Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
L'aggiornamento dalla Basilicata

Drupacee, prime albicocche dalla seconda metà di maggio

Le prime albicocche, pesche e nettarine precoci in pieno campo e coltivate nell'arco jonico giungeranno sul mercato non prima della metà di maggio. "Registriamo un lieve ritardo sullo stadio fenologico delle drupacee, che crediamo si possa quantificare in circa una settimana rispetto all'avvio dello scorso anno. Tra il 15 e il 20 maggio contiamo di poter partire con la raccolta delle prime albicocche scoperte. Per la maggior parte delle varietà è in corso l'allegagione. I produttori locali dovrebbero a giorni partire con il diradamento. Gli agricoltori non ci comunicano grosse difficoltà nel reperire manodopera da impiegare per le attività colturali. C'è tanta gente interessata a lavorare, al contrario degli anni precedenti".

© Franco Lillo

A fare una fotografia sulla situazione in campo è Franco Lillo, tecnico di campo operante nell'arco ionico, che segue diverse aziende calabro-lucane localizzate da Sibari a Metapontino.

Rispetto alla stagione passata, quando gli operatori lamentano ridotte quantità e pezzature minori a causa della carenza idrica, quest'anno gli impianti promettono bene. "La fioritura è sicuramente più abbondante e omogenea. La maggior parte delle varietà precoci e medio tardive hanno accumulato le loro ore di freddo. D'altronde, gli sbalzi tra giorno e notte sono stati evidenti già dai primi mesi autunnali. Anche le piogge sono risultate maggiori rispetto a un anno fa".

© Franco Lillo

In riferimento ai recenti ritorni di freddo, Lillo invece precisa: "La Basilicata è salva. Non sono state segnalate grosse difficoltà in campo da parte delle aziende. Le temperature, tutto sommato, sono rimaste sopra lo zero in tutti i territori vocati alla frutticoltura. Certo, in alcune zone più alte o nelle vallate si sono registrato valori più bassi, ma non tali da creare preoccupazione".