per migliorare lo stoccaggio. La ricerca è guidata dallo scienziato marocchino Younes Noutfia, che si è rivolto a noi per procurarsi datteri per il suo studio. Attualmente, la ricerca si concentra sulle cultivar Sukari e Deglet Nour", condivide Al Amoordi.
Il successo dei datteri sul mercato ha spinto il commerciante ad ampliare la sua attività. Al Amoordi afferma: "Abbiamo valutato diverse strategie per soddisfare la crescente domanda. Possiamo estendere la stagione, consegnare in più Paesi limitrofi e importare nuove varietà. Abbiamo raggiunto stadi avanzati in tutte e tre queste direzioni e abbiamo ogni motivo di credere che i datteri continueranno a crescere, diventando un frutto con flussi di importazione costanti e una solida base di consumatori".
"Per estendere la stagione, abbiamo scelto di partire con l'origine sudafricana, dove le esportazioni iniziano già ad aprile. Abbiamo già chiuso accordi con esportatori sudafricani e siamo pronti per la prossima stagione. Per quanto riguarda i mercati, guardiamo con grande interesse all'Ucraina, un mercato ampio, con un enorme potenziale di vendita. Anche Paesi vicini come Lettonia, Estonia e Lituania, sebbene più piccoli, risultano ugualmente interessanti, grazie a una logistica semplice ed efficiente. Per quanto riguarda varietà potenzialmente interessanti, stiamo valutando i datteri rossi dalla Cina e stiamo cercando di trovare esportatori affidabili di questa varietà. Curiosamente, 'datteri cinesi' e 'datteri rossi dalla Cina' sono tra le parole chiave più ricercate sul nostro store online. E se vogliamo continuare a garantire abbondanti volumi di varietà già consolidate sul mercato, credo che l'opzione di origine algerina abbia ancora un grande potenziale inutilizzato".
Daktyli.pl quest'anno ha partecipato per la prima volta come espositore a Fruit Logistica, un'importante esperienza di apprendimento per Al Amoodi. "Ho imparato molte cose interessanti. C'erano molti espositori specializzati in datteri, ma sono rimasto sorpreso nel vedere che molti, se non tutti, si concentravano su una sola varietà. La domanda di datteri da parte dei visitatori della fiera ha superato di gran lunga le mie aspettative. Mi aspettavo che la maggior parte delle discussioni riguardasse le varietà a basso prezzo, ma in realtà la domanda si è concentrata sulle varietà premium, in particolare la Medjool. I visitatori di Fruit Logistica cercavano di procurarsi il meglio in termini di qualità, con il prezzo che passava in secondo piano. Penso che la domanda sia più forte in Germania, nei Paesi Bassi e nei Paesi scandinavi. Infine, alla fiera ho notato che la tendenza è verso i datteri Medjool biologici. Ciò rafforza le nostre scelte dato che, dalla scorsa stagione, siamo venditori biologici certificati e intendiamo procurarci quantitativi maggiori di Medjool biologici da Palestina, Giordania e Israele. C'è anche interesse per il dattero Deglet Nour biologico algerino".
"Parteciperemo anche a Fruit Attraction come visitatori e, in futuro, non vediamo l'ora di essere presenti come espositori. Credo che il grande interesse per i datteri nelle principali fiere internazionali dimostri come la percezione dei consumatori sia cambiata: i datteri non sono più legati esclusivamente a un calendario religioso o etnico, ma sono ormai visti come un frutto esotico e un superfood, e giustamente. Il mondo sta scoprendo e apprezzando un frutto eccezionale", conclude Al Amoodi.
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