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Limone di Siracusa IGP

Ottima produzione per il limone ma stentano le esportazioni

La limonicoltura siciliana negli ultimi anni ha dovuto affrontare non poche insidie, a partire da fitopatie imperversanti come il mal secco. A questo bisogna aggiungere una flessione nei consumi e una concorrenza sempre più agguerrita, soprattutto da paesi come Spagna, Turchia e Nord Africa. In questo contesto, sono sempre i prodotti a maggior valore a fare la differenza, proprio come il Limone di Siracusa IGP che sembra vivere un momento positivo sul fronte produttivo.

© Cons. Tutela Limone di Siracusa IGP

Un aumento del 28,7% rispetto all'anno precedente è significativo. Probabilmente c'è dietro una combinazione di fattori, quali: condizioni climatiche favorevoli, investimenti nelle tecniche di coltivazione sostenibile, e una maggiore attenzione alla qualità del prodotto. Il marchio IGP-Indicazione Geografica Protetta aiuta a distinguersi sul mercato, puntando sull'origine certificata e sulle caratteristiche organolettiche superiori rispetto ad altri limoni d'importazione. I dati sono confortanti anche sul versante dei consumi, con una crescita del valore a consumo di un +16,7%, che vedono un trend incoraggiante anche per la campagna 2024/25, ormai giunta in prossimità della sua conclusione.

Il valore aggiunto del limone di Siracusa deriva da un serie di singoli fattori che danno la dimensione del Consorzio di Tutela del Limone di Siracusa IGP: una delle comunità agrumicole più importanti d'Europa. Costituito il 13 luglio 2000, comprende 163 consorziati: 130 produttori, 60 confezionatori, 36 utilizzatori e 62 ambasciatori, per una superficie pari a 1.450,91 ettari, che rappresentano il 32% della produzione italiana. A livello produttivo, il Consorzio rappresenta il 100% della produzione di Limone di Siracusa IGP e, a livello nazionale, tre limoni su 100 provengono dall'areale di Siracusa. Il Limone di Siracusa IGP è al secondo posto in Europa per quantità, dopo la Spagna.

Un patrimonio valoriale che viene tutelato dall'attività di vigilanza nella zona di origine e sui mercati sul corretto uso della denominazione "Limone di Siracusa IGP" e la realizzazione in Italia e all'estero di iniziative promozionali finalizzate a diffondere la conoscenza, l'immagine del prodotto e il marchio IGP. Quanto l'indicazione geografica protetta sia importante emerge a maggior ragione se si considera che la Sicilia è al secondo posto in Italia per numero di prodotti Dop/Igp, dietro soltanto all'Emilia Romagna. Il Consorzio di Tutela del Limone di Siracusa IGP non si è limitato a garantire gli standard di qualità, ma ha svolto un ruolo strategico nella promozione e nella valorizzazione del prodotto, rafforzando l'identità del marchio. L'aumento dei volumi commercializzati, in un contesto di mercato complesso, dimostra che le azioni del Consorzio stanno andando nella direzione giusta.

Ancora bassi invece i numeri dell'export: per questo motivo è stato lanciato il progetto europeo LemON in Italia, Polonia e Romania promosso dal Consorzio di Tutela del Limone di Siracusa IGP, co-finanziato dall'Unione Europea e coordinato da CSO Italy.

Al centro del progetto (LemON – Limone di Siracusa IGP: cattura l'essenza della Sicilia!) sono posti concetti come "qualità, tradizione e zero spreco", lungo un intero triennio. Alla fine del progetto (marzo 2027) il Limone di Siracusa IGP "avrà parlato" a oltre 22milioni di Responsabili Acquisto in Italia e 11 milioni di giovani consumatori e trade di Polonia e Romania, per un totale di quasi 34milioni di persone, e generato un aumento di consumi pari a vendite aggiuntive per oltre 5milioni di euro.