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Parole d'ortofrutta di Giancarlo Amitrano

Bollettino fragole da bordo campo: quando il buyer visita le azienda agricole

Mille prezzi gestiti, combattuti, concordati, subiti o imposti dietro un freddo schermo di personal computer non daranno mai la medesima soddisfazione di un accordo chiuso a "bordo campo", con le scarpe "inzaccherate" di fango, il naso intriso dagli odori e profumi delle piante, tra mani levigate dal mouse che stringono mani ruvide e sincere, segnate dalla terra.

© amitrano © amitrano

Per questo motivo appena possibile, e purtroppo raramente o comunque molto meno spesso di quanto vorrei, organizzo visite presso le aziende agricole in linea di fornitura per fare un check della situazione produttiva direttamente sul campo, per la gioia di assaggiare un frutto colto direttamente dalla pianta, per sentirmi molto più agricolo di quanto il lavoro di buyer ortofrutta normalmente permetta (contradictio in terminis?!), per fare programmi di campagna, concordare la prossima attività, e perché no, per andar via complimentandomi con il produttore per la gestione eccellente dei filari, per la pulizia dei corridoi, per l'amore verso il proprio lavoro, che l'armonia produttiva evidenzia in maniera inconfutabile.

Ecco allora che, nei giorni scorsi, mi sono recato nei territori tra Capua e Baia Domizia in Campania, a far visita ad alcune aziende dedite alla coltivazione della fragola per verificare l'andamento produttivo di una campagna già avviata da settimane, ma che ancora ha davanti tempo e modo di esprimersi, anche in virtù di una Pasqua quest'anno molto alta come cadenza.

© Cristiano Riciputi | FP.itGiancarlo Amitrano

La prima riflessione che voglio condividere è come questo territorio non possa più essere considerato una semplice fucina di volumi di qualità medio-bassa, a favore di prezzi aggressivi in alternativa ad areali più blasonati come Battipaglia o la Basilicata, con produzioni normalmente considerate superiori grazie a selezioni varietali accurate e più o meno brandizzate.

Le aziende del basso casertano hanno individuato tipologie di prodotto (Marimbella, Melissa, RedSayra in primis) che ben mixano la necessità di buone rese a un gusto soddisfacente e a una shelf-life sempre migliore, sia alla pianta che nel post raccolta. Il tutto condito da una buona propensione a testare sempre più spesso le nuove varietà proposte dalle case sementiere, codificate con sequenze numeriche irripetibili, per trovare alternative future interessanti, senza la chiusura mentale tipica delle passate generazioni, e questo perché probabilmente i nuovi imprenditori hanno un'età media sotto i 40 anni e una buona predisposizione alle novità, al supporto tecnologico, alla sperimentazione, a una certa dose di rischio agricolo.

Voglio quindi sottolineare l'entusiasmo con cui raccontano come delle centraline meteo posizionate in punti nevralgici dell'azienda mandino centinaia di dati su una APP scaricata sul cellulare, dove leggere grafici e info fondamentali per permettere interventi correttivi in campo o per meglio programmarli o magari per evitarli o ritardarli.

Quanto alla situazione produttiva, è opinione comune che l'over-produzione avutasi una settimana fa sia rientrata, a favore di una regolarità delle raccolte fortunatamente in linea con l'attuale fabbisogno di mercato, fattore che scongiura la rincorsa alle svendite e l'affannarsi nel cercare sbocchi alternativi. In questo senso, 3-4 giorni consecutivi di scarsa insolazione hanno contribuito a sedare le piante, ma al contempo le temperature diurne superiori ai 16 gradi non le hanno mandate in letargo, e questo si può arguire dalla presenza diffusa di fiori e bacche su tutti i lineari visitati.

Si potrebbe a buona ragione ipotizzare un mercato stabile per le prossime due settimane, con la sola incognita legata alla festività pasquale di fine aprile che, da tradizione, vede la presenza di questo oro rosso su tutti i volantini nazionali, da nord a sud. Non che si possa temere a oggi una mancanza di prodotto ma certamente le previsioni rendono cauti gli sbilanciamenti sul prezzo, che ritengo saranno più legati alla voglia dei retail di investire piuttosto che a offerte sotto la media derivanti da spinte compulsive al ribasso.

Giancarlo Amitrano
responsabile ufficio acquisti ortofrutta
catena Cedigros

(Rubrica num. 61)