C'è aria di primavera, nonostante il meteo non lo dimostri, in casa Fellini Patrizio. Le principali referenze stagionali sono in raccolta e le vendite sono partite. Il responsabile commerciale Andrea Pignato fa il punto su agretti, asparagi, fave e piselli.
© Cristiano Riciputi | FP.itPatrizio ed Emile Fellini nella serra di agretti
"Il meteo delle ultime settimane non è stato favorevole, con basse temperature e piogge insistenti che hanno ritardato i trapianti. Ad ogni modo, abbiamo iniziato la raccolta degli agretti sotto serra che, quest'anno, presentano una novità: effettuiamo lo sfalcio in modo da non mettere in vendita la radice, e questo avviene già in campo, nella raccolta a mano. Le richieste sono buone e i prezzi si mantengono brillanti".
© Cristiano Riciputi | FP.itAndrea Pignato
Altro articolo di stagione è l'asparago. "Al momento abbiamo dei nostri soci fornitori in Puglia. Vendiamo gli asparagi in tre categorie di calibro differenti: asparagina, medio e fiorone. Il mercato è molto recettivo, in quanto il prodotto non è molto e gli asparagi di alta qualità sono richiestissimi. I prezzi, di conseguenza, danno soddisfazione al produttore".
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Gli asparagi possono essere confezionati in diversi formati e Fellini può venderli sia con il proprio marchio Freschissimi, sia con il marchio della catena della Gdo. "Abbiamo un'attenzione maniacale nel cercare le produzioni migliori e questo grazie ai nostri coltivatori soci, che seguono alla lettera il capitolato di qualità", precisa Pignato.
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Anche fave e piselli stanno entrando nel clou. "Abbiamo iniziato le vendite con il prodotto coltivato in Campania. La coltivazione è sia in serra che in pieno campo e il mercato si è dimostrato subito molto dinamico. Le richieste sono in crescita e, con esse, anche le quotazioni stanno danno soddisfazione".
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Non mancano però anche nubi all'orizzonte. "Le piogge hanno rallentato i trapianti e le gelate dei giorni scorsi hanno causato perdite nelle coltivazioni trapiantate. Dove possibile, abbiamo protetto con il tessuto-non-tessuto, ma non sempre è stato fattibile. Credo che in aprile il mercato potrebbe incorrere in rotture di stock, soprattutto per le lattughe, nel momento in cui termineranno le coltivazioni del sud e dovrebbero entrare in produzione quelle del nord", conclude Pignato.
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